Vilfredo Pareto nella Toscana del secondo Ottocento Stampa E-mail

a cura di Simone Fagioli

Vilfredo Pareto nella Toscana del secondo Ottocento
Un'antologia di scritti editi e inediti


Edizioni Polistampa, pagg.192, € 16,00

 

fagioli pareto  IL LIBRO – Giovanni Busino - uno dei più autorevoli interpreti del pensiero di Vilfredo Pareto - nella biografia scientifica dell'economista e sociologo afferma: «Gli anni che vanno dal 1870 al 1890 sono [per Pareto] importantissimi, giacché le esperienze acquisite e le riflessioni accumulate in quei due decenni forniranno il plinto su cui poi sarà poggiata tutta l'opera elaborata in Svizzera». Si tratta degli anni che Pareto trascorre in Toscana.
  Il volume offre una collezione degli scritti di maggior interesse e di più difficile reperibilità composti da Pareto proprio durante gli anni toscani. A seguire una scelta di lettere dello stesso Pareto a Celso Capacci e a Felice Ponsard, responsabili, rispettivamente, della miniera di lignite di Castelnuovo dei Sabbioni (nel Valdarno aretino) e degli impianti di Mammiano Basso, sulla Montagna pistoiese, entrambi controllati della Società anonima delle Ferriere Italiane diretta da Pareto. Si tratta di materiali inediti, estratti da carteggi che si rivelano utili per ricostruire alcuni passaggi delle vicende storiche delle stesse Ferriere e fornire un ulteriore inquadramento alla figura di Pareto.
  L'introduzione propone un breve profilo biografico da mettere a disposizione della storiografia paretiana e dopo aver succintamente descritto l'attività culturale di cui Pareto fu protagonista durante il soggiorno toscano, si sofferma sul rapporto fra Pareto e l'Accademia dei Georgofili e su quello con la Società per l'industria del Ferro, presso la quale fu direttore.
  L'inserto iconografico presenta quattro fotografie inedite delle miniere di Castelnuovo nel 1884 dal Fondo Celso Capacci probabilmente commissionate da Vilfredo Pareto e altra documentazione anch'essa inedita su Pareto e i suoi corrispondenti.

  DAL TESTO – "[...] io non sono favorevole al libero cambio. Disse bene l'altro giorno in Senato l'on. Luzzatti, non si deve essere prigionieri di nessuna teoria; parole argute e profonde che significano molto... o niente. E inoltre il chiedere solo che il governo non s'ingerisca dei fatti nostri e lasci ad ognuno facoltà di fare quel lavoro che reputa più conveniente è cosa vieta e disusata, ora è costume che ognuno s'ingegni nel chiedere favori al governo, e chi è a ciò restìo finisce come la botta, la quale perché non chiese non ebbe coda. Pongasi mente al viaggio testé compiuto dall'on. Nicotera, dovunque metteva piede formicolavano gente a domandare favori, e non aveva un momento di tregua; persino a tavola un sindaco bevendo alla salute del ministro ne toglieva occasione per raccomandargli la città che l'ospitava. Come i viventi si riscaldano nei raggi del sole, similmente tutti in Italia si rivolgono al governo, e da esso tutto aspettano. Operai e padroni non veggono altra salute se non nel lavoro che può dar loro il governo, al quale stendono la mano poveri e ricchi, plebei e nobili, ignoranti e savi perché ad ognuno sovvenga nei suoi bisogni. Onde è che anch'io avrei preparato una piccola e modesta domanda da muovere all'on. Nicotera, quando verrà qui in gita. È cosa da poco, meno che niente, si tratterebbe solo di ristabilire in Italia le dogane dei sette antichi Stati, e di colpire di un forte dazio, all'entrate in Toscana, i vini meridionali, che si ha la sfacciataggine d'importare sino a Firenze per fare concorrenza ai nostri vini toscani."

  IL CURATORE – Simone Fagioli è ricercatore di formazione antropologica. Collabora con enti pubblici e privati per ricerche sui temi della nascita e sviluppo dell'industria (metallurgica, mineraria, cartaria, tessile, ceramica), analisi dei processi produttivi preindustriali e industriali, nonché gestione di archivi d'impresa e privati. Fa parte del seminario permanente sul lavoro e.labora coordinato dal Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Università di Firenze. È socio dell'European Society for the History of Economic Thought. È socio e collaboratore dell'Opificio toscano di Economia, politica e storia di Firenze. È fondatore, segretario e project manager dell'Associazione E.S.T. – Economia – Società – Territorio di Venezia, che si occupa di ricerche sociali ed economiche. È socio dell'Associazione Nazionale Archivistica Italiana e per la sezione Toscana coordina il Gruppo di lavoro sugli archivi privati e d'impresa; è curatore degli archivi privati legati alla storia dell'industria Fondo Turri, Fondo Celso Capacci, Fondo Cartiere del Maglio e di Brodano, tutti notificati dalle Soprintendenze Archivistiche di Toscana e Emilia Romagna come archivi di notevole interesse storico. Tra le pubblicazioni: "Il Fondo Turri. Industria ed imprenditoria sulla Montagna Pistoiese nella seconda metà dell'Ottocento" (Pistoia, Etruria, 2007), "La ferrovia Pracchia - La Lima nei documenti del Fondo Turri (1880-1898), Italia 150 anni e passa: nuovi contesti globali/vecchi problemi" (Firenze, Opificio toscano di Economia, Politica e Storia, 2013), "Cento metri da casa, cento metri sotto casa. La valorizzazione delle ex miniere di lignite del Mugello", in "I paesaggi del sottosuolo. Paesaggi geologici, archeologici, minerari e delle acque", a cura di G. Galeotti, S. Guideri (Livorno, Debatte, 2015).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione, di Simone Fagioli - Intervento alla conferenza sulla Rappresentanza proporzionale [1872] - Lettera al Direttore de "La Nazione" [1873] - Intervento alla Seconda conferenza intorno ai trattati di commercio [1875] - Il riscatto delle ferrovie alla Società di letture e conversazioni scientifiche di Genova, 2-3 febbraio 1876 - Lo stato italiano industriale considerato specialmente secondo i giudizi della inchiesta industriale. Lettere al Direttore dell'Economista dell'Ing. Vilfredo Pareto [1876] - Sulla recrudescenza della protezione doganale in Italia [1887] - Perché l'economia politica non gode favore presso il popolo? [1889] - La vita a buon mercato [1890] - Le budget d'une famille d'artisans. La part de l'impôt et de la protection [1890] - Quello che si spende per vivere in Italia [1890] - Avevamo ragione [1890] - Finanza e politica [1891] - Le industrie meccaniche e la protezione [1891] - Operai disoccupati [1891] - Lettera d'un vignaiuolo – L'Italie économique [1891] - Le economie sulla costruzione delle ferrovie [1891] - Il protezionismo in Italia ed i suoi effetti [1891] - Les vins italiens et le traité de commerce avec l'Allemagne [1892] - Ferri, ghise, lane, vini [1892] - Alti salari e basso costo di produzione [1892] - La crise économique en Italie [1893] – L'Unione doganale italo-francese e gli Stati Uniti d'Europa [1905] - Lettere a Celso Capacci - Lettere a Felice Ponsard - In fine - Indice dei nomi