Mazzini nella letteratura |
Aa. Vv.
IL LIBRO – Il posto di Mazzini nella letteratura italiana è solitamente minimizzato nella manualistica scolastica che crea, si voglia o non si voglia, la cultura media. Dai saggi contenuti in questo volume balza evidente quanto egli, pur pagando tributo inevitabile e non per questo spregevole al gusto e alle polemiche del tempo, abbia saputo imprimervi una nota originale caratterizzata da una straordinaria capacità di sintesi organica di idee e orientamenti maturati nella sua mente. DAL TESTO – "[...] la concezione idealistica dello Stato di provenienza hegeliana [...] può incontrarsi con la concezione spiritualistca dello Stato propria di Mazzini: ed è per questo che Gentile, hegeliano nonostante ogni riforma della dialettica hegeliana, può innestare la sua concezione dello Stato etico sul tronco della tradizione spiritualistica risorgimentale in generale e mazziniana in particolare, come di quella che promuove un'idea dello Stato liberale che, per liberale che sia, non rinuncia a porsi come societas in interiore homine, con le prerogative di uno Stato totalitario (ed anche questo aggettivo può spaventare solo la coscienza liberale benpensante) nel senso che tutte le parti (gli individui, i gruppi, i partiti, le classi) in esso si intendano come parti di un tutto, cioè come parti organiche, destinate a pagare la loro autonomia disorganica con l'inerzia e con la morte." INDICE DELL'OPERA - Presenza letteraria di Mazzini, di Giuseppe Tramarollo - L'eredità letteraria di Foscolo in Mazzini, di Giovanni Cattani - Mazzini teorico d'arte e scrittore, di Ermanno Circeo - Mazzini per una letteratura europea, di Francesco Fiumara - Mazzini letterato nella storia della critica, di Paolo Mario Sipala - La scoperta gentiliana del liberalismo etico di Mazzini, di Antimo Negri - Croce e Mazzini, di Vittorio Stella - Alessandro Levi interprete di Mazzini, di Lino Chiusano |