Cioran e l'Occidente. Utopia, esilio, caduta Stampa E-mail

a cura di Fabrizio Meroi, Mattia Luigi Pozzi, Paolo Vanini

Cioran e l'Occidente
Utopia, esilio, caduta


Mimesis Edizioni, pagg.260, € 24,00

 

meroi cioran  IL LIBRO – Oggi si continua a interrogarsi - incessantemente e con un'urgenza sempre maggiore - sul passato, sul presente e sul futuro della civiltà occidentale, indagandone e mettendone in discussione i fondamenti culturali e politici, i singoli momenti di un processo storico tutt'altro che lineare e caratterizzato anche da passi falsi e clamorose incertezze, la capacità – o l'incapacità - di reggere l'urto di sfide sempre più pressanti e impegnative. In uno scenario come questo, più che mai attuali appaiono la figura e l'opera di un pensatore come Cioran, che ha saputo riflettere in maniera lucida e radicale sull'Occidente e sulle sue numerose contraddizioni, nella scia di una tradizione di pensiero ricca e consolidata ma con punte di grande originalità e - dato non irrilevante - con il supporto di una scrittura sempre efficace e coinvolgente.
  A Cioran e a questi temi è stato dedicato, nel mese di aprile del 2015, un convegno internazionale che si è svolto presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Trento, con il patrocinio e il sostegno - oltre che dello stesso Dipartimento - dell'Accademia di Romania in Roma, dell'Institut Français di Milano, della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto e delle Cantine Rubinelli Vajol. Dai lavori di questo convegno trae origine il presente volume, che riserva un'attenzione particolare al primo periodo - ancora in buona parte da studiare - dell'itinerario intellettuale di Cioran e che vorrebbe anche valere come un invito a ulteriori ricerche e approfondimenti sulla biografia e sui testi cioraniani.

  DAL TESTO – "Ecco, in Cioran assistiamo, per utilizzare un'immagine simbolica, ad un percorso circolare chiuso, ad una spirale che si riavvolge su se stessa. Dopo aver esaltato la funzione salvifica e redentrice della storia, dopo aver creduto ottimisticamente e ingenuamente che il processo storico fosse o potesse essere orientato in una determinata direzione (quella dei nazionalismi e delle dittature che hanno caratterizzato e funestato il ventesimo secolo, parafrasando Hannah Arendt, al 'collasso spirituale dell'Europa'), Cioran, a tu per tu con i momenti più bui della storia del Novecento, in una Parigi occupata dalle truppe nazifasciste e spettatore (oramai pienamente consapevole) dei danni che un totalitarismo può produrre, conosce il lato luciferino della storia e ritorna sui suoi passi, rivede la propria imprudente, avventata teoria e quindi riconosce i propri errori giovanili (soprattutto nei testi di natura privata: i diari intimi e la corrisponza) Cioran, in altre parole, ammette a se stesso di aver creduto in un sogno che si sarebbe poi rivelato il peggiore degli incubi."

  I CURATORI – Fabrizio Meroi è professore associato di Storia della filosofia presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'Università di Trento. A Cioran ha recentemente dedicato il saggio "Reazione e scetticismo: Gómez Dávila e Cioran" (2014).
  Mattia Luigi Pozzi è dottore di ricerca in Discipline filosofiche presso il Dipartimento di Filosofia dell'Università Cattolica di Milano e coordinatore del Progetto Cioran (Università "L'Orientale" di Napoli - Università Tibiscus di Timis¸oara). Tra le sue precedenti pubblicazioni: "Tra il sospiro e l'epigramma. Analisi dell'opera di E.M. Cioran" (2011, 2015) e "Tra Marx e Giobbe: glosse a Cioran" (2015). Di Cioran ha anche tradotto carteggi e interviste.
  Paolo Vanini è dottorando in Filosofia presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'Università di Trento, dove si occupa della questione utopica nell'opera di Cioran. Ha recentemente pubblicato i seguenti articoli: "Cioran, Platone e la città del rancore" (2014); "Thinking against Utopia: A comparison between Thomas More and Emil Cioran" (2016).

  INDICE DELL'OPERA – Premessa - Parte prima. La storia come fatalità - Le mal de l'histoire et le temps de la fin selon Cioran, di Aurélien Demars - Cioran entre l'Orient et l'Occident. L'exil du moi et du mot, di Mihaela-Genţiana Stănişor - Caduta e destino: l'antropologia filosofica di Emil Cioran, di Amelia Natalia Bulboaca - La svolta della disperazione: Emil Cioran e la storia, di Antonio Di Gennaro - L'irriducibile antagonismo tra Cioran e Gherasim Luca in Romania, nel cono d'ombra delle ideologie totalitarie, di Giovanni Rotiroti - Un giro di valzer tra le belve: storia e rivolta in Stirner e Cioran, di Mattia Luigi Pozzi - Cioran e l'Occidente. Letture e confronti, di Fabrizio Meroi - Parte seconda. Un equivoco metafisico - Une autre Roumanie. Dialogue avec Cioran, di Bruno Pinchard - La nascita maledetta e la 'gnosi atea' di Cioran, di Silvano Zucal - La domanda metafisica secondo Emil Croran, di Ionut Marius Chelariu - Cioran, Saturno e la Repubblica dei futili, di Paolo Vanini - Les anges «mineurs» de l'histoire: utopie et post-utopie chez Cioran et Volodine, di Sara Danièle Bélanger-Michaud - Il riso liberatore di Cioran, di Massimo Carloni – Appendice - Cioran e la musica. Variazioni sull'Occidente, di Paolo Vanini