Questo diletto almo Paese. Profili dell'Unità d'Italia Stampa E-mail

a cura di Ernesto Galli della Loggia

Questo diletto almo Paese
Profili dell'Unità d'Italia


il Mulino, pagg.356, € 29,00

 

gallidellaloggia almo  IL LIBRO – Che cosa non è andato per il verso giusto nella nostra storia recente e meno recente? Quali sono stati i caratteri originari positivi e negativi di questa storia? E ancora: tutto ciò c'entra con il fatto che l'Italia si trova ancora oggi alle prese con la più grave crisi dell'ultimo mezzo secolo? Ed è fondata o no l'impressione che stiano venendo al pettine molti dei nodi stretti tanto tempo fa? A questi interrogativi rispondono i saggi qui raccolti, scritti da noti studiosi italiani e stranieri che si sono confrontati con alcuni dei temi centrali del dibattito sull'Italia, sulla sua storia e sulla sua crisi: il ruolo strabordante della politica e dello Stato e le grandi fratture caratteristiche del tessuto storico, il peso schiacciante del passato e il complesso rapporto dell'Italia con il mondo, per finire con alcuni aspetti cruciali della sua dimensione culturale. Punti di vista interni si intrecciano e si completano quindi con autorevoli sguardi esterni, per capire questo Paese, per indagarne la storia, per ipotizzarne il futuro.

  DAL TESTO – "La collocazione geo-politica dell'Italia le ha imposto, fin dall'unificazione, una doppia oscillazione fra un orientamento francofilo e uno germanofilo (come li chiamava Federico Chabod) da un lato, e fra vocazione europea e vocazione mediterranea dall'altro. Certe divisioni relativamente stabili interne al Paese, in cui si condensavano (e in parte si condensano ancora) contrapposti interessi economici, differenti appartenenze territoriali e differenti orientamenti culturali, forse non erano interamente il riflesso della collocazione geo-politica del Paese ma di sicuro ne erano alimentati e, talvolta, esasperati. Spesso, nella storia della politica estera italiana, la difficoltà del «centro», dei governi nazionali, di fare e imporre una sintesi politica, ha impedito di stabilire chiare gerarchie fra i diversi interessi e i diversi orientamenti rendendo oscillante il nostro modo di partecipare alla vita internazionale. Mi piace ricordare su questo aspetto un lavoro che uno studioso scomparso anni fa, Carlo Maria Santoro, dedicò alla geopolitica dell'Italia e che tuttora merita di essere letto. Santoro vi individuava costanti che hanno accompagnato la politica estera italiana dai tempi della Destra storica fino a quelli dell'Italia a guida democristiana passando per il fascismo. Secondo Santoro i cambiamenti di regime che si susseguirono in Italia cambiarono di volta in volta, e molto, lo stile della politica estera italiana ma non molto la sua sostanza.
  "Il secondo elemento di continuità è dato da ciò che sbrigativamente ho chiamato tradizioni culturali. Qui mi riferisco essenzialmente al fatto che la cultura politica italiana, per una serie di ragioni - le principali delle quali hanno a che fare con i due grandi cleavages della nostra storia unitaria, la divisione fra Stato e Chiesa e la divisione fra Nord e Sud - ha impedito all'Italia di darsi un centro politico-istituzionale forte e dotato di piena legittimità, tale cioè da ottenere quell'incondizionata riserva di lealtà e di identificazione delle periferie che altri Stati europei sono riusciti a costruire. È ciò che Galli della Loggia riassumeva nel paradosso di una politica partitica forte, invasiva e onnipresente, e di uno Stato centrale debole."

  IL CURATORE – Ernesto Galli della Loggia è professore emerito di Storia contemporanea nell'Istituto Italiano di Scienze Umane ed è editorialista del «Corriere della Sera». Con Il Mulino ha pubblicato, fra gli altri, «Il mondo contemporaneo» (1982), «L'identità italiana» (2010), «Tre giorni nella storia d'Italia» (2010) e, in dialogo con Giuliano Amato, «Europa perduta?» (2014).

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Ernesto Galli della Loggia - Il primato della politica, di Ernesto Galli della Loggia - Classi dirigenti tra centro e periferia. Note su un idolo polemico, di Paolo Macry - Il potere e la trasparenza, di Donatella della Porta - La crisi, paradigma del modello politico italiano?, di Marc Lazar - Fare l'Italia per costituirla poi. Le continuità dello Stato, di Sabino Cassese - Fratture, sfaldamenti e contrapposizioni nell'Italia unita, di Giuseppe Galasso - Il Sud: un problema senza fine, di Francesco Barbagallo - Le fratture italiane: la trappola degli stereotipi, di Catherine Brice - La presenza cristiana, di Andrea Riccardi - L'eredità medievale e la pluralità dei quadri regionali, di Franco Cardini - La forza del passato, di Michel Gras - La politica estera italiana fra continuità e discontinuità, di Angelo Panebianco - Da Garibaldi a Berlusconi attraverso Mussolini, di David I. Kertzer - Il ritorno della filosofia italiana, di Roberto Esposito - Scritture e culture alla ricerca della modernità, di Giulio Ferroni - L'Italia a scuola, di Adolfo Scotto di Luzio