a cura di Piero Barucci, Piero Bini, Lucilla Conigliello
Intellettuali e uomini di regime nell'Italia fascista
Firenze University Press, pagg.228, € 16,90
IL LIBRO – Il volume raccoglie nove saggi del terzo ciclo 2017/2018 dei seminari della Biblioteca di scienze sociali dedicati a "La cultura politica, giuridica ed economica in Italia tra le due guerre". Alla ricostruzione di personalità di spicco del regime, come Giuseppe Volpi di Misurata e Alberto Beneduce, si affiancano studi che analizzano il rapporto, talvolta critico tal altra organico, tra il regime e una serie di reputati intellettuali, come Vilfredo Pareto, Giuseppe Maranini, Jacopo Mazzei, Francesco A. Répaci. Un capitolo è dedicato a Edoardo Moroni, ministro dell'agricoltura durante la Repubblica sociale italiana, che emigrò nel dopoguerra in Argentina dove portò un significativo contributo alla riforma agraria di quel paese. Il volume comprende anche due saggi non riconducibili al filone biografico: il primo ha come oggetto il tema della disoccupazione durante il fascismo, mentre il secondo presenta i principali aspetti della legge urbanistica del 1942. Questo volume si pone in continuità con i due che lo hanno preceduto ("Economia e diritto in Italia durante il Fascismo" (FUP, Firenze 2017) e "Il corporativismo nell'Italia di Mussolini" (FUP, Firenze 2018)). E ciò sia per l'analogo impianto metodologico e scientifico, sia per la volontà di approfondire varie tematiche relative alla cultura economica, giuridica e politica in Italia durante il periodo fascista. Come i precedenti, anche questo volume si caratterizza per la varietà disciplinare degli autori che vi hanno contribuito: in prevalenza storici economici, ma anche economisti, storici delle istituzioni politiche, dell'urbanistica, del pensiero economico e giuridico. La molteplicità di interessi culturali e scientifici testimoniata dagli autori, unita al rigore critico del loro approccio ai temi affrontati, costituisce a nostro parere la migliore garanzia affinché questa silloge possa offrire un reale avanzamento delle nostre conoscenze su un periodo così complesso della storia d'Italia. Lo scritto di Eugenio Somaini ha come oggetto un obiettivo di alto profilo, illustrare i termini scientifico-intellettuali dei rapporti intercorsi tra Vilfredo Pareto e il fascismo in quei pochi mesi in cui egli, ancora vivo (morì il 13 agosto 1923), poté testimoniare e commentare i primi passi del nuovo Regime. Il saggio di Luca Mannori su Giuseppe Maranini mette in luce non solo il percorso intellettuale di questo autore, ma anche la sua analisi volta a evidenziare i momenti di una vicenda costituzionale anomala. Luca Michelini ricostruisce alcuni aspetti della biografia scientifica di Jacopo Mazzei ricca di elementi storicamente rilevanti. Luciano Segreto offre al lettore un saggio solidamente documentato e analiticamente ben argomentato di una figura di spicco del Ventennio fascista, Giuseppe Volpi di Misurata, che ricoprì la carica di Ministro delle finanze dal 13 luglio 1925 al 9 luglio 1928: egli ricostruisce le varie tappe dell'impegno di Volpi di cui soprattutto mette in luce le capacità negoziali al fine della liquidazione dei debiti di guerra contratti dall'Italia con Stati Uniti e Gran Bretagna; ma anche il ruolo da lui tenuto riguardo alla rivalutazione della lira tra il 1926 e il 1927, sebbene si sia trattato – almeno così riteniamo – di un ruolo secondario rispetto a quello, molto più determinato, svolto dallo stesso Mussolini. Il saggio di Marco Magnani ha come centro del suo interesse Alberto Beneduce, uno dei più importanti protagonisti dello stato imprenditore nell'Italia del Novecento. Un altro saggio di carattere biografico, ma avente un contenuto in certo qual modo eccentrico rispetto ai precedenti, è quello che Marco Zaganella dedica a Edoardo Moroni, personaggio interessato a varie problematiche agricole nel corso degli anni Trenta e nominato Ministro dell'agricoltura durante la Repubblica sociale italiana. Il saggio di Giuseppe Della Torre ricostruisce con grande competenza il profilo scientifico di Francesco A. Répaci, al tempo uno degli studiosi più dotati in materia di statistica della finanza pubblica locale. Il saggio di Mariella Zoppi sulla legge urbanistica del '42 si legge con grande piacere e profitto. Manfredi Alberti svolge un'ampia disamina dei vari aspetti sotto cui si presentò durante il fascismo il problema della disoccupazione.
DAL TESTO – "Il rapporto tra Pareto e il fascismo durarono solo pochi mesi e si interruppero con la sua morte, quando il regime aveva appena incominciato a prendere forma e non aveva ancora assunto i tratti che ne determinarono il fallimento e ne giustificano la radicale condanna. Riguardo ad essi ci sentiamo di dire che egli ebbe una comprensione di quella (assai piccola) parte del fenomeno fascista di cui fu direttamente testimone che può essere definita sbalorditiva e che tale comprensione si accompagnò ad una disposizione favorevole (maturata solo alla vigilia della Marcia su Roma e preceduta da una lunga fase di profondo scetticismo) che non oscura il carattere pienamente autonomo e critico del suo pensiero e non autorizza a qualificare Pareto come un fascista nel senso che il termine ha successivamente assunto."
I CURATORI – Piero Barucci, economista, storico del pensiero economico e uomo di banca, è stato ministro del Tesoro e componente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato. Collabora alle più importanti riviste scientifiche italiane e internazionali. Piero Bini è professore ordinario di Storia del pensiero economico presso l'Università di Firenze e direttore della rivista internazionale «History of Economic Thought and Policy». Lucilla Conigliello è direttrice della Biblioteca di scienze sociali dell'Università di Firenze.
INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Lucilla Conigliello – Presentazione, di Piero Bini - Jacopo Mazzei, Agostino Gemelli e il nazionalismo economico cattolico tra le due guerre mondiali, di Luca Michelini - Giuseppe Volpi di Misurata al ministero delle finanze: tecnocrate o politico?, di Luciano Segreto - La finanza locale negli studi di Francesco A. Répaci: il «Bollettino statistico» della città di Torino e la «riforma sociale», 1921-1936, di Giuseppe Della Torre - Pareto e il Fascismo, di Eugenio Somaini - La legge urbanistica del '42, di Mariella Zoppi - Alberto Beneduce e lo Stato imprenditore, di Marco Magnani - La disoccupazione in italia fra le due guerre mondiali, di Manfredi Alberti - Edoardo Moroni e il travaso in Argentina dell'esperienza della bonifica integrale fascista, di Marco Zaganella - Un costituzionalista tra le due guerre. Giuseppe Maranini e il paradigma dell'anomalia italiana, di Luca Mannori – Bibliografia, a cura di Massimo Giani e Chiara Melani - Indice dei nomi, a cura di Chiara Melani |