Condottieri e battaglie della Napoli spagnola |
Aa. Vv.
IL LIBRO – Il volume raccoglie cinque saggi di storia militare incentrati su figure di illustri condottieri napoletani che combatterono al servizio della corona di Spagna nei secoli XVII e XVIII. Protagonisti di celebri fatti d'arme dal Brasile alla Spagna, dalla Francia alla Germania, la memoria di questi valorosi è recuperata dalla coltre di nebbia del tempo e portata all'attenzione del lettore moderno grazie all'impegno di studiosi spagnoli ed italiani: Hugo A. Cañete ricostruisce l'impresa del Tercio di Carlo Caracciolo, Marchese di Torrecuso, nella conquista e difesa di Salvador de Bahía, in Brasile; Rafael Rodrigo Fernández analizza la partecipazione della cavalleria e della fanteria napoletana nella battaglia di Nordlingen; Vittorio Ricci ci porta alla scoperta di Federico Colonna, morto nella difesa di Tarragona; Gianandrea de Antonellis esamina la battaglia di Rocroi soffermandosi sugli ufficiali napoletani presenti; Angelo D'Ambra approfondisce la figura di Restaino Cantelmo Stuart, Capitano della Compañía italiana de la Guardia de Corps di Filippo V, distintosi nella Guerra di Successione Spagnola. DAL TESTO – "Da parte cattolica, gli imperiali al comando di Gallas si stanziarono nell'ala destra con 14.500 uomini e la cavalleria croata, al centro si collocò il regimento di Schwarzenberg rinforzato con 1.000 moschettieri, il quale accompagnava le truppe ispaniche situate nell'ala sinistra. Lì si disposero i tercios italiani di Paniguerola, Guasco, Torrecuso, Cárdenas e le 24 compagnie del reggimento napoletano di San Severo. Insieme a questi si schierava il tercio spagnolo di Fuenclara. Sulla cima dell'Albuch si stanziarono i reggimenti tedeschi di Salm y Wurmser ed il tercio napoletano di Toraldo. Dietro i reggimenti tedeschi si collocò il tercio di Idiáquez, il quale restò in seconda fila per gli ordini di Wurmser di conservare per il proprio reggimento il privilegio dell'avanguardia. Il primo assalto svedese ad Albuch fu respinto dai reggimenti tedeschi e dal tercio di Toraldo, essendo stata decisiva anche la carica realizzata dalla cavalleria di Gambacorta. Nella seconda carica svedese i tedeschi si scomposero, ma grazie al tercio di Toraldo si mantenne la vitale posizione. Fu in questo momento che si ordinò l'avanzamento del tercio di Idiáquez, così fu il tercio di Toraldo il responsabile della difesa di Albuch nelle due prime cariche svedesi. Inoltre, il marchese di Leganes inviò due truppe di archibugieri e moschettieri del tercio di Cardenas ed altre del tercio di Torrecuso per rinforzare il tercio di Toraldo." INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di S.E. José Luis Salano Gadea – Brasile 1625: il Tercio viejo napoletano di Don Carlo Caracciolo, Marchese di Torrecuso. Perdita, assedio e recupero di Salvador di Bahia, di Hugo A. Cañete - I Terciós napoletani nella battaglia di Nördlingen, di Rafael Rodrigo Fernández - Rocroi: una vittoria mancata, di Gianandrea de Antonellis - Federico Colonna Tomacelli, Gran Contestabile del Regno di Napoli, morto nella difesa di Tarragona (1641), di Vittorio Ricci - Il Duca di Popoli, di Angelo D'Ambra |