Congiure e complotti |
a cura di Alessandro Campi e Leonardo Varasano
IL LIBRO – Si parla di teorie del complotto. Bisognerebbe invece parlare di immaginario complottista. Vecchio di secoli, capace di aggiornarsi in continuazione, esso si alimenta di alcuni temi o motivi ricorrenti: le tenebre che avvolgono l'operato di sette o società segrete intenzionate ad imporre il loro dominio sul mondo; il gusto per l'orrido, il ripugnante e l'occulto che si ritrova in ogni cultura popolare; il senso di angoscia che colpisce gli uomini dinnanzi ai cambiamenti storici troppo bruschi e il loro bisogno di un capro espiatorio al quale addossare le colpe; l'ossessione del nemico che pervade le società nel momento in cui esse entrano in crisi o in fibrillazione. Dietro la denuncia delle cospirazioni – un tempo tipica dei regimi totalitari, oggi divenuta una pratica corrente anche in quelli democratici – c'è sempre un clima psicologico di sospetto e paura che spinge alcuni uomini a ridurre la complessità del mondo reale ad una causa elementare e onnipotente. DAL TESTO – "Il complotto - in quanto trama, costruzione, macchinazione fantastica, insieme di eventi e situazioni incastrati con rigore logico, come si ricava dall'etimo del termine – è piuttosto una modalità di rappresentazione del Potere, concepito come astratto e assoluto, come realtà metafisica più che come struttura storica contingente e variabile nei diversi contesti spazio-temporali: un significato che ancora una volta rimanda al modo con cui le diverse espressioni del complottismo contemporaneo sembrano concepire l'ordine sociale e le logiche di dominio che governano il mondo, in termini appunto assoluti e trascendenti, come una rete di comandi impersonali e un apparato di gerarchie che si diramano su una scala universale e sono gestite da un unico centro. I CURATORI – Alessandro Campi insegna Storia delle dottrine politiche, Scienza politica e Relazioni internazionali nell'Università di Perugia. Ha curato saggi, volumi e antologie di R. Aron, E. H. Carr, J. Freund, A. James Gregor, J. J. Linz, N. Machiavelli, P. Manent, R. Michels, H. J. Morgenthau, G. Mosca, B. Mussolini, A. D. Smith e C. Schmitt. È membro del Consiglio direttivo dell'"Enciclopedia Machiavelli" della Treccani. È direttore del trimestrale «Rivista di Politica» ed editorialista dei quotidiani «Il Messaggero» e «Il Mattino». Tra le sue pubblicazioni recenti, "Nazione" (Bologna, 2004), "L'ombra lunga di Napoleone. Da Mussolini a Berlusconi" (Venezia, 2007), "La destra in cammino" (Rubbettino, 2008), "Cronache da Narni. L'ultima battaglia del Cavaliere" (Rubbettino, 2011), "La politica come passione e come scienza. Saggi su Raymond Aron" (Rubbettino, 2015). Ha curato di recente, con Stefano De Luca, la raccolta di saggi "Il realismo politico. Figure, concetti, prospettive di ricerca" (Rubbettino, 2014) e il "Giornale di guerra. 1915-1917" di Benito Mussolini (Rubbettino, 2016). INDICE DELL'OPERA – Introduzione, di Alessandro Campi e Leonardo Varasano - Nota sui testi - Parte prima - Congiura o complotto? Una distinzione analiticamente e storiograficamente necessaria, di Alessandro Campi - Il mito politico della cospirazione universale, di Raoul Girardet - Lo stile paranoico nella politica americana, di Richard Hofstadter - Parte seconda - Una fonte machiavelliana in materia di cospirazioni e trame segrete: Erodoto e la congiura dei sette contro il falso Smerdi, di Alessandro Campi - Dall'arte della congiura alla riproducibilità tecnica del complotto. Le derive del machiavellismo immaginario e la cospirazione trans-politica, di Roberto Valle - Critica della ragion complottista: il caso 11 settembre, di Valter Coralluzzo - L'ossessione italiana per i complotti: da Machiavelli a Beppe Grillo, di Leonardo Varasano - Notizie sugli Autori |