Quando queste cose cominceranno |
René Girard - Michel Treguer
IL LIBRO – Più che un'intervista a Girard, il libro è il dialogo, svoltosi nel 1994, tra lui e un operatore culturale – Michel Treguer – realizzatore di programmi televisivi nonché studioso di etnologia e tradizioni popolari. I due interlocutori esprimono visioni del mondo nettamente diverse, e questa antitesi consente a Girard di esporre in modo molto vivace le sue tesi circa la dinamica del desiderio mimetico all'interno di alcuni grandi capolavori letterari, nelle culture primitive e nella società contemporanea. Questo mimetismo si trasforma in violenza contro capri espiatori in un contesto sacralizzato. Viene quindi illustrata la contrapposizione tra il punto di vista giudaico-cristiano e tutte le altre culture antiche e moderne, che, a meno di non essere in qualche modo impregnate di un cristianesimo inconsapevole, sono indotte a scaricare le proprie tensioni su innocenti creduti a torto colpevoli. Tra gli altri temi trattati: la critica del multiculturalismo e del relativismo come forme di nichilismo, la difesa dell'occidente, l'analisi del "politically correct", l'alleanza profonda tra cristianesimo e visione scientifica anti-mitica, il ritorno vero o presunto delle religioni, le vere cause del fondamentalismo islamico, le origini intellettuali del nazismo... Per la prima volta Girard racconta alcuni episodi curiosi connessi con la sua conversione e ci presenta un autoritratto sincero e molto accattivante. DAL TESTO – "È anche quanto sostiene Simone Weil in L'Enracinement. E fu un tema importante dei partiti cattolici conservatori, dalla Rivoluzione francese fino al regime di Vichy incluso. Vichy insisteva molto sulla priorità dei doveri rispetto ai diritti. L'AUTORE – René Girard (Avignone, 25 dicembre 1923 – Stanford, 4 novembre 2015) fu professore dell'Università di Stanford. Il suo primo libro, "Menzogna romantica e verità romanzesca" (1961), parve non andare oltre la critica letteraria tematico-strutturalista, allora vincente. Ma, a partire dagli anni Settanta, cambiò rotta: antropologia, interpretazione del mito e teologia. Il libro "Delle cose nascoste dalla fondazione del mondo" (1978) fece di lui uno dei maggiori pensatori contemporanei. Tra le sue opere principali, "La violenza e il sacro" (1972), "Il capro espiatorio" (1982), "Shakespeare: il teatro dell'invidia" (1990), pubblicate in Italia da Adelphi. INDICE DELL'OPERA – Introduzione, di Alberto Beretta Anguissola – Presentazione, di Michel Treguer - I. A volo d'uccello - II. Il desiderio mimetico (Shakespeare anziché Platone) - III. La crisi mimetica, i mondi sacrificali - IV. La Bibbia - V. Cristo (ordini e disordini) - VI. Ancora sull'imitazione - VII. La scienza – VIII. L'uno e il molteplice – IX. La democrazia – X. Dio, la libertà – XI. Qualcun altro – XII. Un metodo, una vita, un uomo |