Carteggio Fogazzaro-Casciola (1904-1910) Stampa E-mail

a cura di Paolo Marangon

Antonio Fogazzaro - Brizio Casciola
Carteggio (1904-1910)


Edizioni Accademia Olimpica, pagg.85, € 15,00

 

carteggio olimpico  IL LIBRO – Nella sua fondamentale biografia su Antonio Fogazzro, apparsa in prima edizione nel 1920, Tommaso Gallarati Scotti, amico e discepolo del poeta, aveva affrontato con lucidità e coraggio la spinosissima questione del ruolo svolto dallo scrittore vicentino nella crisi religiosa che aveva lacerato la Chiesa durante il pontificato di Pio X. La repentina condanna del romanzo "Il Santo" non aveva però facilitato nel campo cattolico un dibattito sereno e approfondito sulla controversa problematica e solo in tempi a noi assai più prossimi essa veniva ripresa in modo adeguato sotto il profilo storiografico. Sulla scia degli importanti studi complessivi intorno alla crisi modernista pubblicati dal Poulat e dallo Scoppola, dal Ranchetti e dal Bedeschi a partire dagli anni' 60, anche il contributo offerto dal Fogazzaro al movimento riformatore cominciava ad apparire in una luce diversa dal passato, sollecitando negli anni successivi ulteriori e più specifiche indagini sulla vasta rete di rapporti intessuta dallo scrittore con quasi tutti i protagonisti di quella tormentata stagione.
  Paolo Marangon ha da tempo avviato un'approfondita ricerca sull'intera questione e con il presente quaderno ha offerto quasi una primizia del suo lavoro, mettendo a disposizione degli studiosi un ulteriore, prezioso tassello del grande mosaico che si va progressivamente delineando.
  L'intensa amicizia tra lo scrittore vicentino e don Brizio Casciola, che viene qui ricostruita a partire dal carteggio inedito intercorso tra i due, anche se alquanto frammentario, non è soltanto uno spaccato significativo delle tensioni e dei problemi che agitavano la vita della Chiesa in quegli anni cruciali. L'accurato saggio introduttivo del dott. Marangon, in effetti, getta un nuovo fascio di luce anche sulla genesi del "Santo" e di "Leila", che il Fogarzaro compose proprio in quegli anni, e in particolare sulla figura di Benedetto che, intravista fin dalla seconda parte di "Piccolo Mondo Moderno", campeggia in vario modo nei due romanzi successivi, incarnando la controversa proposta riformatrice dello scrittore. Già il Morra, nell'ormai lontano 1960, invitava, con un cauto accenno posto al termine della sua biografia, a rintracciare dietro la figura di Benedetto alcuni tratti della personalità di don Brizio Casciola. Da allora la suggestiva ipotesi è stata ripresa più volte, ma mai verificata in modo approfondito, come appunto fa il dott. Marangon in questo (per cosi dire) illuminante quaderno.
  Oltre al nuovo indirizzo e contributo interpretativo, delineato nell'introduzione, risalta l'esemplare rigore filologico con cui è stata curata l'edizione critica del carteggio. E un vivo apprezzamento va riconosciuto pure all'Accademia Olimpica di Vicenza, che già si era fatta promotrice, nel 1992, di un importante convegno internazionale di studi sul Fogazzaro e che ora, con la collana dei quaderni e saggi storico-filologici dedicati al carteggio fogazzariano, dimostra di voler proseguire nel modo migliore lungo il solco allora tracciato.

  DAL TESTO – "Io avevo fatto quel passi che mi eran parsi necessari e sufficienti anche per salvaguardare la dignità mia e dell'autorità stessa. Giacché non mi par bello quel circumvenire i superiori servendosi spesso di terzi e di quarti per ottenere ciò che è semplicemente giusto, oppure si ha l'aria di chieder privilegî quando si credono necessarî tali interventi a meno che non si abbia nessuna fede nella giustizia dei medesimi Superiori. Ad ogni modo io non ho fatto altro che presentarmi al C[ardinale] Ferrari e chiedergli con rispettosa semplicità e dignità quel permesso che da principio parve non dover venire e poi venne. Credo che nessuno abbia interceduto: lo spero per il Cardinale e per me. E, un giorno, forse non lontano, che da amici o conoscenti mi si faranno osservazioni per il mio attaccamento alla Chiesa ufficiale, allegare l'incidente attuale e dimostrare, nell'interesse di un grande ideale comune, la rettitudine e magari la fierezza che condizionava quell'attaccamento." (dalla lettera di don Brizio Casciola ad Antonio Fogazzaro, fine novembre - inizio dicembre 1909)

  IL CURATORE – Paolo Marangon è attualmente ricercatore di Storia della Pedagogia presso l'Università degli Studi di Trento, Dipartimento di Lettere e Filosofia, Corsi di laurea in Filosofia e Filosofia e linguaggi della modernità. Dall'a.a. 2005/06 all'a.a. 2007/08 è stato professore a contratto presso la medesima Università, dove ha svolto un modulo di 20 ore sull'evoluzione storica della pedagogia come sapere autonomo nel pensiero di alcuni grandi autori dal Settecento al Novecento. Contemporaneamente ha seguito tesi di laurea e partecipato come relatore a corsi di aggiornamento per insegnanti delle scuole medie superiori. Nel maggio 2010, in seguito a concorso, è stato assunto come ricercatore a tempo indeterminato, con afferenza all'Ambito didattico di Filosofia, all'Area dipartimentale di Filosofia, Storia e Beni Culturali e alla Scuola di Dottorato in Studi Umanistici. Dall'a.a. 2009/10 tiene il corso di Storia della Pedagogia sia per la Laurea Triennale che per la Laurea Magistrale.

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