Dopo le bombe Stampa E-mail

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Dopo le bombe
Piazza Fontana e l'uso pubblico della storia


Mimesis Edizioni, pagg.228, € 18,00

 

giannuli dopolebombe  IL LIBRO – Tre generazioni di storici concentrano anni di studio sulla strage di piazza Fontana in un volume corale, accostando le nuove linee di ricerca sul tema a un documentato inquadramento degli eventi. A partire dall'analisi di come oggi la strategia della tensione è studiata nelle aule di scuola e dallo sguardo dei mass media stranieri e italiani, gli autori provano a capire, cinquant'anni dopo le bombe, cosa rimane della strage di piazza Fontana e della strategia della tensione e come raccontare questa complessa fase della storia italiana ed europea, fornendo possibili nuovi strumenti di studio.
  Questo, anche se non sembra, è un libro di storia del tempo presente. Non perché non ci sia ancora tanto da dire e da indagare sulla vicenda, ma perché è sempre più urgente porre l'attenzione della storiografi a su come quegli eventi e quel periodo sono visti oggi. Smascherare l'origine di alcune storture attuali dell'immaginario collettivo è necessario per aiutare tutti, soprattutto i giovani, a comprendere che questa storia continua a essere la loro e la nostra storia e per correggere fi nalmente la rotta dell'attuale disgregazione politico-culturale.
  Il volume racchiude l'incontro tra diverse generazioni di studiosi, che hanno portato avanti le ricerche sulla strategia della tensione e la storia del neofascismo in Italia nell'ambito accademico (come Elia Rosati); come consulenti della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle stragi o delle procure di Milano e Brescia, che si sono occupate di piazza Fontana e piazza della Loggia (è il caso di Aldo Giannuli e Davide Conti); chi, come gli altri autori, membri di Laboratorio Lapsus - nato nel 2007 come gruppo di giovani studenti di storia contemporanea della Statale di Milano e poi costituitosi in associazione nel 2011 -, ha affrontato il tema attraverso produzioni indipendenti di comunicazione storica (la mostra "Chi è Stato?", 2011), laboratori didattici per le scuole e in università, forti anche dell'esperienza di alcuni come ausiliari di Aldo Giannuli, perito nel processo bresciano del 2010-11.
  Il libro è un omaggio alla memoria civile di chi ha resistito a depistaggi e disinformazione, mantenendo ferma una posizione di verità e giustizia anche negli anni successivi alle stragi e ai tentati golpe. Da qui dobbiamo partire per riempire un vuoto grave nella memoria pubblica della guerra fredda e per ricostruire quella degli anni '60 e '70 in Italia.

  DAL TESTO – "La "pista atlantica" resta al momento l'ipotesi di ricerca più importante per approfondire e completare la ricostruzione della strage di piazza Fontana e della strategia della tensione, quando l'Italia era uno dei fronti più caldi della lotta politica. Per fare ciò si rende necessario seguire le tracce della rete internazionale che ebbe proprio nell'Aginter Presse il suo crocevia e che da Lisbona conduceva a Madrid, Parigi, Atene. È in queste città, a un giovane ricercatore che volesse proseguire lo studio della cornice internazionale della stagione delle stragi e dei mancati golpe in Italia, sarebbe magari utile continuare a cercare negli archivi e tra le carte a disposizione."

  GLI AUTORI – Aldo Giannuli, già ricercatore in Storia contemporanea all'Università Statale di Milano, è stato consulente delle procure di Bari, Milano (piazza Fontana), Pavia, Brescia (piazza della Loggia), Roma, Palermo. Dal 1994 al 2001 ha collaborato con la Commissione Stragi, contribuendo alla scoperta del cosiddetto "archivio della via Appia". Il suo ultimo libro è "Storia della "Strage di Stato"" (2019).
  Davide Conti è Dottore di ricerca presso La Sapienza, Università di Roma, ricercatore della Fondazione Lelio e Lisli Basso e dell'Archivio Storico del Senato della Repubblica. Tra le sue ultime pubblicazioni: "L'anima nera della Repubblica. Storia del Msi" (2013) e "Gli uomini di Mussolini. Prefetti, questori e criminali di guerra dal fascismo alla Repubblica Italiana" (2017).
  Elia Rosati svolge attività didattica e di ricerca presso il Dipartimento di Studi Storici e la Facoltà di Scienze Politiche e dell'Università degli Studi di Milano. Da diversi anni si occupa di neofascismo italiano e tedesco e, più recentemente, del nazional-populismo europeo occidentale. Le sue ultime pubblicazioni sono "CasaPound Italia. Fascisti del terzo millennio" (2018) e, con Aldo Giannuli, "Storia di Ordine Nuovo" (2017).
  Elio Catania, laureato in storia dei conflitti nel mondo contemporaneo all'Università di Modena e Reggio Emilia, dove ha conseguito anche il master di In livello in Public History, si è occupato di progettazione di laboratori didattici per scuole e università con Associazione Lapsus. Ha realizzato i progetti di storia orale Sopra il vostro settembre e Dhakira Gaza Project. Attualmente lavora nel campo del contrasto e della prevenzione alla dispersione scolastica.
  Giulio D'Errico, dottorando in storia all'Università di Aber wyth, Galles, attualmente vive ad Atene, dove fa il traduttore e si occupa principalmente di storia dei movimenti sociali e migrazioni. Con Associazione Lapsus ha curato la mostra "chi è Stato?" e diversi laboratori didattici presso l'Università Statale e gli istituti superiori della città. Collabora con diversi progetti al margine tra attivismo e volontariato, e scrive per il bollettino di notizie sulle migrazioni in Europa "Are You Syrious?".
  Erica Picco, ricercatrice storico-antropologica, si occupa di formazione e progettazione didattica per Associazione Lapsus. Ha curato la mostra "Novecento Criminale" e numerosi laboratori nelle scuole medie superiori. Collabora con la University of Lincoln alla raccolta di memorie orali per I'International Bomber Command Centre Digital Archive.
  Sara Troglio, storica contemporaneista e formatrice per l'area didattica di Fondazione Feltrinelli, si occupa di Public History e processi di storia partecipativa in contesti di memorie conflittuali. Ha pubblicato, tra gli altri, "Under. Giovani, Mafie, Periferie" (2017) e "Adolescenza delle città. Diario di una città che cresce" (2019).
  Fabio Vercilli, autore per diversi format televisivi, con Associazione Lapsus ha curato il primo laboratorio sulla strategia della tensione riconosciuto dall'Università Statale e la mostra "chi è Stato?". Ha inoltre gestito numerose attività didattiche nelle scuole superiori milanesi sulla strage di piazza Fontana.
  Mirco Dondi insegna Storia contemporanea all'Università di Bologna, dove dirige anche il Master di Comunicazione storica. Si è occupato delle violenze nel dopoguerra con "La lunga liberazione. Giustizia e violenza nel dopoguerra italiano" (1999). Ha inoltre pubblicato "L'Italia repubblicana: dalle origini alla crisi degli anni Settanta" (2007) e "I neri e i rossi: terrorismo, violenza e informazione negli anni Settanta" (a cura di, 2008); "L'eco del boato. Storia della strategia della tensione 1965-1975" (2015) e "12 Dicembre 1969" (2018).

  INDICE DELL'OPERA - 50 anni dopo, a cura degli Autori - I. La "pista atlantica": una prospettiva europea sulla strage di Piazza Fontana, di Aldo Giannuli e Elio Catania - 2. Piazza Fontana "prima" di Piazza Fontana: "annunci" e timori di una strage, di Davide Conti - 3. La strategia della tensione in Italia vista dall'estero, di Giulio D'Errico - 4. Sedotti e abbandonati. La contro-narrazione neofascista della strage di Piazza Fontana e della strategia della tensione, di Elia Rosati - 5. Alle origini delle "narrazioni tossiche" su Piazza Fontana, di Elio Catania - 6. La strage di Piazza Fontana nei manuali scolastici: appunti per una didattica della strategia della tensione, di Erica Picco e Sara Troglio - La cassetta degli attrezzi: strumenti e fonti, di Fabio Vercilli – Postfazione. Il "Corriere della sera" dallo scoppio della bomba al primo anniversario della strage (1969-1970), di Mirco Dondi - Gli autori