Renzo De Felice. Il lavoro dello storico tra ricerca e didattica Stampa E-mail

a cura di Giovanni Aliberti e Giuseppe Parlato

Renzo De Felice
Il lavoro dello storico tra ricerca e didattica


LED - Edizioni Universitarie di Lettere, Economia, Diritto, pagg.210, € 26,00

 

aliberti defelice  IL LIBRO – Il volume raccoglie i contributi di allievi e collaboratori di Renzo De Felice, alla cui memoria esso è dedicato. Si tratta infatti degli «Atti» di un seminario svoltosi nell'ambito del corso di Storia contemporanea 1996-1997 della Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Roma «La Sapienza» per ricordare lo studioso a un anno dalla sua scomparsa.
  De Felice non fu solo un appassionato studioso dei propri temi, «passione» autentica come è dato riscontrare sin dalle sue prime prove. Egli fu, appunto perché in tal modo «appassionato», un vero maestro. Lo dimostra, a tacer d'altro, il numeroso gruppo di valorosi docenti «defeliciani» che insegnano nelle nostre università.
  Estroso, e talora addirittura «difficile» nei rapporti personali, egli dimostrava nel campo della ricerca storiografica una naturale e sincera disponibilità intellettuale anche con coloro per i quali, magari, non nutriva molta simpatia. Perfino in tal caso la «passione» per la storia aveva il sopravvento e chiunque sapeva di poterglisi rivolgere: avrebbe sempre trovato disponibilità, interesse, incoraggiamento.
  I saggi qui pubblicati riflettono, in certa misura, quanto ricco e articolato fosse il «mondo» storiografico di De Felice. Donde la sua capacità di trovare variazioni pressoché infinite al proprio principale tema di studio: quello del fascismo, naturalmente, e delle vicende della «buonanima», come egli soleva chiamare Mussolini.
  Basta d'altronde scorrere l'indice per rendersi conto dei vari modi, diretti e indiretti, con cui egli orientava e stimolava i propri allievi, tra cui appunto gli autori dei testi raccolti in questo volume. Il quale riflette temi «defeliciani» e anche non specificamente tali, ma sempre da lui suggeriti e seguiti, come nel caso dell'anarchismo o di altri ancora.
  La raccolta non esaurisce, va da sé, tutta l'area storiografica che si esprimeva nella «passione» di De Felice. Mancano infatti lavori riguardanti quell'«Italia giacobina» che fu, è ben noto, la fatica conclusiva, seppur per De Felice soltanto provvisoria, di un decennio di studi dedicati al tema. Egli infatti sperava di potervi tornare una volta giunto al termine della monumentale biografia mussoliniana.
  Nel volume mancano dunque studi sul giacobinismo italiano, ma questo risponde a una scelta precisa, poiché è il De Felice docente e cattedratico di storia contemporanea che il libro intende ricordare.

  DAL TESTO – "[...] l'opera di De Felice risulta non allineata alle invalse scelte ideologiche del nostro ultimo trentennio storiografico. Il prevalente anticonformismo dei risultati da essa conseguiti è dovuto infatti alla resistenza del suo autore al desiderio di una facile popolarità e al furbesco tornaconto politico e/o personale che hanno determinato, dal '68 in poi, la conversione filocomunista di tanta parte del ceto intellettuale italiano. Si deve a De Felice e a pochi altri se termini come «liberale» o «moderato» da sprezzanti qualifiche per benpensanti piccolo-borghesi sono divenuti oggi sinonimi di franchigia morale e culturale dal monopolio ideologico che la sinistra eeercita nell'università, nell'editoria e nel mondo dell'informazione. Egli ha testimoniato in tal senso quell'intransigente moralità antitrasformista che appartiene alla tradizione civile, minoritaria ma autentica, della nostra borghesia colta. Mi sembra questo il legame più profondo tra il Mussolini di De Felice e il Cavour di Rosario Romeo, l'altra maggiore biografia politica prodotta dalla nostra contemporaneistica."

  I CURATORI – Giovanni Aliberti è professore ordinario di Storia contemporanea nella Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Roma «La Sapienza». Tra le sue pubblicazioni: "Lo Stato post-feudale" (1994), "La non-nazione. Risorgimento e Italia unita tra storia e politica" (1997).
  Giuseppe Parlato insegna Storia contemporanea nella Facoltà di Interpretariato e Traduzione dell'Università per l'Innovazione e le Organizzazioni di Roma. Con il Mulino ha pubblicato «La sinistra fascista. Storia di un progetto mancato» (nuova ed. 2008).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione. La storiografia di Renzo De Felice, di Giovanni Aliberti - Renzo De Felice e la storia sociopolitica dell'Italia contemporanea, di Giovanni Aliberti - Anarchismo e rivoluzione nella sinistra italiana prima e dopo la Grande guerra, di Emilio Falco – Il fascismo e l'Oriente, di Valdo Ferretti - Il problema culturale nel fascismo da Giovanni Gentile a Giuseppe Bottai, di Gisella Longo - Il sindacalismo fascista fra «classe» e «nazione». Origini ideali, aspirazioni e velleità della Sinistra fascista nel ventennio, di Pietro Neglie - De Felice operatore di cultura, di Giuseppe Parlato - De Felice e gli studi di politica estera, di Rosaria Quartararo - De Felice e il revisionismo storico tedesco, di Gianluca Sadun Bordoni - Renzo De Felice e la politica economica del fascismo, di Alessandra Staderini - Renzo De Felice storico dell'ebraismo e dell'antisemitismo, di Mario Toscano - Tavola rotonda (Giovanni Aliberti, Stefano Folli, Francesco Perfetti, Paolo Nello)