La rivolta delle élite |
Christopher Lasch
IL LIBRO – Pubblicato per la prima volta nel 1995, un anno dopo la morte del suo autore, La rivolta delle élite apparve subito come un libro fondamentale, capace di cogliere, più di qualsiasi testo di politologia, le ragioni profonde della crisi delle moderne democrazie liberali. «Anziché attenersi ai sondaggi», scrisse il Washington Post, «gli analisti politici farebbero meglio a impiegare il loro tempo leggendo l'ultimo libro di Christopher Lasch». Oggi, a oltre vent'anni di distanza, il volume si svela non soltanto come un libro fondamentale, ma come una vera e propria opera profetica, in grado di prefigurare la nascita dei populismi odierni, di quella secessio plebis che si comprende appunto soltanto come una naturale conseguenza della rottura del legame sociale operata tempo fa dalle élite. DAL TESTO – "Le classi privilegiate - che potremmo quantificare, per eccesso, nel 20 per cento di fascia superiore della popolazione - si sono rese indipendenti in misura allarmante non solo dalle città industriali fatiscenti, ma dai servizi sociali in generale. Mandano i loro figli in scuole private, si assicurano contro malattie e incidenti sottoscrivendo i piani previdenziali delle società per cui lavorano, e assumono delle guardie del corpo private per difendersi dalla violenza che li attornia. In effetti, si sono estraniate totalmente dalla vita comune. E il problema non consiste solo nel fatto che i loro esponenti non vedono perché dovrebbero pagare per servizi sociali che non usano più. Molti di loro non si considerano neanche più americani in alcun senso importante, non si sentono coinvolti, per il bene o per il male, nel destino dell'America. I loro legami con una cultura del lavoro e del divertimento del tutto internazionalizzata - per quanto riguarda gli affari, l'intrattenimento, l'informazione e il «ritorno di informazione» - li rendono in gran parte indifferenti alle prospettive di declino nazionale." L'AUTORE – Christopher Lasch (1932-1994) è stato uno dei maggiori storici delle idee del Novecento. Tra le sue numerose opere ricordiamo: "La cultura del narcisismo" (Bompiani, 1981), "L'io minimo" (Feltrinelli, 1985), "La ribellione delle élite" (Feltrinelli, 1995, 2001). INDICE DELL'OPERA – Ringraziamenti - 1. Il malessere della democrazia - Parte prima. L'acuirsi delle divisioni sociali - 2. La ribellione delle élite - 3. L'opportunità nella terra promessa. Mobilità sociale o democratizzazione della competenza? - 4. La democrazia merita di sopravvivere? - 5. Comunitarismo o populismo? L'etica della compassione e l'etica del rispetto - Parte seconda. Il declino del discorso democratico - 6. La conversazione e le arti civiche - 7. Politica razziale a New York. L'attacco agli standard comuni - 8. Le scuole pubbliche. Horace Mann e l'attacco all'immaginazione - 9. La discussione: un'arte perduta - 10. Pseudoradicalismo accademico. La sciarada della «sovversione» - Parte terza. La notte oscura dell'anima - 11. L'abolizione della vergogna - 12. Philip Rieff e la religione della cultura - 13. L'anima dell'uomo sotto il secolarismo - Bibliografia ragionata |