a cura di Carmelina Urso, Paola Vitolo, Emanuele Piazza

Un'isola nel contesto mediterraneo
Politica, cultura e arte nella Sicilia e nell'Italia meridionale in età medievale e moderna
Atti del Convegno (Catania, 21 marzo 2017)

Adda Editore, pagg.274, € 25,00

  IL LIBRO – Il progetto FIR (Finanziamento della ricerca - Università di Catania) 2014 sul tema "Regine, re e viceré: immagini e strategie del potere in Sicilia fra tardo medioevo e prima età moderna. Le fonti materiali per una storia dinamica del territorio" ha coinvolto, in ossequio alla richiesta di interdisciplinarità necessaria per ottenere il finanziamento, docenti afferenti a diversi ambiti di ricerca: Storia medievale, Storia moderna e Storia dell'arte medievale. L'argomento è stato, pertanto, esaminato da diverse prospettive tematiche e concettuali, e ha interessato sia docenti strutturati in più Dipartimenti dell'Università catanese, sia docenti provenienti da altri Atenei italiani e stranieri. Il presente volume raccoglie gli Atti del Convegno tenutosi a Catania il 21 marzo 2017, a conclusione dell'intero iter progettuale.
  A partire dall'assunto teorico dell'evidenza della molteplicità delle testimonianze che offre ogni reliquia del passato, i contributi hanno inteso affrontare la complessa questione della dimensione politica, economica, culturale e storico-artistica della monarchia aragonese di Sicilia, allora centrale nell'area mediterranea, tra i secoli finali del Medioevo e la prima età moderna, in un'ottica, come si è detto, di tipo multidisciplinare e comparativa.
  Il soggetto storico prescelto prevedeva nella sua articolazione disciplinare l'esame dei rapporti, a vari livelli intercorsi, fra la Sicilia e l'Aragona, così come fra la Sicilia e la Roma pontificia, oppure ancora tra l'isola e le regioni dell'Italia meridionale, cogliendone le evoluzioni che condussero alla fine delle autonomie locali e alla sempre più forte dipendenza dall'Aragona della Sicilia - le cui vicende si mostrano spesso come un riflesso di politiche e sviluppi internazionali - e dell'intero Mezzogiorno d'Italia. Tutto ciò al fine di delineare il corretto schema storico generale e, nel contempo, preliminare, in cui collocare i vari studi specialistici con il loro corredo specifico di strumenti d'analisi, di lessico, nonché di reperimento, valutazione e sintesi delle fonti.

  DAL TESTO – "La storia di Sicilia tra l'incoronazione di Federico III d'Aragona, avvenuta nella cattedrale di Palermo (25 marzo 1296), e il 1412, anno in cui Ferdinando d'Aragona affidò il governo dell'isola ai viceré, è segnata dal lacerante scontro tra la nobiltà isolana e quella catalana, e di entrambe contro la corona che tentava di formare un potere centrale contro gli interessi particolari delle aristocrazie locali. Interessi che si manifestavano soprattutto con l'imposizione di nuovi balzelli e il frequente ricorso alle sovvenzioni generali. Sotto questo aspetto, per gli isolani si trattò del fallimento delle aspirazioni secessionistiche che avevano accompagnato e sostanziato il conflitto del Vespro (1282-1302) e vanificato il modello politico angioino. Le conseguenze sul piano pratico furono la mutilazione del regno napoletano e la consegna della Sicilia a un sistema nobiliare rissoso (aristocratici, possessori di terre e nuovi baroni) che paralizzò l'azione politica di Federico III e non seppe proporre nuovi e alternativi modelli politici."

  I CURATORI – Carmelina Urso è professore ordinario di Storia medievale presso il Dipartimento di Scienze della formazione dell'Università di Catania. Si occupa prevalentemente di storia delle donne e di storia della mentalità nel Medioevo. Collabora con riviste e fa parte del Comitato scientifico della collana Analecta Humanitatis del Dipartimento di Scienze della Formazione. Ha pubblicato diversi volumi e saggi.
  Paola Vitolo è ricercatrice in Storia dell'arte medievale, in servizio al Dipartimento di Scienze della formazione dell'Università di Catania dal 2010 al 2017, e attualmente al Dipartimento di Architettura dell'Università "Federico II'' di Napoli. I suoi interessi di ricerca riguardano l'arte e la committenza di età angioina e aragonese nell'Italia meridionale, in particolare l'iconografia e le forme di rappresentazione del potere, la memoria del Medioevo, la dimensione sociale del lavoro dell'artista. Ha discusso questi temi in saggi e monografie, e in interventi a convegni in Italia e all'estero.
  Emanuele Piazza è ricercatore a tempo determinato presso il Dipartimento di Scienze della formazione dell'Università di Catania. I suoi interessi vertono sullo studio delle fonti dei regni romano-barbarici, con particolare attenzione alla storia della mentalità e alla storia politica e religiosa della Sicilia nell'alto Medioevo. È autore di monografie e saggi.

  INDICE DELL'OPERA – Programma – Premessa, di Carmelina Urso - La Sicilia: da centro del Mediterraneo a periferia del Regno (secc. XIII-XV), di Pietro Dalena - La Sicilia tra papato, impero e Saraceni: l'immagine dell'isola nel contesto mediterraneo nei secoli IX-XIII, di Emanuele Piazza - Rapporti commerciali tra la Sicilia e la Campania nel Medioevo. Alcune considerazioni, di Alessandro Di Muro - Rapporti economici e familiari tra le due sponde dello Stretto tra XIII e XV secolo, di Antonio Macchione - Il 'popolo' nel governo di Bernardo Tanucci. L'emergenza della questione sociale nel Regno di Napoli (1734-1774), di Roberto Tufano - Regine aragonesi e Catania nel Trecento, di Carmelina Urso - The viceroys of Sicily between Aragon, Spain and the Holy Roman Empire. Examples of dynastic strategies, di Astrid Ackermann - La politica di utilizzazione delle acque come instrumentum regni da parte di Re, Regine e Viceré nella Sicilia dei secoli XIII-XVI, di Marco Leonardi - Per i monumenti funerari dei sovrani aragonesi di Sicilia a Catania, Palermo e Messina: testimonianze documentarie, frammenti ritrovati, ipotesi di ricostruzione, di Paola Vitolo - Dalla Valenza internazionale a Siracusa: un'aggiunta al catalogo del Maestro di Santa Maria, di Licia Buttà - Indice dei nomi