Ex libris delle montagne Stampa E-mail

a cura di Aldo Audisio e Laura Gallo

Ex libris delle montagne
Incisori di vette
Edizione italiana e inglese


Priuli & Verlucca Editori, pagg.263, € 37,50

 

audisio exlibris  IL LIBRO – Il Museo Nazionale della Montagna, nato a Torino nel 1874, per oltre un secolo ha mantenuto una fisionomia unitaria concentrata sulle sale espositive. L'incremento delle collezioni ha fatto in modo che, prima lentamente e poi con maggiore decisione, la struttura abbia iniziato a crescere e ad articolarsi. Questo ha portato nel 2003 alla creazione dell'Area Documentazione e nel 2005, dopo una ristrutturazione e un riallestimento generale, all'apertura della nuova Area Espositiva e dell'Area Incontri. Oggi il Museo si compone quindi di tre realtà diverse ma complementari; una di queste, l'Area Documentazione, nel rispetto delle reciproche autonomie, riunisce il Centro Documentazione e la Cineteca Storica e Videoteca del Museomontagna, il Centro Italiano Studio Documentazione Alpinismo Extraeuropeo e la Biblioteca Nazionaledel CAI.
  "Ex libris delle montagne", dedicato alle etichette nate per contrassegnare la proprietà dei volumi, è l'ottavo di una serie di opere sul Centro Documentazione, per valorizzare un patrimonio che negli ultimi trent'anni ha avuto un incremento enorme. La raccolta - costituita da Gastone Mingardi, acquistata nel 2014, integrata con quella preesistente al Museo - documenta un percorso iconografico inciso da noti artisti per titolari famosi, valenti alpinisti o semplici amanti delle terre alte. Una storia che si può scoprire con un lungo viaggio, dalla fine del Cinquecento a oggi, attraverso le pagine del libro. È un progetto di acquisizione, conservazione e valorizzazione realizzato dal Museo Nazionale della Montagna, con il sostegno della Fondazione CRT, l'affiancamento della Regione Piemonte e della Compagnia di San Paolo, uniti per far conoscere una collezione di grande interesse.

  DAL TESTO – "La montagna è illustrata e narrata sugli ex libris dei titolari, non solo alpinisti, che hanno affidato agli artisti il proprio amore per le vette, sia documentando luoghi e imprese alpinistiche, sia momenti e spazi particolari. Ne è un esempio quello firmato da Alois Kolb per Anton Beer-Walbrunn, compositore tedesco noto per la sua opera Don Chisciotte (1908), in cui si trova raffigurato un giovane al pianoforte e, sullo sfondo, l'eroe di Miguel de Cervantes Saavedra che galoppa al chiaro di luna in un paesaggio montano [...].
  "Le terre alte, che nel passato erano state scoperte e percorse dai cacciatori, dai pastori, dai portatori di sale, dai pellegrini, teatro di eventi militari, diventano tra la fine del XIX secolo e i primi decenni del XX, protagoniste anche di grandi interventi infrastrutturali alpini, che trovano un preciso riscontro negli ex libris. Grazie alla realizzazione dei trafori ferroviari, differenti versanti montani sono messi in comunicazione, come ricorda l'incisione di Alois Kolb [...]: l'autore si riferisce in particolare alle ferrovie ai piedi del Cervino, sul versante elvetico, fino al fantasioso progetto del raggiungimento su rotaia della cima. Progetto che trovò invece compimento nel 1912, dopo molti anni di lavori, nella Jungfrau Bahn sull'omonima vetta dell'Oberland Bernese."

  GLI AUTORI – Aldo Audisio, architetto, è direttore del Museo Nazionale della Montagna "Duca degli Abruzzi" di Torino e del Forte di Exilles. Per il museo torinese, inoltre, coordina i progetti espositivi-editoriali e l'acquisizione di importanti collezioni di documentazione.
  Laura Gallo è direttore operativo del Museomontagna.

  INDICE DELL'OPERA - Frontiere di un collezionismo, di Aldo Audisio – Dalla Libreria Alpina agli ex libris, di Gastone Mingardi - I protagonisti, di Leonardo Bizzaro - La storia e le storie, di Gian Carlo Torre - Espressioni delle arti applicate, di Laura Gallo - Un ex libris per il Museomontagna – Apparati, a cura di Laura Gallo