Democrazia insicura |
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a cura di Marie-Anne Matard-Bonucci, Patrizia Dogliani
DAL TESTO – "Nell'Italia del secondo dopoguerra il conflitto sociale viene spesso identificato dagli apparati dello Stato e dalle forze di governo come un fenomeno eversivo. La storiografia ha a lungo posto l'accento sul peso del condizionamento che in questo senso era esercitato dallo scontro politico e ideologico connesso alla guerra fredda. Occorre in realtà evidenziare maggiormente alcuni aspetti peculiari del paese. In particolare, analizzare come i diversi attori che compongono la compagine statuale si muovano in un quadro dai tratti sfocati in cui la continuità legislativa, da un lato, e la nuova Costituzione repubblicana, dall'altro, disegnano una continua tensione normativa e giuridica dalla quale origina un profilo incerto dello Stato di diritto. Se si adottano i conflitti sociali e la loro gestione come prospettiva d'indagine privilegiata, è possibile comprendere con più nettezza la continua negoziazione che su questo terreno si dipana tra soggetti diversi: apparati dello Stato - con le strutture del ministero dell'Interno in primo luogo -, le forze politiche e la compagine governativa. La frequente riduzione del conflitto a mera sovversione - qui poco importa se sociale o politica - è una delle cause che conducono a un difficile equilibrio tra Stato di diritto, norme costituzionali e azione dei corpi dello Stato [...]." LE CURATRICI – Patrizia Dogliani è docente di Storia contemporanea presso l'Università di Bologna. Si occupa di storia politica e sociale dell'Italia e dell'Europa contemporanea. Tra i suoi lavori: "Il fascismo degli italiani" (Utet, 2014); per Donzelli ha curato "L'Europa dei comuni dalla fine dell'Ottocento al secondo dopoguerra" (2003, con Oscar Gaspari). INDICE DELL'OPERA – Introduzione, di Patrizia Dogliani e Marie-Anne Matard-Bonucci - Parte prima. Ristabilire la democrazia e lo Stato di diritto - I. Prefetti e Stato di diritto nei dibattiti della Costituente e della prima legislatura della Repubblica, di Virgile Cirefice (1. Il compromesso costituzionale - 2. Un dibattito ridimensionato in un contesto mutato) - II. La polizia di Stato alla nascita della Repubblica: ordine pubblico e Stato di diritto (1944-1960), di Patrizia Dogliani (1. La storiografia - 2. Continuità o rotture? - 3. L'ordine pubblico) - III. La questione carceraria nell'Italia del dopoguerra. Un'occasione mancata?, di Marie-Anne Matard-Bonucci (1. Lo Stato contestato: carceri in rivolta - 2. Il vento del Nord soffia sulle carceri - 3. Umanizzazione, limitazione o abolizione? - 4. Alcune riflessioni intorno a una rinuncia) - IV. Internamento, «pericolo comunista», leggi eccezionali in Italia e nella Repubblica federale tedesca (1945-1968), di Camilla Poesio (1. Epurazione e denazificazione: l'uso dell'internamento civile - 2. La «democrazia protetta» e le leggi di emergenza tedesche del '68 - 3. Alcune riflessioni conclusive) - V. Proteggere e reprimere. Stato e conflitti sociali nel dopoguerra, di Lorenzo Bertucelli (1. La difficile uscita dalla guerra - 2. Il complesso rapporto tra Stato e società: continuità e nuovi problemi - 3. Democrazia, conflitti di lavoro e sovversione - 4. Il Partito comunista e l'uso della forza) - VI. I comunisti, la violenza e la questione dello Stato di diritto. Attorno all'attentato a Togliatti, di Fabien Archambault (1. Una violenza legittima e necessaria - 2. Una violenza rifiutata? - 3. Resistere legalmente alla grande repressione) - Parte seconda. Tra emergenza e difesa della democrazia - VII. I prefetti di fronte alla violenza politica degli anni settanta, di Grégoire Le Quang (1. 1969-1975:lo Stato sotto assedio. Difendere lo Stato di diritto di fronte alle violenze politiche - 2. 1976-1980: difendere lo Stato malgrado il diritto? Gli anni dell'emergenza e la questione del «garantismo») - VIII. Padova negli anni settanta: un laboratorio della lotta all'eversione di sinistra, di Andrea Baravelli (1. Il contesto - 2. La reazione al terrorismo di sinistra, l'innovativa azione della magistratura italiana - 3. Padova, l'estrernismo autonomo e l'inchiesta «7 aprile» - 4. Conclusione) - IX. Simpatizzante quindi terrorista? La sorveglianza delle polizie in Italia e nella Repubblica federale di Germania (1968-1982), di Laura Di Fabio (1. «L'area dei simpatizzanti, una "massa gelatinosa"» - 2. Il controllo degli estremisrni e dei terrorismi in Italia - 3. Conclusioni) - X. Stato di diritto e logica dell'emergenza. Dalla legge Reale alla legislazione sui pentiti, di Luigi Chiara (1. Premessa - 2. La decretazione d'urgenza: una tradizione lunga - 3. Una decretazione utile o politica?) - XI. Dalla mafia al terrorismo e viceversa: il metodo Dalla Chiesa, di Antonino Blando (1. Dalla mafia al terrorismo - 2. Dal terrorismo alla mafia) - Parte terza. Negoziare o combattere? - XII. Un'emergenza lunga trent'anni: lo Stato e i sequestri di persona a scopo di estorsione, di Alessandra Montalbano (1. I rapimenti estorsivi nella giurisprudenza penale - 2. Linea dura versus linea morbida - 3. Il blocco dei beni e la Costituzione italiana nella testimonianza di una vittima - 4. La legge 15 marzo 1991, n. 82) - XIII. Moro no, Cirillo sì, di Francesco Di Bartolo (1. Introduzione - 2. Trattativa sì, trattativa no - 3. Terremoti politici - 4. Conclusioni. Perché Cirillo sì?) - XIV. Il caso Scarantino. La discrezionalità e l'emergenza, di Romain Legendre (1. Vincenzo Scarantino: un «balordo» coinvolto nella strage di via d'Amelio (settembre-ottobre 1992) - 2. La notizia della collaborazione di Scarantino. Uno strano anniversario (luglio 1994) - 3. La collaborazione di Scarantino tra ritrattazioni, accuse e smentite (luglio 1995-settembre 1998) - 4. Conclusione) - Parte quarta. Interpretazioni, contrapposizioni - XV. Il Psi e la lotta al terrorismo fra tradizione garantista e responsabilità di governo, di Chiara Zampieri (1. Il Psi e il terrorismo nella fase della solidarietà nazionale - 2. Il Psi e il terrorismo dopo la solidarietà nazionale - 3. Conclusioni) - XVI. Uscire dagli anni di piombo. Il «7 aprile» secondo «il manifesto», di Roberto Colozza (1. Contro il «7 aprile». Motivi di una scelta di campo - 2. Il «7 aprile» come risorsa? La dissociazione alla ribalta - 3. Il «7 aprile» in aula. Processi e sentenze - 4. Conclusione) - XVII. Liberalismo reale. La percezione della legge Reale e dei suoi esiti nella sinistra rivoluzionaria italiana (1975-1977), di Eros Francescangeli (1. Ordine e disordine - 2. Verso uno Stato di polizia? - 3. Strade insanguinate) - XVIII. Il terzo incomodo. La Chiesa italiana di fronte allo scontro tra Stato e terrorismo di sinistra, di Guido Panvini (1. Introduzione - 2. Violenza diffusa e terrorismo - 3. Il sequestro Moro) - XIX. I duellanti: una guerra civile di celluloide? I terrorismi e lo Stato nel cinema italiano (1995-2012), di Giovanni Mario Ceci e Maurizio Zinni (1. Cinema, Stato e terrorismo: una ricerca per immagini - 2. Lo Stato assente: Buongiomo notte, Guido che sfidò le Brigate rosse e La prima linea - 3. Lo Stato attore di riconciliazione: La seconda volta - 4. Lo Stato ingannatore: La mia generazione - 5. Lo Stato complottista: Le mani forti e Piazza delle Cinque Lune - 6. Lo Stato duale: Romanzo di una strage - 7. Lo Stato terrorista: Se sarà luce sarà bellissimo - 8. Conclusioni) - XX. Leggere la violenza politica dell'Italia repubblicana. La relazione Pellegrino alla Commissione Stragi, di Vittorio Coco (1. Dal «doppio Stato» al complotto permanente - 2. Una narrazione per la «seconda» Repubblica - 3. Il fantasma della guerra civile) - Suggerimenti bibliografici - Indice dei nomi - Gli autori |