Il ponte sul Mediterraneo |
a cura di Matteo Pizzigallo
IL LIBRO – Questo volume, che raccoglie i risultati di una ricerca scientifica promossa e sostenuta (nell'ambito della sua attività istituzionale) dall'Istituto di Studi Politici 'San Pio V', si prefigge lo scopo di presentare all'attenzione dei lettori una prima narrazione d'insieme delle intense e proficue relazioni bilaterali che l'Italia, al di là dei vari cambi della guardia succedutisi a Palazzo Chigi e alla Farnesina nel corso dei venti anni compresi fra la caduta del "Muro" e l'elezione del presidente americano Barack Obama, ha costantemente intrattenuto con tutti i Paesi arabi del Mediterraneo sempre su una condivisa base di parità e di rispetto e di reciproca non ingerenza politica, scevra da qualsiasi pregiudizio di carattere ideologico e religioso. DAL TESTO – "Come al tempo del "Muro" anche nel nuovamente perturbato (per motivi di gran lunga differenti) scenario internazionale del tempo presente l'Italia, lealmente ancorata all'Unione europea, è riuscita, tranne momentanee deviazioni (avvenute nei periodi di governo del Centro-destra in genere più acquiescente e disponibile alle perentorie richieste americane di allineamento), a rimanere comunque fedele alla sua tradizionale politica mediterranea tendenzialmente autonoma e stabilmente ispirata alla "diplomazia dell'amicizia". Ma soprattutto l'Italia è riuscita a tenere sempre aperti i suoi molteplici canali di comunicazione e di dialogo con tutti i Paesi arabi della Sponda Sud: con quelli talvolta definiti problematici e con quelli in cui, negli ultimi mesi, sono sorte nuove impreviste violente tensioni. Tensioni legate alla gravissima crisi economica, che colpisce duramente le classi più deboli e più povere e che, al tempo stesso, aggrava ulteriormente le difficoltà interne dei logori e immobili regimi al potere, incapaci di fronteggiare le nuove emergenze e inoltre non più sorretti da autentico consenso popolare. Regimi, peraltro, di diversa matrice e struttura, in genere poco attenti alle libertà individuali, ai diritti civili e ai diritti sociali; regimi caratterizzati: da una forte vocazione al dispotismo, talvolta praticato con estremo rigore, e da diffusi fenomeni di corruzione della pubblica amministrazione." GLI AUTORI – Flavia De Lucia Lumeno, dottore di ricerca in Storia delle relazioni internazionali (Università La Sapienza di Roma), studiosa di politica estera italiana, ha pubblicato fra l'altro i volumi: "I rapporti italo-argentini tra guerra, rivoluzione e ricostruzione, 1943-1949" (Roma 2009) e "Luigi Albertini e la cooperazione in Europa" (Roma, 2008). INDICE DELL'OPERA – Premessa, di Matteo Pizzigallo - Capitolo Primo. Le relazioni fra Italia e Siria, di Matteo Pizzigallo - Capitolo Secondo. Le relazioni fra Italia e Libano, di Alessandra Frusciante - Capitolo Terzo. Le relazioni fra Italia ed Egitto, di Matteo Pizzigallo - Capitolo Quarto. Le relazioni fra Italia e Libia, di Giampaolo Malgeri - Capitolo Quinto. Le relazioni fra Italia e Tunisia, di Paolo Wulzer - Capitolo Sesto. Le relazioni fra Italia e Algeria, di Flavia De Lucia Lumeno - Capitolo Settimo. Le relazioni fra Italia e Marocco, di Paolo Wulzer – Appendice, a cura di Alessandra Crimi - Gli autori |