Geopolitica, sicurezza e strategia |
Carlo Jean Geopolitica, sicurezza e strategia Edizioni Franco Angeli, pagg.304, Euro 20,00
IL LIBRO - Il volume, che raccoglie taluni scritti degli ultimi anni sulla teoria della geopolitica e su quella della strategia, è diviso in quattro sezioni. La prima riguarda il concetto di sicurezza. Esso è ridivenuto multidimensionale dopo la fine della guerra fredda, durante cui era stato invece dominato dalle dimensioni tecnologiche della dissuasione nucleare. Oggi soprattutto dopo gli attentati dell'11 settembre 2001, in esso hanno assunto eguale importanza l'hard e il soft power. È scomparsa la "convenzione" per la quale chi era sconfitto sul campo di battaglia, riconosceva di essere stato vinto e faceva la pace con il vincitore. Oggi la vittoria militare non coincide più con quella politica. La seconda sezione riguarda la logica della strategia e la strumentalità dell'uso della forza nelle relazioni internazionali del XXI secolo. Viene poi approfondito l'impatto della rivoluzione delle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni (ICT), nonché quello della complessità e dell'imprevedibilità sulle analisi e sulle decisioni strategiche. Viene infine esaminato il significato del "ritorno" del religioso in geopolitica e in strategia, con specifico riferimento al caso della Bosnia-Erzegovina. La terza sezione approfondisce i legami esistenti fra la strategia da un lato e la storia e la geografia dall'altro, per concludere con un'analisi dei rapporti esistenti fra la geografia militare e la geostrategia. Nella quarta sezione vengono analizzati l'utilità attuale della geopolitica, il ruolo che svolgono gli esperti della disciplina ed il concetto di nemico. La sezione si conclude con un'analisi della "geopolitica dello spazio" extra-atmosferico nell'attuale competizione per il potere mondiale.
DAL TESTO - "Clausewitz ha affermato che la guerra è come un "camaleonte": muta secondo le circostanze. Tale cambiamento non interessa la natura della guerra - ossia la struttura e i meccanismi interni di ogni conflitto - ma solo i metodi e le modalità con cui la forza viene utilizzata , nonché le forme del conflitto e l'importanza relativa della componente militare rispetto agli altri mezzi impiegati da un gruppo organizzato per raggiungere i propri obiettivi politici. "[...] la natura della guerra - anche di quelle condotte con strategie, tattiche e tecniche non ortodosse, come quelle terroristiche - è rimasta sostanzialmente immutata anche se, beninteso, ne sono mutati gli strumenti e i modi della loro utilizzazione. La teoria clausewitziana della guerra resta perciò sostanzialmente valida anche nell'attuale conflitto del terrorismo apocalittico di matrice salafita, sebbene gli obiettivi di al-Qaeda siano del tutto irrazionali e i mezzi criminali e inaccettabili. Bin Laden, infatti, non persegue obiettivi politici realizzabili, bensì il mito dell'unità dell'"Umma" (la comunità dei fedeli), che non esiste nella realtà e che non potrà mai esistere, da quando l'islamismo politico si è nazionalizzato. Al-Qaeda - principale espressione dell'"islamismo periferico" - è molto più simile a una setta che a un movimento politico. Non ha né base territoriale né sociale. Nata come una specie di confraternita tra i volontari islamici reduci dalla guerra anti-sovietica in Afghanistan, è un movimento cosmopolita che rappresenta per molti versi un movimento anti-globalizzazione. Afferma infatti la priorità dell'Umma sull'etnicità e sul nazionalismo, a cui si è invece convertita la gran parte dell'islamismo tradizionale, dall'Algeria all'Iran alla Malesia".
L'AUTORE - Carlo Jean è Presidente del CSGE (Centro Studi di Geopolitica Economica) e Docente di Studi Strategici presso la LUISS-Guido Carli. E' membro dei Comitati Scientifici dell'Enciclopedia Treccani, di "Liberal Risk" e di "Limes".
INDICE DELL'OPERA - Presentazione - Parte I. La sicurezza nel XXI secolo - Il nuovo concetto di sicurezza - Conseguenze della globalizzazione sulla politica e sulla sicurezza - Per un approccio strategico alle relazioni internazionali - L'attualità di Clausewitz nel pensiero di Raymond Aron - Clausewitz e bin Laden - Il mito del buon soldato di pace - Parte II. Logiche strategiche - Regole e strategie nella cooperazione e nel conflitto - Previsione e decisione strategica in situazioni conflittuali e di turbolente incertezza - Il silenzio delle sirene - Terrorismo suicida - I fattori religiosi nel conflitto in Bosnia-Erzegovina - Parte III. Strategia, storia e geografia - Strategia e storia militare - Geografia e strategia - Geografia militare e geostrategia - Parte IV. La nuova geopolitica - Professione geopolitico - Geopolitica e nemico - Geopolitica dello spazio |