Niente canzoni d'amore Stampa E-mail

Charles Bukowski

Niente canzoni d'amore

Guanda, pagg.256, € 12,00

 

bukowski niente  IL LIBRO – Può capitare di richiedere il rinnovo della patente alla persona sbagliata, e di ritrovarsi fra le cosce di una prostituta. E di salire poi in macchina, accendere la radio, e sentire una di quelle terribili canzoni d'amore di cui è pieno il mondo. Una cosa del genere non è musica per le orecchie di chi da tempo ha archiviato certe smancerie romantiche e crede soltanto nell'istinto sessuale, nel mero bisogno impellente di liberare «quell'elettricità puzzolente che continua a mandare avanti la bruttezza della specie attraverso l'inutilità dei secoli». Meglio rifugiarsi in un bar caldo e rumoroso: uno sgabello libero, quattro chiacchiere col barman e whisky a fiumi. In ogni nuova storia di Charles Bukowski, la vita appare sempre come una beffarda presa in giro dei desideri umani, una vita che maledice l'onnipotenza del caso e al tempo stesso vi soccombe senza opporre resistenza, e che porta in seno il nocciolo di una tenera e disperata vitalità.

  DAL TESTO – "La birra di Harry stava svaporando. L'idea era che lui doveva evitare di finirla perché se no ne doveva prendere un'altra, e lui i soldi non ce li aveva. Gli toccava aspettare e sperare. Da bravo professionista del bere a scrocco Harry sapeva benissimo che la prima regola era quella di non chiedere mai. La sua sete per loro era un giocattolo e una ragione di divertimento, e se era lui a chiedere provavano meno piacere di quando erano loro a dare.
  "Harry lasciò lo sguardo errare nel bar. C'erano quattro o cinque clienti. Pochi, e da poco. Uno di quelli da poco era Monk Hamilton. Il massimo che Monk potesse vantare come diritto al cielo dell'immortalità era che a colazione si mangiava ben sei uova. Tutti i giorni. Credeva che gli dessero una marcia in più. A pensare non valeva niente. Era enorme, largo quasi quant'era alto, gli occhi slavati immobili e senza problemi, un collo tipo quercia e due manone nodose piene di peli.
  "Monk stava parlando con il barista. Harry osservò una mosca strisciare nel portacenere umido di birra che aveva dinanzi. La mosca ci camminò dentro in mezzo ai mozziconi, diede una spinta a una sigaretta fradicia, poi fece un ronzio rabbioso, si alzò in linea retta, poi sembrò che volasse all'indietro, virò a sinistra, e sparì."

  L'AUTORE – Charles Bukowski, nato ad Andernach, in Germania, nel 1920, è emigrato negli Stati Uniti con la famiglia all'età di due anni. È morto nel 1994 a Los Angeles, dove ha passato tutta la vita scrivendo, bevendo e cercando di lavorare il meno possibile.

  INDICE DELL'OPERA – Figlio del demonio - Vita di un barbone – Giornata - La vendetta dei dannati – Azione - Il fantino – Camus – Fama - Volare senz'ali - Una nottataccia - Portami il tuo amore – Scrittori - Il blocco - Niente canzoni d'amore – Eliminato - 0,191 - Solo sulla vetta - Comprami biscottini e noccioline - Il vincitore - Il mondo dello spettacolo - Pazzo abbastanza