Fatti e personaggi del Risorgimento Stampa E-mail

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Fatti e personaggi del Risorgimento
Atti dei convegni per i 150 anni dell'Unità d'Italia


Gens Adriae / Istituto Italiano di Grafologia, pagg.142, € 20,00

 

fatti grafologia  IL LIBRO – Agli inizi del 2011, in previsione della ricorrenza dei 150 anni dalla proclamazione del Regno d'Italia (14 marzo 1861), Gens Adriae decise di commemorare l'evento con una serie di incontri da svolgere durante l'anno.
  L'avvenimento era troppo importante per essere limitato a una cerimonia di circostanza, con la rievocazione in fotocopia delle gesta di Garibaldi, dei sogni di Mazzini e delle sottigliezze politico-diplomatiche di Cavour. Certamente questi personaggi erano stati gli artefici dell'Unità, ma non erano i soli da ricordare. Inoltre negli ultimi anni sono usciti importanti studi sulla loro vita, con contributi di notevole spessore che hanno messo in luce aspetti sconosciuti della loro personalità e permesso di comprendere i motivi di certe scelte finora poco chiari, ma pure sul periodo storico in cui avevano operato, quello del Risorgimento.
  Erano queste le cose di cui discutere, per meglio sottolineare l'importanza di una data che ha segnato una svolta così significativa per il nostro Paese. Perciò si è deciso - accanto ad iniziative minori da svolgere durante l'anno - di organizzare due convegni: il primo, in prossimità del 14 marzo, dove concentrare gli interventi su fatti e personaggi di quel periodo; il secondo dedicato invece a fatti e personaggi degli anni successivi.
  Il presente volume – pubblicato da Gens Adriae con la collaborazione diretta della Regione Friuli Venezia Giulia / Assessorato alla Cultura, Sport, Relazioni Internazionali e Comunitarie - raccoglie gli "Atti" dei due convegni.

  DAL TESTO – "Il valore sacro della patria e la mazziniana idea mistica del popolo non potevano essere più chiaramente affermati; sarà anche possibile criticare la genericità e l'astrattezza, sul piano sociale, del messaggio enunciato (che rispecchia uno dei grandi limiti, come è stato ormai ampiamente riconosciuto, del Risorgimento), resta il fatto che il poeta si fa felicemente portavoce di un collettivo desiderio di riscatto: Mameli è infatti radicato, e non potrebbe essere altrimenti, in un campo di esperienze cittadine, nel quale, come a Milano o a Venezia, una scintilla poteva facilmente accendere, anche presso i ceti più umili, un orgoglio municipale che la prepotenza straniera quotidianamente umiliava, e dove più facilmente, parole d'ordine di ribellione e libertà, potevano diffondersi anche presso i ceti non alfabetizzati. Una composizione che gli conquista la piena approvazione di Carducci, che lo saluta, in questa occasione, come grande poeta popolare, all'altezza di quei Körner e Petöfi, tanto più noti presso il pubblico europeo: vi sono durezze e ineguaglianze, concede Carducci, ma "tutt'insieme è il canto più propriamente popolare della moderna letteratura italiana; e ogni volta che lo rileggo mi par d'assistere alla composizione improvvisa, naturale, spontanea, della lirica popolare di circostanza"."

  INDICE DELL'OPERA – Fratelli d'Italia, di Oscar Venturini (Presidente di Gens Adriae e dell'Istituto Italiano di Grafologia) – Una meteora del Risorgimento: Goffredo Mameli, di Fulvio Senardi (già docente del Liceo G. Oberdan di Trieste) - Anita Garibaldi, di Giuseppe Buratti (esperto nel settore assicurativo-economico) - La permanente attualità del Risorgimento, di Fulvio Salimbeni (Docente di Storia Contemporanea all'Università di Udine) - La Francia di Napoleone III nel Risorgimento. Da Plombières all'unità d'Italia, di Giuseppe Tamborini (medico chirurgo) - Le marce di Radetzky, di Aldo Rampati (Cultore di storia patria) - 1820-1918: le diverse "anime" dei medici triestini: i liberai-nazionali, di Euro Ponte (Docente di Scienze Umane all'Università di Trieste) - Figure istriane e dalmate del Risorgimento, di Oscar Venturini