Grande guerra. Americani in Italia, nascita di superpotenza Stampa E-mail

Francesco Brazzale - Andrea Vollman - Caliaro Luigino

Grande guerra
Americani in Italia,
nascita di superpotenza


Gino Rossato Editore, pagg.256, € 22,00

 

brazzale americani  IL LIBRO – Tutto ebbe inizio il 6 aprile 1917, con la dichiarazione di guerra alla Germania. Intervenendo nella Prima Guerra Mondiale, gli Stati Uniti d'America liberavano il loro enorme potenziale economico, militare e tecnologico, segnando la nascita di una "superpotenza". Sotto la guida politica del Presidente Wilson e il comando militare del Generale Pershing, il colosso a stelle e strisce risultò determinante per gli esiti del conflitto, nonostante la quasi totale impreparazione iniziale delle proprie Forze Armate, rispetto alle nazioni europee.
  Se l'intervento americano si concentrò prevalentemente sul Fronte francese, appassionante storicamente è stato il rapporto con l'alleato italiano, pagina poco nota della Grande Guerra: dal campo aeronautico di addestramento piloti di Foggia, dove spicca la personalità del Cap. Fiorello La Guardia, italo-americano di seconda generazione, deputato al Congresso e in seguito sindaco di New York, alla basi aeree di Bolsena e Porto Corsini; dalle imbarcazioni Subchaser, impiegate nel basso Adriatico nella lotta ai sommergibili tedeschi e austriaci, ai "Leoni" del 332° Reggimento dell'Ohio, comandati dal Col. Wallace, combattenti e al tempo stesso "strumenti" di propaganda ...e poi le ambulanze dell'American Red Cross, in prima linea, guidate anche da scrittori destinati a una fama mondiale, come Hemingway e Dos Passos, affiancate dalle "Rolling Canteens" del Ten. McKey; dagli "Home visitors" ai punti di ristoro del YMCA, fino al Base-ball, al Basketball e al Jazz, che contribuiranno ad alimentare il "mito americano".
  I documenti scritti e fotografici fanno rivivere uno dei tanti lasciti di quella guerra che cent'anni orsono rovesciava il mondo.

  DAL TESTO – "Non è azzardato affermare che al termine della Prima Guerra Mondiale, furono proprio gli Stati Uniti d'America gli unici vincitori nel senso pieno del termine.
  "Ovviamente Germania, Austria-Ungheria, Turchia e Bulgaria che erano stati sconfitti, videro mutare radicalmente i propri assetti politici e/o territoriali da cui sorero nuovi Stati in gran parte, almeno nei primi anni, controllati direttamente o indirettamente dai vincitori. Questo determinò una serie di conflitti minori e agitazioni sociali che in diversa misura si protrassero fino alla Seconda Guerra Mondiale, in Europa e non solo.
  "La Russia, a causa della guerra, vide lo scoppio di una rivoluzione che avrebbe avuto nel periodo successivo un'importanza determinante nelle vicende politiche, militari e sociali del pianeta. Francia e Gran Bretagna, pur rimanendo forti, iniziarono un declino, come potenze dominanti, dovuto al dispiegamento di risorse gigantesche sia materiali che umane, nel conflitto del 1914-18.
  "Gli Stati Uniti, viceversa, non subirono alcun danno sul proprio territorio e nonostante l'alto prezzo pagato in vite umane, non poteva paragonarsi a quello dei principali alleati. Il proprio apparato produttivo, in conseguenza della guerra, era cresciuto enormemente e quasi tutta l'Europa era indebitata con la nuova superpotenza."

  GLI AUTORI – Francesco Brazzale, nato a Calvene, è da sempre appassionato cultore di storia e tradizioni locali e ha curato vari lavori sui paesi d'origine e di residenza. Gli ultimi interessi lo hanno portato ad approfondire le tematiche della Grande Guerra, con particolare riguardo alla presenza alleata sull'Altopiano di Asiago; sull'argomento ha dato alle stampe "1918: I Britannici a Fara Vicentino e nel pedemonte" per il Comune di Fara Vicentino (2011) e, con Andrea Vollman, "Britannici sull'Altopiano dei Sette Comuni" (Gino Rossato Editore, 2012) e "Francesi sull'Altopiano dei Sette Comuni" (Gino Rossato Editore, 2015). Ha inoltre pubblicato, con Roberto Sperotto, "1915-1918. Ferrovie di Guerra nel Vicentino" (Edizioni Grafiche Leoni, 2014). È presente nelle attività culturali dell'area di residenza, fornendo supporto storico ad associazioni, amministrazioni comunali ed enti scolastici. Vive a Fara Vicentino e sopravvive alle Poste.
  Andrea Vollman è nato a Padova e vive a Lusiana. Laureato in Filosofia, si interessa di Storia e Letteratura. Ha pubblicato alcune raccolte di poesia per le "Edizioni dei Dioscuri" di Angelo Bellettato. Con Francesco Brazzale ha dato alle stampe "Britannici sull'Altopiano dei Sette Comuni" (Gino Rossato Editore, 2012) e "Francesi sull'Altopiano dei Sette Comuni" (Gino Rossato Editore, 2015). Con Marco Crestani ha pubblicato "Freya e Vera, la forza delle donne" (Priamo Editore, 2013). Fornisce supporto storico ad associazioni e gruppi interessati a percorrere i luoghi della Grande Guerra nel settore alleato dell'Altopiano di Asiago.
  Luigino Caliaro, nato a Vicenza, vive a Monteviale, è un fotogiornalista e ricercatore storico del settore aeronautico. Specializzato in riprese fotografiche aeree aria-aria, collabora con tutte le principali testate aeronautiche mondiali e ha pubblicato oltre una ventina di libri dedicati all'aviazione di carattere fotografico e storico. Tra i suoi lavori più recenti a soggetto storico "Ali dall'Adige al Brenta, una ricostruzione fotografica del ruolo dell'aviazione nel settore alpino" (Aviani Editori, 2015) e "L'aviazione Francese in Italia 1915-1918" (Edizioni Aeronautica Militare, 2016). Nel 2013 gli è stato conferito il titolo di "Pioniere del progresso aeronautico" per la sua attività di divulgatore e promulgatore della conoscenza aeronautica.

  INDICE DELL'OPERA - Premessa - Dalle Alpi alla Sicilia: un intervento umanitario - I "Leoni" del 332° Reggimento Fanteria della 83a Divisione Ohio - In cielo e per mare – I Foggiani - Aviatori US NAVY in Italia - Caproni per il Northern Bombing Group - La US NAVY nel Basso Adriatico - Frammenti - Armati di Penna - Un grande italo-americano: Fiorello La Guardia - Sport, Musica e Costume - Conclusione - Bibliografia