Mistagogia. Testo greco a fronte Stampa E-mail

Massimo il Confessore

Mistagogia
Testo greco a fronte


Edizioni Paoline, pagg.280, € 33,00

 

massimo mistagogia  IL LIBRO – Tra le prime opere composte, intorno al 630, da Massimo il Confessore, la "Mistagogia" è probabilmente il più rilevante – per datazione e contenuto – tra i commentari bizantini della liturgia giunti sino a noi. In questo scritto un monaco laico – Massimo, il più grande spirito filosofico d'Oriente dopo Origene, secondo von Balthasar – descrive la celebrazione eucaristica riferendo l'insegnamento di un beato anziano.
  Si tratta di un'opera densa e meditata che dischiude al lettore una sapiente riflessione sui significati e sul valore che ha, per ciascuno e per la Chiesa, lo stringersi attorno alla mensa della parola e del corpo e sangue di Gesù Cristo. Trasferendo la prassi cultuale sul piano escatologico, cristologico, storico e antropologico, i tempi e i luoghi del rito diventano qui tipologia del Regno che giunge, immagine del Cristo – della sua incarnazione e della parusia –, sintesi storico-salvifica e modello antropologico.
  Il libro fa parte della collana Letture Cristiane del I Millennio, la cui finalità principale è rendere accessibili, grazie alla competenza di specialisti, opere e antologie tematiche di questa letteratura nel testo originale, ricavato dalle migliori edizioni critiche disponibili, e con accurate traduzioni. Ogni volume contiene un'ampia introduzione, che ambienta il lettore nel contesto delle problematiche e delle sensibilità entro le quali l'opera prende corpo. Le note, di tipo letterario, storico e teologico, accompagnano la lettura, consentendo di familiarizzarsi con idee e pratiche lontane dal nostro mondo culturale. Gli indici (scritturistico, onomastico, tematico) permettono di rintracciare rapidamente aspetti specifici e particolari dei testi e la bibliografia, selezionata con cura, orienta il proseguimento dello studio. L'intento è mostrare come ogni testo sia frutto e parte di una storia, di un processo di comunicazione, fondando sul rigore scientifico l'appassionata ricerca di un passato vitale per il nostro presente.

  DAL TESTO – "La Chiesa è tipo del mondo intelligibile e di quello sensibile, avendo come simbolo del mondo intelligibile il santuario, di quello sensibile il tempio.
  "Ancora, è immagine dell'uomo, in quanto raffigura l'anima per mezzo del santuario, il corpo per mezzo del tempio. È figura e immagine dell'anima stessa considerata in se stessa, poiché porta lo splendore della parte contemplativa per il tramite del santuario e ottiene la bellezza della parte attiva per mezzo del tempio. E il primo ingresso della santa sinassi celebrata in essa significa in generale la prima venuta di Cristo Dio nostro, in particolare la conversione di coloro che arrivano per lui e grazie a lui dalla mancanza di fede alla fede, dalla malvagità alla virtù, dall'ignoranza alla conoscenza."

  L'AUTORE – Massimo il Confessore, nato nel 580, monaco, abbandonò la Palestina e Crisopoli per l'avanzata persiana; risiedette a Cartagine per lungo tempo e fu a Roma durante il sinodo del 649. Fiero avversario del monotelismo, dopo un esilio, nel 662, a 82 anni, fu condannato all'amputazione di lingua e mano destra; internato nella fortezza di Schemaris, morì il 13 agosto 662.

  LA CURATRICE – Rosa Maria Parrinello ha svolto attività di ricerca presso l'Università degli Studi di Torino ed è capo redattore della "Rivista di storia del cristianesimo". Esperta di storia del monachesimo bizantino e della direzione spirituale, per le Letture cristiane del primo millennio ha già curato Giovanni Climaco, "La scala del paradiso". Tra le sue pubblicazioni si segnalano anche "Agiografia studita e direzione spirituale: modelli di padri spirituali a confronto", in M. Catto - I. Gagliardi – R.M. Parrinello (curr.), "Agiografia e direzione spirituale", Alessandria 2008, 165-204, e "Il monachesimo bizantino", Roma 2012.

  INDICE DELL'OPERA – Sigle – Introduzione - I. Massimo, il suo tempo, la sua opera (1. La vita di Massimo il Confessore - 2. La controversia monoergita e quella monotelita - 3. Le opere del Confessore) – II. Fonti, caratteri dell'esegesi, stile, fortuna (1. L'approccio di Massimo - 2. Platone e Aristotele - 3. Origene ed Evagrio - 4. La tradizione ascetica - 5. Pseudo-Dionigi l'Areopagita - 6. Giovanni Crisostomo e Agostino - 7. L'esegesi della Scrittura - 8. Lo stile di Massimo il Confessore - 9. Il Nachleben di Massimo in Oriente e in Occidente) - III. La Mistagogia (1. Il genere mistagogico - 2. La Mistagogia di Massimo - 2.1. Datazione e struttura dell'opera - a. Datazione - b. Struttura dell'opera - 2.2. Le Auctoritates di Massimo nella Mistagogia - 2.3. Che cos'è la Mistagogia di Massimo? - 3. Temi e aspetti della Mistagogia - 3.1. La dottrina di Dio - 3.2. L'immagine del cerchio - 3.3. L'anima - 3.4. I riti liturgici - 3.5. Logos/logoi - 3.6. La deificazione - 4. Mistagogia e liturgia - 4.1. Il significato dell'incarnazione - 4.2. Il mistero: figura, immagine e simbolo - 4.3. Il simbolismo dell'edificio ecclesiale - a. La Chiesa - b. L'essere umano e la teologia - c. Le Scritture - 4.4. La valenza escatologica della liturgia - 4.5. Il valore tipo logico del "dove" e del "quando" liturgici - 4.6. La Chiesa immagine di Dio e del cosmo - 4.7. La liturgia di Santa Sofia) – Bibliografia - Massimo il Confessore. Mistagogia – Indici - Indice scritturistico - Indice onomastico - Indice analitico