Carteggio Fogazzaro-Casciola (1904-1910) |
a cura di Paolo Marangon
IL LIBRO – Nella sua fondamentale biografia su Antonio Fogazzro, apparsa in prima edizione nel 1920, Tommaso Gallarati Scotti, amico e discepolo del poeta, aveva affrontato con lucidità e coraggio la spinosissima questione del ruolo svolto dallo scrittore vicentino nella crisi religiosa che aveva lacerato la Chiesa durante il pontificato di Pio X. La repentina condanna del romanzo "Il Santo" non aveva però facilitato nel campo cattolico un dibattito sereno e approfondito sulla controversa problematica e solo in tempi a noi assai più prossimi essa veniva ripresa in modo adeguato sotto il profilo storiografico. Sulla scia degli importanti studi complessivi intorno alla crisi modernista pubblicati dal Poulat e dallo Scoppola, dal Ranchetti e dal Bedeschi a partire dagli anni' 60, anche il contributo offerto dal Fogazzaro al movimento riformatore cominciava ad apparire in una luce diversa dal passato, sollecitando negli anni successivi ulteriori e più specifiche indagini sulla vasta rete di rapporti intessuta dallo scrittore con quasi tutti i protagonisti di quella tormentata stagione. DAL TESTO – "Io avevo fatto quel passi che mi eran parsi necessari e sufficienti anche per salvaguardare la dignità mia e dell'autorità stessa. Giacché non mi par bello quel circumvenire i superiori servendosi spesso di terzi e di quarti per ottenere ciò che è semplicemente giusto, oppure si ha l'aria di chieder privilegî quando si credono necessarî tali interventi a meno che non si abbia nessuna fede nella giustizia dei medesimi Superiori. Ad ogni modo io non ho fatto altro che presentarmi al C[ardinale] Ferrari e chiedergli con rispettosa semplicità e dignità quel permesso che da principio parve non dover venire e poi venne. Credo che nessuno abbia interceduto: lo spero per il Cardinale e per me. E, un giorno, forse non lontano, che da amici o conoscenti mi si faranno osservazioni per il mio attaccamento alla Chiesa ufficiale, allegare l'incidente attuale e dimostrare, nell'interesse di un grande ideale comune, la rettitudine e magari la fierezza che condizionava quell'attaccamento." (dalla lettera di don Brizio Casciola ad Antonio Fogazzaro, fine novembre - inizio dicembre 1909) IL CURATORE – Paolo Marangon è attualmente ricercatore di Storia della Pedagogia presso l'Università degli Studi di Trento, Dipartimento di Lettere e Filosofia, Corsi di laurea in Filosofia e Filosofia e linguaggi della modernità. Dall'a.a. 2005/06 all'a.a. 2007/08 è stato professore a contratto presso la medesima Università, dove ha svolto un modulo di 20 ore sull'evoluzione storica della pedagogia come sapere autonomo nel pensiero di alcuni grandi autori dal Settecento al Novecento. Contemporaneamente ha seguito tesi di laurea e partecipato come relatore a corsi di aggiornamento per insegnanti delle scuole medie superiori. Nel maggio 2010, in seguito a concorso, è stato assunto come ricercatore a tempo indeterminato, con afferenza all'Ambito didattico di Filosofia, all'Area dipartimentale di Filosofia, Storia e Beni Culturali e alla Scuola di Dottorato in Studi Umanistici. Dall'a.a. 2009/10 tiene il corso di Storia della Pedagogia sia per la Laurea Triennale che per la Laurea Magistrale. INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Aldo Stella - Segni di contraddizione, di Paolo Marangon - Carteggio Fogazzaro-Casciola - Nota al testo - Abbreviazioni e sigle - Riferimenti bibliografici - Indice dei nomi - Indice delle opere e dei personaggi letterari - Indice dei luoghi - Indice dei altri carteggi - Indice generale |