Il ritorno della geopolitica |
Marco Valigi - Gabriele Natalizia - Carlo Frappi
IL LIBRO – Qual è il peso della geografia sulle dinamiche politiche globali? Lo spazio fisico e i vincoli che esso pone sono ancora così rilevanti in un'epoca in cui si parla sempre più di cybersecurity e big data? DAL TESTO – "A dispetto dei progressi scientifici, dell'importanza del potere economico e dell'apertura di nuove frontiere per la competizione tra gli Stati, infatti, il dato territoriale continua a restare centrale nella comprensione sia delle cause (il "perché") che delle modalità (il "come") della lotta per il potere nell'arena internazionale. La rilevanza del dato territoriale dipende, anzitutto, dal cambiamento di scala verificatosi nel sistema internazionale con il superamento del bipolarismo e il processo di regionalizzazione che ha contraddistinto la nuova cornice unipolare [...]. L'inceppamento della capacità di penetrazione culturale, istituzionale e diplomatico-strategica del livello globale nei diversi sistemi regionali, nel post-Guerra fredda ha conferito nuova significatività e interesse scientifico alle dinamiche d'area. D'altra parte, in assenza di un confronto di tipo bipolare, la deterrenza nucleare e la presenza di armi di distruzione di massa non hanno fatto che rafforzare tale mutamento, come provato da alcuni recenti eventi che si sono verificati anche nello spazio compreso tra Mar Nero e Mar Caspio. La credibilità sempre minore del ricorso a soluzioni non convenzionali, infatti, ha permesso la realizzazione di uno scenario in cui le potenze che sfidano l'egemonia americana su scala regionale possono ricorrere a un uso limitato della violenza, tale da rendere irrazionale una risposta militare, per ottenere revisioni dello status quo e ridefinire le loro aree di influenza." GLI AUTORI – Marco Valigi (1980) ha conseguito la laurea in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Pavia (2003) e, presso lo stesso ateneo, il Dottorato di Ricerca in Scienza Politica (2007). Attualmente è NATO Fellow presso l'Università degli Studi di Bologna. Ha insegnato Studi Strategici, Relazioni Internazionali e Geopolitica dell'energia presso l'Università di Bologna (Forli Campus), l'Università degli Studi Roma Tre e l'American University of Rome. Dal 2013 al 2016 ha coordinato il progetto di ricerca "Il Caspio nello scacchiere euroatlantico" presso l'Università degli Studi Roma Tre. Dal 2010 al 2012 ha collaborato con l'ISPI di Milano. INDICE DELL'OPERA – Acronimi – Introduzione - Capitolo uno. Sicurezza e geopolitica, di Marco Valigi (1.1. Il concetto di sicurezza: teoria e implicazioni di policy - 1.2. Unipolarismo e geopolitica terrestre - 1.3. Dal Rimland a un nuovo arco della crisi - 1.4. Il Caspio nell'agenda politica americana – 1.5. Gli USA in Asia centrale: il ruolo del Caspio – 1.6. L'heartland e la guerra globale al terrorismo - 1.7. Disimpegno militare e incertezze politiche – 1.8. Conclusioni) - Capitolo due. Promuovere la democrazia. La competizione tra Stati Uniti e Russia nel Caucaso meridionale, di Gabriele Natalizia (2.1. La competizione come dinamica regionale e sub-regionale - 2.2. La democrazia come pilastro dell'ordine unipolare - 2.3. La Russia come "cavaliere nero" della democrazia - 2.4. Esito delle transizioni e collocazione internazionale degli Stati post-sovietici - 2.5. L'influenza degli Stati Uniti e della Russia sulle transizioni in Caucaso meridionale - 2.6. Conclusioni) - Capitolo tre. Percezioni e rappresentazioni della sicurezza nel Caucaso meridionale: continuità e cambiamento, di Carlo Frappi (3.1. La geopolitica del Caucaso meridionale - 3.2. Il nodo tra identità nazionale, politica estera e di sicurezza nelle Repubbliche del Caucaso meridionale - 3.3. Il mosaico etno-territoriale: conflitti, trans-nazionalismo e diaspora politics - 3.4. L'elemento geografico come fattore di competizione e di cooperazione pragmatica - 3.5. Conclusioni) – Conclusioni – Bibliografia - Autori |