Verso un nuovo orientalismo Stampa E-mail

a cura di Giampaolo Calchi Novati

Verso un nuovo orientalismo
Primavere arabe e Grande Medio Oriente


Carocci Editore, pagg.354, € 36,50

 

calchinovati orientalismo  IL LIBRO – La storia del mondo arabo-islamico è stata oggetto di interpretazioni deformanti per l'influenza dell'approccio che si dice orientalismo, attento più ai fenomeni culturali, linguistici e filologici che alle dinamiche della società e del potere. Edward Said ha sollevato una grande controversia quando ha denunciato l'orientalismo come strumento di dominio dell'Occidente in epoca coloniale, entrando in polemica soprattutto con Bernard Lewis, studioso della Turchia e grande islamologo. Gli eventi che nel 2011 hanno portato a profondi sconvolgimenti negli Stati del Nord Africa e, per contagio, della penisola arabica e del Medio Oriente hanno però aperto nuovi orizzonti nella realtà di società che si pretendeva essere immote e immutabili e, di conseguenza, nelle analisi e negli studi che le hanno come oggetto. Il volume raccoglie i saggi di specialisti dell'Università di Pavia e di altre prestigiose università – tra i quali Mouldi Lahmar, dell'Università di Tunisi – nonché di ricercatori in istituti come l'ISPI e lo IAI. Pur cimentandosi, come doveroso, nella lettura degli ultimi avvenimenti, gli autori privilegiano una prospettiva storica.

  DAL TESTO – "Dopo il relativo fallimento dell'impegno delle truppe di occupazione in Iraq – dove, alla fine, i marines per schiacciare la Resistenza hanno fatto ricorso a forze interne e in primis alle milizie sciite – e in Afghanistan, e nella prospettiva di un ulteriore allargamento del fronte d'intervento bellico, è cambiato il modo di condurre la guerra, diventata da una forma di counter-insurgency un'azione di counter-terrorism. Annunciata a fine giugno 2011, la "dottrina Obama" è stata riconfermata il 4 gennaio 2012: basta massicci interventi di soldati a terra, basta con lo stile Petraeus (conquistare i cuori della gente, diceva il generale), nessun progetto di nation-building, la guerra si farà con forze speciali e sempre più con bombardamenti mirati e droni per colpire le "organizzazioni terroristiche" in qualunque paese si trovino. Uno sguardo d'insieme sul Medio Oriente fa ben capire che, con le attuali turbolenze post-Primavere arabe, le organizzazioni terroristiche da colpire non mancheranno, e non solo in Pakistan, dove l'uso dei droni è già stato ampiamente sperimentato. Non mancheranno, quindi, le occasioni per internazionalizzare i problemi interni agli Stati arabi, spianando la strada all'internazionalizzazione delle loro economie (il Grande o Nuovo Medio Oriente) e della gestione delle risorse."

  IL CURATORE – Giampaolo Calchi Novati ha insegnato Storia dell'Africa e dei Paesi afro-asiatici nelle Università di Pisa, Urbino e Pavia. È stato direttore dell'Istituto per le relazioni fra l'Italia e i paesi dell'Africa, America Latina, Medio ed Estremo Oriente (IPALMO) di Roma e della rivista "Politica Internazionale" dal 1971 al 1987. Ha collaborato a molti periodici italiani, in lingua francese e inglese. È direttore della nuova serie di "Asia Major", una pubblicazione del Centro Studi per i Popoli Extra-europei Cesare Bonacossa (CSPE) dell'Università di Pavia. È responsabile dell'Osservatorio sull'Africa dell'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI) di Milano. I suoi interessi di ricerca riguardano il colonialismo e la decolonizzazione, il Terzo mondo nelle relazioni internazionali, il Corno d'Africa, il Nord Africa e il Medio Oriente. Per Carocci ha recentemente pubblicato "L'Africa d'Italia. Una storia coloniale e postcoloniale" (2011).

  INDICE DELL'OPERA – L'eredità del califfato fra storia e mito, di Claudio Lo Jacono (1. Luogotenenti e successori - 2. L'età delle conquiste - 3. Arabi e non arabi - 4. Una pluralità di autorità - 5. Dopo la caduta di Baghdad - 6. Conclusioni) - La lunga durata dell'epopea coloniale, di Giampaolo Calchi Novati (1. La linea della sovranità - 2. L'eredità storica - 3. La parentesi dei mandati - 4. Le vie all'indipendenza - 5. Decolonizzazione e rivoluzione - 6. Conclusioni) - Democrazia e islam, valori e istituzioni, di Massimo Campanini (1. Il problema della democrazia - 2. Alla prova della storia - 3. Moderati e radicali - 4. Conclusioni) - Panislamismo e integralismo islamico ieri e oggi, di Marco Di Donato (1. I primordi e al-Afghani - 2. Muhammad 'Abduh e la preparazione delle nuove generazioni - 3. Stato e islam nel pensiero di Rashid Rida - 4. Hasan al-Banna e il partito - 5. Conclusioni) - Riforma politica e mutamento sociale in Egitto, di Antonio M. Morone (1. Involuzione di un regime - 2. Fra continuità e discontinuità - 3. I risultati delle elezioni - 4. Vita privata e sfera pubblica - 5. Dal cambiamento interno a quello esterno?) - I Fratelli musulmani egiziani nel processo di transizione, di Patrizia Manduchi (1. I trent'anni di Mubarak - 2. Il popolo per la caduta del regime - 3. In piazza Tahrir - 4. La "rivoluzione rubata" - 5. Un'occasione storica - 6. Conclusioni) - La Libia e il travaglio di una modernità incompiuta, di Mouldi Lahmar (1. Il sistema della za'ama - 2. Le caratteristiche del regime di Gheddafi - 3. I rischi dell'anno zero) - Un paese di minoranze: la Siria e l'incubo del settarismo, di Silvia Colombo (1. Il cerchio del potere - 2. Le riforme economiche degli anni Duemila - 3. I rapporti di cristiani e curdi con il potere - 4. La lotta per la libertà - 5. Un anno tragico) - L'Iraq sotto il peso di una guerra mai finita, di Valeria Poletti (1. Vecchi disegni, nuove strategie - 2. La politica e le milizie dopo il ritiro americano - 3. L'insidia del Consiglio del risveglio - 4. Conclusioni) - Il Regno del Marocco sull'asse d'equilibrio, di Francesca Biglia (1. Muhammad V e la rifondazione della monarchia - 2. Muhammad VI e il passo del gattopardo) - Le sfide dello Yemen tra differenze religiose e questione femminile, di Farian Sabahi (1. Le divisioni dell'islam storico - 2. Una difficile unità - 3. Alla ricerca dell'uguaglianza) - Il piccolo Qatar vola alto, di Massimo Zaccaria (1. "Al-Jazeera", Israele e Stati Uniti - 2. Il grande mediatore - 3. La svolta militante - 4. Contraddizioni nel Corno d'Africa - 5. Conclusioni) - La vera natura della sindrome petrolifera, di Aldo Pigoli (1. Produzione e produttori - 2. Il fattore esportazioni - 3. L'economia dei paesi arabi - 4. Sfruttamento delle risorse senza partecipazione - 5. Conclusioni) - L'insostenibile leggerezza della rendita e il caso della Libia, di Arturo Varvelli e Matteo Villa (1. La teoria del rentier state - 2. I successi della ridistribuzione - 3. Un uso politico del petrolio - 4. L'isolamento internazionale e il tentativo d'apertura - 5. Cause endogene ed esogene - 6. Il futuro assomiglia al passato - 7. Conclusioni) - Sempre più spazi per la Cina nel mondo arabo-islamico, di Sandro Bordone (1. Bandung, Suez e l'Algeria - 2. Il conflitto arabo-israeliano - 3. I rapporti con Israele - 4. Medio Oriente: interessi e minacce - 5. Il caso Iran - 6. Gli effetti della Primavera araba) - L'ombra dell'India si avvicina, di Simonetta Casci (1. La politica di Nehru - 2. Le novità con Indira e Rajiv Gandhi - 3. Gli imperativi del sistema globale - 4. I paesi musulmani e il fattore Iran - 5. Conclusioni) - Iran, la potenza regionale che nessuno vuole, di Anna Vanzan (1. Gli antefatti storici - 2. L'avvento della Rivoluzione islamica - 3. I tormenti dell'era Ahmadinejad - 4. Conclusioni) - Un Ankara Consensus per l'Africa, di Alessandro Paolo e Lia Quartapelle (1. Il concetto di profondità strategica - 2. La dottrina e la pratica - 3. Un modello da esportare - 4. Dal disinteresse alla riscoperta - 5. Un impegno multiforme - 6. Tra Oriente e Occidente - 7. Con Libia e Somalia) - Bernard Lewis e Edward Said, chi aveva ragione, di Marta Montanini (1. Gli effetti dell'ignoranza - 2. Le origini di un'incompatibilità - 3. La realtà e la sua percezione - 4. Zone grigie e soggetti fuori fuoco - 5. Conclusioni) - Indice dei nomi - Indice dei luoghi