La Grande Guerra nella letteratura e nelle arti Stampa E-mail

a cura di Silvana Cirillo

La Grande Guerra nella letteratura e nelle arti

Bulzoni Editore, pagg.450, € 35,00

 

cirillo grandeguerra  IL LIBRO – Rivolgendo l'attenzione non solo all'evento prettamente storico, ma anche ai riflessi che esso ebbe su intellettuali e artisti, al loro coinvolgimento – partecipazione o rifiuto che sia stato – all'impatto forte su letteratura, musica, arti varie, al riscontro sulla stampa nazionale e straniera, gli Atti del Convegno tenutosi alla Sapienza nel dicembre 2015 pubblicati in questo libro offrono una visione globale del momento storico a partire dal quale si considera che inizi realmente il secolo XX, la Prima Guerra mondiale per l'appunto, e delle arti coinvolte. Docenti ed esperti sono stati chiamati a rispondere ai tanti quesiti che l'argomento solleva. Come hanno vissuto gli intellettuali la questione e le incertezze riguardanti la scelta interventista? Come hanno vissuto scrittori, pittori, musicisti, giornalisti l'esperienza al fronte e rielaborato in forma artistica il trauma della guerra? Come la Grande Guerra, le sue emozioni, gli entusiasmi, le delusioni, hanno trovato un loro linguaggio in diari, racconti, autobiografie, resoconti, lettere, scritti non solo da intellettuali e artisti italiani e stranieri, ma anche da gente comune che ne parla ai familiari, dalle infermiere crocerossine, che raccontano i loro giorni di abnegazione, da giornalisti attori e testimoni dei fatti, da scrittori per l'infanzia, che fanno dei loro racconti un importante e non banale canale di propaganda. Gli interventi, molto variegati, raccolti in questo volume e scritti per l'occasione, vertono su testi, opere artistiche, autori italiani e stranieri noti e meno noti ( da Soffici a Slataper a Gadda a Viani, da Hemingway a Monet a Lussu a de Chirico, da Malipiero a Wagner, Alban Berg...), inseriti in un'ampia visione storica dell'Europa del periodo. Arricchiscono il volume, anche in modo fortemente emotivo, pagine di un diario inedito scritte giorno dopo giorno e in qualunque condizione, da un capitano di artiglieria di stanza al fronte nord-occidentale.

  DAL TESTO – "La guerra è l'occasione più eclatante per dissolvere i confini tra cultura e politica, per inaugurare il tempo futurista, il tempo cioè del dinamismo, della modernità, in cui abolire la storia e far trionfare la vita. Nulla ha il potere di creare innovazioni tecnologiche e comunicative quanto la guerra. Non a caso del nutrito e variegato esercito degli intellettuali interventisti i futuristi costituiranno il contingente più chiassoso. Nel 1914, dopo lo scoppio del conflitto, essi saranno tra i primi ad inscenare manifestazioni di piazza per reclamare l'intervento in guerra contro la barbarie teutonica, in nome della civiltà latina: dunque contro l'Austria e la Germania, roccaforti della cultura tradizionalista, e al fianco della Francia, la loro seconda patria intellettuale."

  LA CURATRICE – Silvana Cirillo, docente di "Letteratura italiana contemporanea" presso Sapienza Università di Roma, è la direttrice della Collana interdisciplinare Impronte per Bulzoni, direttore responsabile dell'«Illuminista» e redattore di «Avanguardia». È fra le massime esperte di Zavattini, su cui ha scritto libri, saggi, articoli, curando per Bompiani l'edizione "classica" e quella tascabile dell'Opera omniae dell'Epistolario, e i suoi primi quattro libri, e organizzato a Roma due importanti convegni interdiscipolinari, "Zavattini '97" ed "Effetto Zavattini" (2003) con relativi Atti. Ha pubblicato una lunga sezione su "Scrittori fantastici e surrealisti italiani" (per la "Storia generale della letteratura italiana" a cura di Borsellino, Pedullà, Rizzoli-Larousse); saggi su Alvaro, Palazzeschi, Calvino, Futuristi, la fiaba italiana, Buzzati, Spinelli, Gallian, gli Immaginisti, raccolti in "L'arte di scompigliar le carte" (Bulzoni). Per Donzelli ha pubblicato "Il comico nella letteratura italiana dalle origini a oggi". È stata promotrice del Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Tommaso Landolfi (2007-2010). Ha curato due antologie di giornalismo con G. Afeltra e G.Neri (Einaudi; Bulzoni). Pubblicazioni recenti la monografia di Alberto Savinio, e di Cesare Zavattini (Pontesisto ed.), "Come leggere il '900 letterario italiano" (Bulzoni) e "Sulle tracce del Surrealismo italiano" (Esedra, Pd.).

  INDICE DELL'OPERA – Premessa, di Silvana Cirillo - Diario di guerra, di Riccardo Di Giulio - La prima guerra mondiale. Le origini del conflitto, di Antonello Biagini - Uno scrittore e un artista d'avanguardia al fronte. Ardengo Soffici, Kobilek (1918), La ritirata del Friuli (1919), di François Livi - Il senno di poi. Che cosa ci insegna la letteratura di guerra?, di Andrea Cortellessa - Giorgio de Chirico fra Parigi, Torino, Ferrara. Gli anni prebellici, i "venti di guerra" e la "memoria indotta" della Grande Guerra, di Claudio Crescentini - Un pittore al fronte. La testimonianza della Grande Guerra: diario, memoria, romanzo, di Annalisa Cosentino - 1915. Visioni di guerra. Nelle trincee di Castelnuovo, di Riccardo Di Giulio - Con i padri dell'Europa in guerra. Da De Gasperi a Spinelli: per un patto fra i popoli, di Francesco Gui - I futuristi e la Grande Guerra: l'apocalisse della modernità: futuristi in trincea, di Antonio Saccone - «Sono il N° 646»: Angelo Rognoni, un futurista a Cellelager, di Cecilia Bello Minciacchi - 1916. Visioni di guerra. Io ferito da una pallottola di Shrapnels, di Riccardo Di Giulio – Sul fronte orientale: gli scrittori triestini, di Cristina Benussi - Giani Stuparich e la guerra dei Cecoslovacchi, di Jirí Špička - Lorenzo Viani e la Grande Guerra, di Silvana Cirillo – Intellettuali e volontari catalani durante la Grande Guerra, di Andrea Carteny e Isabel Turull - Aspetti della Grande Guerra nella musica italiana d'inizio Novecento, di Antonio Rostagno, Francesca Cricco e Alessandro Maras - La campagna interventista in Italia e in Ungheria: un confronto fra «L'Unità», «La Voce» e «Nyugat» (lug. 1914-mag. 1915), di Lorenzo Marmiroli - La Grande Guerra dalle pagine de «l'Osservatore Romano». Il caso di un «singolarissimo giornale», di Elisiana Fratocchi - 1917. Visioni di guerra. Mi è passata la voglia di far l'eroe, di Riccardo Di Giulio - «Un cavaliere di razza fenicia». Considerazioni su Emilio Lussu, di Renate Lunzer - «Ci chiedevano i santini perché ci pensavano Suore!»: soldati, crocerossine e italiano nella Grande Guerra, di Ugo Vignuzzi, Patrizia Bertini Malgarini e Marzia Caria - Le Ninfee dell'Orangerie di Claude Monet: un memoriale di guerra, di Claudio Zambianchi - La Grande Guerra e le (sue) immagini del lutto, di Josef Vojvodík - A scuola dalla Grande Guerra: riflessioni linguistiche sulle scritture popolari tra ricerca e didattica, di Paola Cantoni - "A War of Words": i modernisti americani e la Grande Guerra, di Ugo Rubeo - Italino, Ciuffittino e altri «piccoli eroi della Grande Guerra», di Mariarosa Rossitto - Un romanzo "parabellum ": Colette Baudoche di Maurice Barrès, di Valerio Cordiner - 1918. Visioni di guerra. L'anno della vittoria cede il passo all'anno della pace, di Riccardo Di Giulio