Congiure e complotti Stampa E-mail

a cura di Alessandro Campi e Leonardo Varasano

Congiure e complotti
Da Machiavelli a Beppe Grillo


Rubbettino Editore, pagg.230, € 16,00

 

campi complotti  IL LIBRO – Si parla di teorie del complotto. Bisognerebbe invece parlare di immaginario complottista. Vecchio di secoli, capace di aggiornarsi in continuazione, esso si alimenta di alcuni temi o motivi ricorrenti: le tenebre che avvolgono l'operato di sette o società segrete intenzionate ad imporre il loro dominio sul mondo; il gusto per l'orrido, il ripugnante e l'occulto che si ritrova in ogni cultura popolare; il senso di angoscia che colpisce gli uomini dinnanzi ai cambiamenti storici troppo bruschi e il loro bisogno di un capro espiatorio al quale addossare le colpe; l'ossessione del nemico che pervade le società nel momento in cui esse entrano in crisi o in fibrillazione. Dietro la denuncia delle cospirazioni – un tempo tipica dei regimi totalitari, oggi divenuta una pratica corrente anche in quelli democratici – c'è sempre un clima psicologico di sospetto e paura che spinge alcuni uomini a ridurre la complessità del mondo reale ad una causa elementare e onnipotente.
  Ma il fatto che i complotti siano quasi sempre costrutti fantastici e immaginari, che non a caso nascono come reazione a eventi storici traumatici, non impedisce che nella storia la lotta per il potere – come Machiavelli più di altri ha spiegato nelle sue opere – sia stata spesso condotta ricorrendo a trame segrete, colpi di mano violenti e macchinazioni. Si tratta allora di distinguere, sul piano storico e analitico, tra congiura e complotto. E di mostrare come solo la prima, per quanto esecrabile come pratica, abbia una consistenza storica reale, dal punto di vista degli esecutori e degli obiettivi perseguiti. Ma si tratta altresì di spiegare come e per quali ragioni storiche si sia prodotto questo slittamento – non solo semantico, ma concettuale e politico-culturale – dalla congiura classicamente intesa alla mentalità paranoica tipica del complottismo oggi dominante (come mostra, tra gli altri, il caso esemplare dell'Italia).

  DAL TESTO – "Il complotto - in quanto trama, costruzione, macchinazione fantastica, insieme di eventi e situazioni incastrati con rigore logico, come si ricava dall'etimo del termine – è piuttosto una modalità di rappresentazione del Potere, concepito come astratto e assoluto, come realtà metafisica più che come struttura storica contingente e variabile nei diversi contesti spazio-temporali: un significato che ancora una volta rimanda al modo con cui le diverse espressioni del complottismo contemporaneo sembrano concepire l'ordine sociale e le logiche di dominio che governano il mondo, in termini appunto assoluti e trascendenti, come una rete di comandi impersonali e un apparato di gerarchie che si diramano su una scala universale e sono gestite da un unico centro.
  "Se ne potrebbe concludere - in modo fatalmente approssimativo e sempre considerando che ci siamo limitati a "giocare" con le parole – che le congiure (e le cospirazioni) appartengono all'ordine della storia e hanno sempre un carattere politico contingente, quale che ne sia il loro esito. I complotti, al contrario, sono costruzioni meta-empiriche e definiscono una visione della storia globale. La congiura, in altre parole, è una pratica reale, un fatto, una concreta modalità d'azione. Il complotto - sempre e comunque - una teoria o un modello, una fantasia, un'elaborazione intellettuale, una costruzione di natura storico-filosofica, come tale destinato a sfuggire a qualunque verifica o ricostruzione fattuale."

  I CURATORI – Alessandro Campi insegna Storia delle dottrine politiche, Scienza politica e Relazioni internazionali nell'Università di Perugia. Ha curato saggi, volumi e antologie di R. Aron, E. H. Carr, J. Freund, A. James Gregor, J. J. Linz, N. Machiavelli, P. Manent, R. Michels, H. J. Morgenthau, G. Mosca, B. Mussolini, A. D. Smith e C. Schmitt. È membro del Consiglio direttivo dell'"Enciclopedia Machiavelli" della Treccani. È direttore del trimestrale «Rivista di Politica» ed editorialista dei quotidiani «Il Messaggero» e «Il Mattino». Tra le sue pubblicazioni recenti, "Nazione" (Bologna, 2004), "L'ombra lunga di Napoleone. Da Mussolini a Berlusconi" (Venezia, 2007), "La destra in cammino" (Rubbettino, 2008), "Cronache da Narni. L'ultima battaglia del Cavaliere" (Rubbettino, 2011), "La politica come passione e come scienza. Saggi su Raymond Aron" (Rubbettino, 2015). Ha curato di recente, con Stefano De Luca, la raccolta di saggi "Il realismo politico. Figure, concetti, prospettive di ricerca" (Rubbettino, 2014) e il "Giornale di guerra. 1915-1917" di Benito Mussolini (Rubbettino, 2016).
  Leonardo Varasano (Perugia, 1978) ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia politica contemporanea presso l'Università di Bologna nel 2007. Giornalista pubblicista, collabora con la cattedra di Storia delle dottrine politiche dell'Università di Perugia e con la «Rivista di Politica». Autore di saggi su Giuseppe Bastianini ed Elia Rossi Passavanti - due dei maggiori esponenti del fascismo dell'Umbria -, ha curato con Alessandro Campi la ripubblicazione del "Corso di sociologia politica" di Roberto Michels (Rubbettino, 2009). Tra i suoi lavori anche una storia politica del fascismo umbro: "L'Umbria in camicia nera (1922-1943)" (Rubbettino, 2011).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione, di Alessandro Campi e Leonardo Varasano - Nota sui testi - Parte prima - Congiura o complotto? Una distinzione analiticamente e storiograficamente necessaria, di Alessandro Campi - Il mito politico della cospirazione universale, di Raoul Girardet - Lo stile paranoico nella politica americana, di Richard Hofstadter - Parte seconda - Una fonte machiavelliana in materia di cospirazioni e trame segrete: Erodoto e la congiura dei sette contro il falso Smerdi, di Alessandro Campi - Dall'arte della congiura alla riproducibilità tecnica del complotto. Le derive del machiavellismo immaginario e la cospirazione trans-politica, di Roberto Valle - Critica della ragion complottista: il caso 11 settembre, di Valter Coralluzzo - L'ossessione italiana per i complotti: da Machiavelli a Beppe Grillo, di Leonardo Varasano - Notizie sugli Autori