Vilfredo Pareto a cento anni dalla scomparsa Stampa E-mail

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Vilfredo Pareto a cento anni dalla scomparsa
A cura di Aldo Montesano


 Bardi Edizioni, pagg.311, € 35,00

 

aavv pareto30anni  Vilfredo Pareto, uno dei più influenti pensatori sociali ed economici del XX secolo, ha segnato profondamente il panorama della sociologia e dell'economia. Nato in Italia nel 1848, Pareto ha vissuto un'epoca di profondi cambiamenti sociali, politici ed economici. Le sue opere, che spaziano dalla teoria economica alla sociologia, hanno cercato di comprendere le dinamiche delle società moderne, facendo uso di un approccio rigorosamente scientifico. Il suo pensiero si distingue per la sua capacità di integrare vari aspetti della vita sociale e per il suo interesse per le strutture di potere, l'elite e il comportamento umano.

  Il centenario della sua morte, avvenuta nel 1923, offre l'occasione di riflettere sul suo impatto duraturo e sulla rilevanza delle sue teorie in un contesto contemporaneo. Il volume "Vilfredo Pareto a cento anni dalla scomparsa", curato da Aldo Montesano, raccoglie una serie di saggi che analizzano le molteplici dimensioni del pensiero paretiano, evidenziando non solo il suo contributo all'economia e alla sociologia, ma anche le connessioni con i classici della politica e le sue critiche alle teorie economiche contemporanee.

  Il libro è strutturato in capitoli che affrontano vari aspetti del pensiero di Pareto, ciascuno scritto da esperti del settore. Questo approccio multidisciplinare consente una panoramica completa delle sue idee, sottolineando la loro complessità e le loro implicazioni.

  Paolo Giovannini (Università degli Studi di Firenze) esplora come Pareto abbia utilizzato l'analisi sociologica per fondare una nuova visione della teoria politica. La sua distinzione tra le "azioni" e i "sentimenti" e l'importanza del contesto sociale nella comprensione del comportamento politico sono temi centrali. L'Autore evidenzia la rilevanza dell'analisi paretiana per le scienze politiche contemporanee, suggerendo che la sua opera offre ancora strumenti utili per comprendere le dinamiche del potere.

  Pier Paolo Portinaro (Università di Torino) confronta il pensiero di Pareto con i classici della politica, come Machiavelli e Tocqueville. L'Autore argomenta che, sebbene Pareto fosse profondamente influenzato dalla tradizione classica, la sua innovazione risiede nella sua analisi empirica e nella sua capacità di applicare un approccio scientifico alla politica, distaccandosi dalla mera speculazione filosofica.

  Aldo Montesano (Università Commerciale Luigi Bocconi) esamina il contributo di Pareto all'economia pura, analizzando sia le teorie che sono state accolte dalle generazioni successive sia quelle che sono state trascurate. L'Autore mette in luce come Pareto abbia anticipato concetti economici fondamentali, come l'efficienza allocativa e l'analisi marginale, ponendo interrogativi su come e perché alcune delle sue idee siano rimaste ai margini del dibattito economico.

  In un'analisi dettagliata, Franco Donzelli (Università degli Studi di Milano) si concentra sulle critiche di Pareto alla teoria di Walras riguardante le produttività marginali. L'Autore discute come queste critiche non solo evidenzino le divergenze tra i due economisti, ma riflettano anche le tensioni all'interno dell'economia neoclassica, rivelando le complessità del pensiero economico del tempo.

  Franco Mornati (Università di Torino) offre uno sguardo biografico su Pareto, contestualizzando le sue idee all'interno della nascente organizzazione industriale. L'Autore analizza come le esperienze personali e professionali di Pareto abbiano influenzato le sue concezioni teoriche, suggerendo che il suo pensiero si nutra di una profonda osservazione delle realtà economiche e sociali.

  Roberto Marchionatti (Università di Torino) discute le "due rivoluzioni" che Pareto ha introdotto nel pensiero economico: la sostituzione dell'utile individuale con il concetto di utilità sociale e l'introduzione di una rigorosa metodologia scientifica nell'analisi economica. Questa riflessione mette in evidenza come Pareto abbia cambiato il modo di vedere l'economia, passando da un'analisi qualitativa a una quantitativa.

  In un'interessante connessione con Adam Smith, Michael McLure (The University of Western Australia) e Rogerio Arthmar (Universidade Federal do Espírito Santo, Brazil) esplorano come la sociologia di Pareto si intersechi con le idee di Smith sui sentimenti morali e sull'azione. Questo saggio offre una nuova prospettiva su come la comprensione paretiana del comportamento umano possa arricchire il dibattito sulle origini e le funzioni dell'economia.

  Alan Kirman (Linceo; EHESS, Paris; Aix-Marseille Université) sottolinea l'influenza duratura di Pareto sull'economia contemporanea. L'Autore discute come le sue idee continuino a essere rilevanti per le discussioni moderne in materia di teoria dei giochi, analisi economica e politiche pubbliche, dimostrando la robustezza e l'adattabilità del pensiero paretiano.

  Il volume riesce a connettere vari filoni di ricerca attorno a Pareto, dimostrando la sua complessità e la sua rilevanza nel contesto attuale. Ogni saggio, pur mantenendo la propria autonomia, contribuisce a un affresco coerente e profondo del pensiero paretiano. L'approccio interdisciplinare adottato dai vari Autori offre una visione multi-dimensionale, evidenziando la necessità di integrare diverse prospettive per comprendere appieno l'eredità di Pareto.

  "Vilfredo Pareto a cento anni dalla scomparsa" è una lettura utile per esplorare il pensiero di uno dei più significativi pensatori del XX secolo. La combinazione di analisi rigorosa e contesto storico fa di questo volume un'importante risorsa accademica, capace di stimolare ulteriori ricerche e riflessioni. La complessità e la rilevanza delle idee di Pareto, come evidenziato in questo libro, continuano a fornire strumenti utili per affrontare le sfide contemporanee in campo politico ed economico.