Carlo Michelstaedter e il Novecento filosofico italiano |
a cura di Rosella Faraone e Daniela Calabrò
IL LIBRO – Questo volume presenta gli Atti di una giornata di studio su Carlo Michelstaedter che si è svolta nel dicembre del 2011 presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Messina. I saggi qui raccolti mirano a inquadrare il pensiero del Goriziano nel contesto della cultura e della filosofia contemporanea, italiana ed europea, e a fare il punto sulla storiografia e sulla letteratura critica a lui dedicate. Inoltre, vengono presi in esame alcuni temi salienti della riflessione michelstaedteriana, quali le molteplici valenze del concetto di "retorica", il valore del pensiero, il concetto della bellezza e il binomio salute/malattia. DAL TESTO – "Certo quello del Goriziano è un pensiero filosofico anomalo. Egli senza dubbio si è formato nello scavo filologico di grandi autori della grecità; cui peraltro andrebbe aggiunto l'apporto meno palese e meno attrezzato sul piano filologico, per quanto non meno incisivo, dell'interesse e della conoscenza delle fonti biblico-ebraiche e del Cristianesimo delle origini. Tuttavia non ha praticato un esercizio tecnico e articolato del discorso filosofico e delle sue procedure linguistiche e argomentative, preferendo tutto sommato altre modalità espressive. Ciò nonostante il suo pensiero presenta nettamente il carattere di una filosofia rigorosa. Ma intendiamoci. Rigorosa non nel senso di una eidetica articolata, coerente e sistematica; bensì nel senso che essa opera un guadagno di evidenze, e invero evidenze di livello ultimo ovvero ultimativo, che aderiscono alla vita, ne esprimono la realtà più decisiva e impegnativa. Questo guadagno non consente la digressione nella chiacchiera o nei giochi parolai di tanta letteratura filosofica (che il Nostro giudicherebbe come retorica), bensì mette a contatto con la serietà dell'esistenza. Il rigore di questo pensiero non è altro che il contatto che esso stabilisce tra l'eidetica del pensiero aderente alla vita e la serietà ultimativa della stessa vita. Tale contatto e aderenza tra pensiero e vita è al tempo stesso il carattere qualificante della postura mentale del Goriziano e la struttura esistentiva del persuaso, nelle figure che egli assume nelle fattualità della società e del mondo. Questo rigore è equivalente alla coerenza di un pensare che, mentre elabora noeticamente il reale e lo approssima conoscitivamente, struttura una forma effettiva di esistenza; essa qualifica la vita del persuaso, con i moduli operativi e assiologici che conseguono a quel pensiero coerente. Si tratta pertanto di un pensiero che non teorizza, come beninteso compete a un pensiero filosofico che intenda articolarsi, bensì raccoglie evidenze e le scandisce nella struttura esistentiva del persuaso, nonché nella critica delle modalità con cui la retorica originata dalla convivenza degli umani ne rende effimera la vita, deprivandola di valore." LE CURATRICI – Daniela Calabrò è ricercatore di Filosofia teoretica presso il Dipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione dell'Università degli Studi di Salerno. Tra le sue pubblicazioni più recenti: "Les détours d'une pensée vivante. Transitions et changements de paradigme dans la réflexion de Roberto Esposito" (2012), "L'ora meridiana. Il pensiero inoperoso di Jean-Luc Nancy tra ontologia, estetica e politica. Con una Appendice di testi inediti di Jean-Luc Nancy" (2012). INDICE DELL'OPERA – Introduzione. Riflessioni in margine ad alcune tendenze dei recenti studi michelstaedteriani, di Francesca Rizzo - Parte prima. Traiettorie storiografiche e scenari mitteleuropei - Il contributo di Michelstaedter al pensiero filosofico del Novecento, di Sergio Sorrentino - Carlo Michelstaedter tra filosofia italiana e orizzonte europeo. Linee per una storia delle interpretazioni, di Rosella Faraone - Augusto Del Noce, Antonio Gramsci e Carlo Michelstaedter, di Giusi Furnari Luvarà - Postille Postumane, di Rosalia Peluso - Parte seconda. Lo scacco della «rettorica» - L'areostato di Platone. L'aspetto retorico dell'interezza mitico-filosofica e l'irriducibilità del singolo in Michelstaedter, di Claudia Maggi - La "Rettorica" come tecnica della Violenza, di Rocchi Amotta – L'"apparato" della retorica, di Fausto Baldassarre - Aporia e onestà della parola in Carlo Michelstaedter, di Santi Di Bella - Parte terza. Le forme della vita - Dal misticismo michelstaedteriano al magismo evoliano, di Giovanni Sessa - Michelstaedter: la forza del pensiero, di Andrea Bellantone - Carlo Michelstaedter: dalla bellezza alla persuasione, di Valentina Mascia - In forma di ritratto: salute e malattia in Carlo Michelstaedter, di Daniela Calabrò – Appendice - L'amico di Carlo Michelstaedter, di Aurelio Benevento - Sulla politica della persuasione. Carlo Michelstaedter e la stagione politico-culturale del primo Novecento. (Abbozzo di un progetto di ricerca interdisciplinare ed interuniversitario), di Francesco Saverio Festa - Abstracts - Indice dei nomi |