Culture del mediterraneo Stampa E-mail

a cura di Elisabetta Fazzini

Culture del mediterraneo
Radici, contatti, dinamiche


LED Edizioni Universitarie di Lettere Economia Diritto, pagg.260, € 29,50

 

fazzini mediterraneo  IL LIBRO – Nell'attuale epoca di mescolanze e conflitti tra popoli si avverte più che mai l'esigenza di richiamarsi alle radici di questa commistione, alla comprensione degli elementi storici, etnici e culturali che sostanziano la civiltà mediterranea. Al di là del paesaggio fisico e delle comuni condizioni sociali e materiali, caratterizzano l'antichissimo crocevia mediterraneo anche, o soprattutto, una serie di eventi e di esperienze che hanno forgiato culture per capire le quali è necessario illuminare il presente con i riflessi del passato. Non si può non tenere conto che ogni singola civiltà che gravita sul bacino mediterraneo ha necessariamente in sé elementi stratificati e assimilati delle diverse regioni che da sempre, relazionandosi in pace o in guerra, vi si affacciano - l'Asia Minore, la regione Balcanica, l'Italia, la Francia, la penisola Iberica, l'Africa settentrionale. Con la conoscenza storica e la valutazione degli elementi culturali diversi, tutti ugualmente fondati e validi, può rendersi più agevole il superamento delle incomprensioni, dei contrasti, delle contrapposizioni, può favorirsi la crescita di civiltà che ha la sua vera base nella molteplicità degli scambi culturali nel senso più ampio.
  I saggi qui raccolti ripropongono in un'ottica interdisciplinare spunti di riflessione sulla dinamiche ideologico-religiose, politiche e sociali della complessa area mediterranea, dalle radici storiche all'epoca moderna (C. Consani, E. Fazzini, E. Cianci, M. Trotta, G. Grimaldi, S. Di Franco); sul Mediterraneo come luogo del mito e del richiamo alle origini (N. D'Antuono); sul ruolo culturale e politico della Turchia e sull'utilità e necessità di un proficuo rapporto di conoscenza reciproca tra Occidente e Vicino Oriente (S. Trinchese, A. Pasquino); sulle questioni giuridiche determinate dalla 'primavera araba' (C. Sbailò); su questioni più specificamente linguistico-culturali dell'area arabo-islamica, come il radicamento della conoscenza nella Scrittura del Corano (A. Straface), l'attuale situazione socio-politica tunisina riflessa nel genere delle caricature (A. D. Langone), il rapporto tra scrittura e uso delle varianti dialettali nel Maghreb (G. Mion), la tradizione morale e i meccanismi cognitivi rilevabili attraverso le metafore proverbiali (J. Jerbi).

  DAL TESTO – "Le tre principali religioni e civiltà che popolano il Mediterraneo, tre modi di pensare, credere e vivere, sono rappresentati dall'Occidente erede della romanità e del cattolicesimo, dall'Islam suo antagonista e dall'universo greco-ortodosso che, oltre alla Grecia, comprende l'area balcanica e medio-orientale con Costantinopoli/Bisanzio/Istanbul. Tutte e tre le culture hanno radici in un tempo molto antico e sono saldamente legate al loro spazio geografico. In quanto civiltà mature e affermate non sono dissolvibili per attrazione o sovrapposizione, come è successo nel passato nel caso di colonizzazioni e conversioni di popoli poco strutturati. Quando ciò avviene per civiltà forti e mature, la sottomissione è temporanea, apparente, e lascia prima o poi il passo a una ritrovata coscienza di sé, all'intransigenza etnico-culturale. Le migrazioni hanno fatto per millenni la storia e l'unità del Mediterraneo, ma oggi - come scrive Maurice Aymard - minacciano di disfarla, e la paura di tale minaccia, se da un lato conduce alla ricerca delle identità etniche, dall'altro porta al risentimento e alla rivalità. Nei nostri tempi si manifesta la tendenza a disfare e distinguere quello che la storia aveva messo in contatto, aveva unito e, in qualche caso, aveva strettamente fuso."

  LA CURATRICE – Elisabetta Fazzini insegna Filologia germanica presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture moderne dell'Università 'G. d'Annunzio' di Chieti-Pescara. Si occupa di diversi aspetti della cultura germanica e di quella tedesca antica; ha pubblicato saggi sulla tradizione giuridica, sul lessico scientifico tedesco antico, sull'onomastica germanica, sulla tradizione glossografica tedesca del periodo antico e medio, e sui dialetti alemannici. Tra le principali pubblicazioni si segnalano: "Le occupazioni della donna nelle fonti glossografiche tedesche" (2000); "Testimonianze longobarde in Abruzzo: gli antroponimi del IX sec. nel Chronicon Casauriense" (2004); "Il più antico manuale italiano-tedesco" (2007); "Il tedesco superiore. Tradizione scritta e varietà parlate" (2011); (con C. Cigni) "Vocabolario comparativo dei dialetti walser in Italia", I (2004) e II (2012).

  INDICE DELL'OPERA – Presentazione, di Elisabetta Fazzini - 1. Cipro fra Occidente e Oriente. Il mito di Afrodite, di Carlo Consani - 2. Eredità storico-linguistica germanica nel Nord Africa, di Elisabetta Fazzini - 3. Vichinghi, Variaghi e la «Grande città», di Eleonora Cianci - 4. Le scienze del quadrivium: una lettura ismā'īlita, di Antonella Straface - 5. «In Italia non c'è altro che fattioni, e partialità». Il regno di Napoli e la civilizzazione statuale nel Mediterraneo occidentale (secc. XV-XVII), di Saverio Di Franco - 6. I tempi del Mediterraneo moderno tra unità e diversità (XV-XVIII sec.), di Marco Trotta - 7. Identità e de-costruzione dell'Occidente, di Giorgio Grimaldi - 8. Rumi ed Elif Shafak. Letteratura sufi e sufismo in letteratura, di Andrea Pasquino - 9. Quelques remarques sur les caricatures en Tunisie après la revolution, di Angela Daiana Langone - 10. La métaphore végétale et animale dans les proverbes, di Jihène Jerbi - 11. Nuove versioni del Petit Prince in arabo maghrebino, di Giuliano Mion - 12. Mitologia dell'Odissea, di Capri e del Mediterraneo nel Disprezzo di Moravia, di Nicola D'Antuono - 13. Turchia d'Europa. Storia di un malinteso, di Stefano Trinchese - 14. Primavera araba e crisi dello ius publicum europaeum. Riflessioni metodologiche, di Ciro Sbailò - Gli Autori