Senza la guerra |
Massimo Cacciari, Lucio Caracciolo, Ernesto Galli della Loggia, Elisabetta Rasy
IL LIBRO – Dopo il '45 è sembrato che l'Europa riuscisse a mettere fuori gioco la guerra, sconfessando così gran parte del suo stesso passato. Ora però essa è nuovamente circondata da una conflittualità minacciosa, e per le nostre democrazie si sta forse annunciando un appuntamento fatale con la storia: un appuntamento nel quale mille indizi sembrano indicare che la guerra possa tornare d'attualità. Ma l'Europa saprà ritrovarne le categorie culturali, prima ancora che le armi? Provenienti dal mondo della storia, della geopolitica, della filosofia e della letteratura, quattro autorevoli voci fanno i conti con l'evoluzione dell'atteggiamento europeo sulla guerra. DAL TESTO – "L'attuale estraneità/ostilità alla guerra in nome di motivazioni etiche (la guerra è qualcosa di immorale, inaccettabile per chiunque voglia stare dalla parte del bene), è anche il sintomo e insieme una delle cause non ultime di una novità decisiva dell'attuale panorama culturale del continente: il crescente, generale, distacco dal passato. Un distacco che ha un suo snodo cruciale nell'applicazione al passato stesso, cioè in buona sostanza alla storia, di un giudizio di tipo morale, precisamente sull'esempio di quanto siamo soliti fare per tanta parte della vicenda del Novecento. Ma alla fine la conseguenza non può che essere, come difatti è, una sola: vale a dire una vera e propria destoricizzazione del passato. E quindi la sua consegna a una sostanziale irrrilevanza. GLI AUTORI – Massimo Cacciari ha pubblicato per il Mulino «Io sono il Signore Dio tuo» (con P. Coda, 2010) e «Ama il prossimo tuo» (con E. Bianchi, 2011). INDICE DELL'OPERA - La coscienza europea e le guerre del Novecento, di Ernesto Galli della Loggia - L'eredità geopolitica della Grande guerra, di Lucio Caracciolo - Uomini e donne: metamorfosi della guerra nello specchio della letteratura, di Elisabetta Rasy - Il tramonto di Padre Polemos, di Massimo Cacciari |