Charles Bukowski: "Sui gatti" Stampa E-mail

Charles Bukowski

Sui gatti

Guanda, pagg.146, € 14,00

 

bukowski gatti  IL LIBRO – Charles Bukowski ha amato molto: le donne, l'alcol, i libri e la scrittura, il gioco d'azzardo... In queste pagine scopriamo un'altra passione del cantore del lato oscuro dell'America: i gatti. Maestose e bellissime, le «piccole tigri» hanno sempre affascinato Bukowski, che con i gatti ha scelto di condividere l'esistenza, lasciando che camminassero sui tasti della macchina da scrivere e che fossero testimoni compiaciuti delle sue sbronze e delle sue scorribande – letterarie e non. Lo scrittore descrive i felini come fieri combattenti, cacciatori spietati, maestri nell'arte della sopravvivenza, animali che sanno come dare e pretendere - rispetto, senza mai tradire la loro vera natura, indipendente, ribelle e un po' cinica, proprio come quella di Bukowski.
  Questo libro, che attinge direttamente alla fonte dei manoscritti originali dell'autore, è il racconto autentico e intimo della vita selvatica e indomabile di uno scrittore di culto.

  DAL TESTO – "Ecco, questo sì che è un gatto bellissimo. Ha la lingua penzoloni, è strabico. Ha la coda mozzata. È bellissimo, ha cervello. L'abbiamo portato dal veterinario per fargli fare la radiografia - è stato messo sotto da una macchina. Il dottore dice: «Questo gatto è stato investito due volte, gli hanno sparato, gli hanno tagliato la coda». Gli ho detto: «Questo gatto sono io». È arrivato alla mia porta che stava morendo di fame. Sapeva benissimo dove venire. Tutte e due siamo barboni sopravvissuti alla strada.
  "Il Manx è arrivato alla porta quasi morto un giorno. L'abbiamo fatto entrare, l'abbiamo ingrassato per bene, poi un amico è venuto a trovarmi ubriaco e l'ha investito con la macchina. Io l'ho visto. Il gatto mi fissava mentre succedeva. L'abbiamo portato dal veterinario. L'hanno radiografato. Non è un vero Manx, in realtà. Il veterinario dice che qualcuno gli ha tagliato la coda. In più gli hanno sparato, la pallottola è ancora conficcata e l'avevano messo sotto già un'altra volta - spina dorsale scassata nella radiografia. È anche strabico. Ha detto che probabilmente non avrebbe mai più camminato. In questo momento sta correndo, con la lingua penzoloni, strabico. È un vero duro, matto da legare."

  L'AUTORE – Charles Bukowski, nato ad Andernach, in Germania, nel 1920, è emigrato negli Stati Uniti con la famiglia all'età di due anni. È morto nel 1994 a Los Angeles, dove ha passato tutta la vita scrivendo, bevendo e cercando di lavorare il meno possibile.