I giardini di Firenze. I Stampa E-mail

Angiolo Pucci

I giardini di Firenze
I. I giardini dell'Occidente dall'antichità a oggi
Un quadro generale di riferimento
A cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani

Casa Editrice Leo S. Olschki, pagg.XXII-404 con 331 figg. n.t., € 38,00

 

pucci giardini1  IL LIBRO – Con questo primo volume vede finalmente la luce una ponderosa opera su "I Giardini di Firenze" di Angiolo Pucci (Firenze 1851-1934), alla quale l'ultimo rappresentante della prestigiosa famiglia di giardinieri fiorentini dedicò il ventennio conclusivo della sua vita.
  Un'opera monumentale questa, rimasta per tanti decenni dimenticata prima e poi nascosta, eppure di straordinaria importanza per la vicenda dei giardini pubblici e privati di Firenze.
  Angiolo Pucci infatti, sulla scorta della sua profonda cultura orticola, ma anche della ricca memoria ereditata da importanti tecnici del giardino quali il padre Attilio e il nonno Angiolo, ha descritto in questo suo lavoro la formazione e le principali vicende dei giardini, privati e pubblici, della città e dei suoi contorni, con una ricchezza di informazioni e di conoscenze fondamentali per una migliore messa a fuoco della loro complessa storia.
  La grandiosità dell'opera, divisa in sei parti, si manifesta a partire da questo primo volume, nel quale Pucci delinea una storia universale del giardino, soffermandosi sulla vicenda dei principali giardini italiani e europei, illustrati attraverso foto d'epoca.

  DAL TESTO – "Se anche in Italia nel Medioevo furono scarsi i giardini, e se di questi pochi scarse si hanno le notizie, pure è da supporsi che, mano a mano che cessava il feudalesimo e si andava verso un'età moderna, anche il giardinaggio si ampliasse e si avessero nei proprietari e negli scrittori delle nuove idee per la formazione dei giardini e per il loro abbellimento.
  "Intanto noi possiamo stabilire, a prova della mia supposizione, che a quest'epoca comparve il primo libro che si occupava dei veri e propri giardini e dei loro particolari. L'autore fu Pietro dei Crescenzi, nato nel 1230 a Bologna e restauratore dell'agronomia in Italia. Il libro fu scritto per invito di Carlo II, re di Napoli; tale opera riscosse il plauso generale dei suoi contemporanei, tantoché fu tradotta in varie lingue, non esclusa la traduzione in francese fatta per ordine del re di Francia, Carlo V. Il titolo originale del lavoro fu: Opus ruralium commodorum."

  L'AUTORE – Angiolo Pucci, ultimo rappresentante di una importante famiglia di giardinieri granducali stabilitasi a Firenze nella seconda metà del Settecento, ereditò la passione per l'orticoltura dal padre Attilio, capo giardiniere di Boboli, collaboratore con Poggi nelle realizzazioni delle grandi sistemazioni a verde del piano di ingrandimento di Firenze Capitale e primo soprintendente del servizio comunale dei Pubblici passeggi e dei giardini. Dopo essere succeduto per pochi anni al padre nella soprintendenza di questo servizio, Angiolo si dedicò prevalentemente all'attività di studioso e di divulgatore della scienza orticola e dell'arte del giardinaggio. Fu autore di numerosi articoli e manuali e di una fondamentale "Enciclopedia orticola illustrata" pubblicata nel
1915 dalla casa editrice Hoepli.

  I CURATORI – Mario Bencivenni si è occupato di storia dell'architettura e dei giardini, di storia del restauro e della tutela e ha svolto attività di ricerca e di docenza presso le Facoltà di Architettura di Firenze, del Politecnico di Milano e dell'Università di Ferrara; è docente presso la Scuola di specializzazione in beni architettonici e del paesaggio de «La Sapienza» di Roma. Ha pubblicato numerosi saggi sulla storia e la tutela dei giardini storici e pubblici.
  Massimo de Vico Fallani, architetto, funzionario del Ministero per i beni e le attività culturali dal 1980 al 2008, è stato direttore del Servizio per la conservazione dei parchi e giardini prima presso la Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici delle Province di Firenze, Prato e Pistoia e quindi presso la Soprintendenza per i beni archeologici di Roma. Autore di saggi sui giardini pubblici e storici, ha curato numerosi restauri di giardini e sistemazioni paesaggistiche a Firenze, Perugia, Roma e nelle aree archeologi che romane. Coordina il corso di restauro di parchi e giardini storici della Scuola di specializzazione in beni architettonici e del paesaggio de «La Sapienza» di Roma.

  INDICE DELL'OPERA – Premessa dei curatori - Prefazione – Proemio - I. [I giardini nell'età antica] - II. [I giardini dal Medio Evo al Rinascimento] - III. [I giardini dal Seicento al Settecento] - IV [I giardini dell'Ottocento e Novecento] - V-VI. [Il passaggio dallo stile formale allo stile inglese in Italia] - Bibliografia citata - Indice delle figure - Indici dei luoghi e delle cose notevoli - Indici dei nomi