Giuseppe Galasso storico e maestro Stampa E-mail

Eugenio Di Rienzo

Giuseppe Galasso storico e maestro
Biblioteca della "Nuova Rivista Storica" n.54


Società Editrice Dante Alighieri, pagg.VIII-216, € 18,00

 

dirienzo galasso  IL LIBRO – A un anno dalla scomparsa di Giuseppe Galasso, il Comitato di direzione della "Nuova Rivista Storica" ha scelto di commemorarlo "sotto voce" con i contributi di questo volume.
  Gli Autori ripercono, senza compiacenze di parte o di partito, gli eventi della storia (e possibilmente i "grandi eventi") con gli arresti, le accelerazioni, le cadute e le riprese che essi determinarono, per restituire al nostro lavoro quella dimensione «realistica» e necessariamente «tragica» che la dogmatica scolastica e la teologia della storia, vecchie e novissime, rischiano di oscurare e forse di distruggere, oggi forse più che mai nel passato. Soprattutto in questi ultimi decenni, Galasso ha ricoperto, infatti, il ruolo di «guardiano della storiografìa» contro l'effimera «nouvelle vague» propagandata da quelli che il suo Croce con tagliente ironia aveva chiamato «i superatori».
  Tutti i contributi (e non solo quelli di Eugenio Di Rienzo, Luciano Monzali, Aurelio Musi, dedicati alla biografia politica di Croce, agli storici italiani del «Secolo breve», all'incontro/confronto teorico e politico di Galasso con il Partito Comunista Italiano e le sue ideologie, alla storia del Regno di Napoli) fanno perno sugli interessi dello «storico e maestro» cui si è intenso rendere omaggio. Bruno Figliuolo affronta, infatti, il tema della «questione longobarda», che Galasso aveva posto anche nel suo ultimo volume come punto di partenza (da Pietro Giannone, a Ludovico Antonio Muratori, a Carlo Denina) della definitiva fuoriuscita della storiografia italiana sulla Storia della Nazione italiana dal "carcere" dell'erudizione e della soggezione alla ricostruzione del passato di matrice classico-rinascimentale. E sempre Figliuolo insiste sulla trattazione che a questo tema diede Gioacchino Volpe che Galasso definì più volte nei suoi scritti e nelle conversazioni private «il più grande storico della prima metà del Novecento». William Mulligan e Andrea Ungari si concentrano sulla rottura dell'assetto istituzionale interno e internazionale provocato dalla Grande Guerra, investendo un tema, caro a Galasso, su cui era tornato a riflettere proprio negli ultimi mesi della sua esistenza. Né certo è estraneo al paradigma della «storia presente», che Galasso mutuava da Croce, Gentile e Volpe, l'argomento scelto da Egidio Ivetic che indaga, nella lunga durata, il ruolo storico della «Balcanìa», per defìnirne l'identità nello spazio europeo e mediterraneo di ieri, di oggi e di domani.
  Completano, poi, questo omaggio l'ultima intervista che Galasso decise, con un affettuoso motu proprio, di concedere ad Aurelio Musi proprio per le pagine di «Nuova Rivista Storica» e una galleria d'immagini scelte da Giulia Galasso che ci restituiscono visivamente l'indimenticabile, calda umanità del «Professore».

  DAL TESTO – "Galasso, come ha dimostrato in tanti altri suoi scritti, è assai critico nei confronti di quelle interpretazioni che tendono a rappresentare il Mezzogiorno nel segno di un'arretratezza assoluta o come una vera e propria colonia. Né accetta la categoria secca, per così dire, di sottosviluppo. Quando usa l'espressione «l'incerto confine tra sottosviluppo e sviluppo», egli intende collocarsi in una più difficile e sottile linea di confine alla ricerca di un originale percorso storico, non assimilabile certo ai modelli avanzati di sviluppo economico europeo, ma comunque non di rado sulla strada per raggiungere alcuni risultati apprezzabili. Se il vero salto di qualità non c'è stato, ciò è dovuto ai molteplici condizionamenti di tipo sociale più che economico: ed è ancora una lezione di storicizzazione, ben oltre stereotipi, astrazioni e luoghi comuni, quella che impartisce Galasso anche a questo livello. Il condizionamento più forte è stata la sostanziale debolezza delle manifatture anche nei periodi di espansione."

  IL CURATORE – Eugenio Di Rienzo insegna Storia moderna all'Università di Roma "Sapienza". È direttore della «Nuova Rivista Storica».

  INDICE DELL'OPERA - Premessa – Gioacchino Volpe, i "Lambardi", i "Romani" e la nascita della «Nazione italiana», di Bruno Figliuolo - Giuseppe Galasso e la storia del Regno di Napoli, di Aurelio Musi - I Balcani nel Mediterraneo? I Balcani in Europa? Un approccio storico e geopolitico, di Egidio Ivetic - Le istituzioni liberali e l'ingresso dell'Italia nella Prima guerra mondiale, di Andrea Ungari - The Changing Normative Environment in International Politics, 1916-1917, di William Mulligan - Gli affanni di Villa Tritone, 1943-1944. Benedetto Croce, gli "amici azionisti" e la "Perfida Albione", di Eugenio Di Rienzo - Giuseppe Galasso e il Partito Comunista Italiano. Appunti e riflessioni, di Luciano Monzali - Giuseppe Galasso e gli storici italiani del Novecento, di Eugenio Di Rienzo - Ragione e passione storica: l'ultima intervista a Giuseppe Galasso, a cura di Aurelio Musi - Giuseppe Galasso: immagini di memoria, a cura di Giulia Galasso