Ricostruire il partito comunista |
Oliviero Diliberto - Vladimiro Giacchè - Fausto Sorini
IL LIBRO – Quali sono le prospettive del capitalismo e del socialismo nel XXI secolo, in un contesto mondiale segnato dalla più grande crisi strutturale del sistema capitalistico dopo il 1929? Quali le principali dinamiche del mondo multipolare, a vent'anni dalla fine dell'Urss? E quale il ruolo della Cina? Qual è la natura dell'Unione Europea? E quali le prospettive di un'altra Europa? Quali sono le caratteristiche attuali e le prospettive del capitalismo italiano? Quale la struttura di classe del nostro Paese? Perché è finito il PCI? Quale il bilancio ventennale della "rifondazione comunista"? Gli autori di questo volume affrontano in modo critico e aperto questi e molti altri temi. E sulla base si questa originale rilettura delle vicende politiche degli ultimi decenni argomentano la necessità e l'urgenza politica di ricostruire un forte Partito Comunista nel nostro Paese, definendo le caratteristiche che esso dovrà avere per porsi all'altezza delle sfide del XXI secolo. DAL TESTO – "Condizione necessaria, ancorché non sufficiente, di una strategia alternativa alla mondializzazione capitalistica è un recupero sia pure parziale di sovranità degli Stati nazionali, in primo luogo in campo economico, con la difesa (o il ripristino) e la qualificazione di un forte settore pubblico, sottoposto a linee di indirizzo e strumenti di controllo democratici - nelle concrete forme che questi potranno assumere in ogni paese - capace di orientare le scelte fondamentali del mercato interno e le relazioni col mercato mondiale. GLI AUTORI – Oliviero Diliberto, nato a Cagliari nel 1956, è segretario nazionale del Pdci. Iscritto alla Fgci nella sua città natale sin dal 1974, ne è stato segretario federale dal 1978, per poi entrare nella segreteria provinciale del Pci nel 1982. Sin dalla nascita del Movimento prima e del Partito poi, fa parte del gruppo dirigente fondamentale di Rifondazione comunista: responsabile nazionale Stampa e propaganda, direttore di Liberazione, capogruppo alla Camera dei Deputati. Nel 1998 contribuisce alla nascita del Pdci. Diviene ministro della Giustizia, carica che ricopre sino al 2000, poi è eletto segretario nazionale del Partito. È ordinario di Istituzioni di diritto romano presso l'università di Roma "La Sapienza" ed è autore di numerose pubblicazioni di storia delle istituzioni giuridiche. Partecipa sin dal 1999 ai lavori dell'Osservatorio sulla Codificazione e sulla formazione del giurista nella Repubblica Popolare Cinese. INDICE DELL'OPERA – Introduzione - Capitolo primo. Capitalismo e socialismo nel XXI secolo – Premessa (1. Le basi oggettive della necessità del socialismo - 2. La crisi profonda dei paesi a capitalismo maturo - 3. Solo il socialismo è la risposta compiuta alla crisi - 4. Ricostruire il soggetto rivoluzionario) - Bilancio storico del socialismo sovietico (5. Per un approccio critico, ma non liquidatorio - 6. Un'alba di liberazione per l'intera umanità - 7. La conquista del potere politico per la transizione socialista - 8. Il peso dell'arretratezza russa e della sconfitta delle rivoluzioni in Occidente - 9. Il modello economico sovietico - 10. Il Partito comunista dell'Urss - 11. Contraddizioni e differenze nella società di transizione - 12. Il Pcus e la dialettica interna al Partito e alla società - 13. Scansioni nella storia sovietica - 14. Il modello sovietico e le democrazie popolari - 15. La rottura dell'unità del movimento comunista internazionale - 16. La perestrojka - 17. Le responsabilità soggettive del crollo) - Sviluppo delle forze produttive e socialismo (18. Il problema dello sviluppo delle forze produttive, base materiale per l'affermazione del socialismo - 19. Lenin e la transizione - 20. Il modello di sviluppo economico sovietico degli anni Trenta - 21. Piano, mercato ed economia mista - 22. Piano e mercato in Cina dopo il 1978 - 23. Il socialismo di fronte alla sfida del capitalismo sviluppato) - La transizione al socialismo come processo mondiale (24. Il rapporto piano-mercato nella riflessione dei partiti comunisti oggi - 25. Errata valutazione sul crollo del capitalismo - 26. Una lunga e complessa fase di acuti conflitti sociali e politici - 27. Chi guiderà le relazioni mondiali? - 28. Il nesso nazionale/internazionale - 29. Sovranità nazionale e integrazione sovranazionale - 30. Il ruolo delle grandi unità regionali autonome dalla Triade imperialistica - 31. Ruolo e potenzialità della Repubblica Popolare Cinese - 32. Le priorità politico-programmatiche) - Capitolo secondo. Un nuovo quadro mondiale in rapida evoluzione - La crisi economica (33. Fine di un lungo ciclo di accumulazione) - Anni Settanta e Ottanta: dalla crisi del capitalismo al collasso del socialismo sovietico (34. Cresce a dismisura la finanziarizzazione dell'economia capitalistica - 35. Ricorrenti crisi finanziarie dopo il 1971 - 36. Il dollaro, sganciato dall'oro, resta al centro del sistema monetario internazionale - 37. La crisi scaricata sui paesi del Terzo Mondo - 38. Crolla l'economia del sistema sovietico) - Dagli anni Novanta al 2007: il trionfo della bubble economy (39. Nascita dell'euro - 40. Crisi finanziarie ricorrenti negli anni Novanta - 41. Gli Stati Uniti continuano a consumare sempre più di quello che producono - 42. Una crisi da sovrapproduzione) - La terza Grande Crisi del capitalismo (43. L'eccesso di credito e di finanza è solo il sintomo della malattia, non la causa - 44. Credito e finanza cercano di contenere la caduta del saggio di profitto - 45. Nella crisi confluiscono due diversi processi - Gli scenari possibili dopo la fine della bubble époque - 46. Una rottura epocale - 47. Crescita minima, alta disoccupazione, eccesso di capacità produttiva - 48. Crescita della economie emergenti - 49. Drastica accentuazione degli squilibri economici, politici, valutari - 50. L'epicentro della crisi è collocato nel Paese più armato del mondo) - Il quadro politico globale (51. Competizione globale per l'egemonia - 52. Perché rinasce la spinta alla guerra - 53. Verso nuovi equilibri mondiali e continentali - 54. Nuovo imperialismo e solidarietà atlantica - 55. Si impongono nuovi poteri nazionali progressivi e forme negoziate di mondializzazione - 56. Il punto di partenza è sempre nazionale - 57. Nuove alleanze e convergenze tra paesi non allineati all'ordine mondiale imperialista - 58. Il pericolo di una reazione razzista e xenofoba nei paesi capitalistici dominanti) - Capitolo terzo. La strategia della "Grande NATO" - Sessant'anni dopo (59. Il principale strumento di dominazione politico-militare - 60. La terza fase - 61. Il controllo delle linee di rifornimento energetiche - 62. La mutazione genetica - 63. Obama riesuma lo scudo) - Guerra nei Balcani ed espansione a Est (64. Un nuovo concetto di sicurezza - 65. La modifica dell'art. 5: guerre anche fuori dai confini dell'Alleanza - 66. L'espansione ad Est) - Strategia aggressiva in ogni angolo del pianeta (67. Rilancio dell'opzione nucleare - 68. Forza di risposta e di pronto intervento - 69. La Nato in Afghanistan - 70. Dietro l'attacco georgiano all'Ossezia del sud - 71. Sostegno a Israele - 72. Intervento nell'Oceano Indiano) - Il coinvolgimento dell'Italia (73. Italia e «nuovo modello di difesa» - 74. Sigonella) - Crisi economica e riarmo (75. Una crescente spesa militare - 76. Economia e "sicurezza") - Capitolo quarto. L'Europa - La costruzione europea prima del 1989 (77. Sotto l'ala degli Usa - 78. Il Pci e la critica della costruzione europea - 79. Anni Settanta. Cee e Usa tra autonomia e rivalità - 80. Il compromesso socialdemocratico e la svolta europeista del Pci) - Dopo il 1989: nulla è come prima (81. La svolta prodotta dalla fine dell'Urss - 82. Il ruolo politico delle multinazionali nella costruzione europea - 83. Le divisioni interne alla borghesia europea - 84. Multinazionali europeiste e piccola impresa "nazionalista" - 85. Stati europeisti e antieuropeisti - 86. Il rapporto tra borghesia europeista e popolo - 87. Crisi del compromesso socialdemocratico dopo il 1989 - 88. Progressiva perdita dei diritti sociali e civili) - L'allargamento della Ue, dominio e dipendenze (89. L'annessione dell'Est all'Unione europea - 90. Il processo di annessione: una terapia lacrime e sangue - 91. L'adesione alla Nato come passaporto per l'ingresso nella Ue - 92. Accelerazione istituzionale dell'integrazione - 93. Un'area contesa tra Germania e Usa - 94. Le neoborghesie dei paesi ex socialisti - 95. La crisi economica nei paesi ex socialisti inglobati nella Ue) - Il rapporto Usa-Ue (96. Europa americana o Europa franco-tedesca? - 97. II nucleo duro della Ue e gli Usa - 98. Come muta il rapporto Usa-Ue con la presidenza Obama) - L'Unione europea nella crisi (99. Asimmetrie crescenti tra le economie dell'euro - 100. La contraddizione della Ue: unione monetaria senza politica economica integrata - 101. I tre "vizi capitali" dell'Unione europea - 102. Un Trattato contro i lavoratori - 103. L'attacco al Welfare da Maastricht alla Grande Crisi attuale - 104. Il futuro incerto dell'Unione europea - 105. I comunisti e la UE, per un'altra Europa) - Capitolo quinto. L'Italia - Il capitalismo italiano nella fase della competizione imperialistica globale (106. Caratteri del capitalismo italiano - 107. Dopo il 1990: 20 anni di "pensiero unico" e di declino economico - 108. Privatizzazioni e fine dell'economia mista - 109. Fine della grande industria in Italia - 110. Il nanismo industriale cresce – 111. L'ingresso nell'euro e la fine delle svalutazioni competitive - 112. Un gigantesco spostamento di reddito dai salari ai profitti - 113. Un'evasione fiscale colossale - 114. L'economia italiana perde terreno, mentre aumentano le rendite - 115. La Grande Crisi: i numeri del disastro - 116. E adesso? La ripresa che non c'è - 117. Invertire la rotta) - La questione meridionale oggi (118. Una questione nazionale - 119. Un modello di sviluppo fondato sulle esportazioni - 120. Una drastica regressione economico-sociale - 121. Il fallimento del "piccolo è bello" - 122. L'"economia dello scantinato" - 123. Nord-Sud, un rapporto di tipo coloniale) - La struttura di classe in Italia (124. Per una definizione del concetto di classe - 125. Il lavoro dipendente - 126. I lavoratori dell'industria manifatturiera - 127. "Nano-capitalismo" - 128. Precarizzazione dei rapporti di lavoro - 129. I lavoratori immigrati - 130. Le basi oggettive di una ricomposizione unitaria della classe lavoratrice - 131. Il lavoro autonomo - 132. Un blocco sociale regressivo) - La questione sindacale (133. Grave arretramento delle condizioni dei lavoratori - 134. Sindacato, ideologia e politica: in che senso "autonomo"? - 135. Lotta economica e lotta politica - 136. Sindacalismo unitario di classe) - L'Italia politica, dopo il 1989 (137. Storia nazionale e storia mondiale - 138. Lo smantellamento della Costituzione repubblicana - 139. Tanti modi di attaccare la Costituzione - 140. Azzeramento dell'antifascismo - 141. La nuova ideologia costituzionale - 142. Il maggioritario contraddice la logica della Costituzione - 143. Le "riforme costituzionali" - 144. Attacco al sistema elettorale proporzionale - 145. Bipolarismo e bipartitismo - 146. Presidenzialismo - 147. Attacco al ruolo costituzionale dell'intervento pubblico - 148. Il federalismo - 149. I partiti politici in Italia dopo il 1989-91 - 150. La Lega - 151. Il "berlusconismo" - 152. La collocazione di classe di Forza Italia - 153. Dal Pds al Partito Democratico - 154. Fuori dai confini della sinistra) - Il programma è la Costituzione (155. Alcune priorità generali - 156. Sapere è potere - 157. Ripudio della guerra) - Capitolo sesto. Perché un partito comunista, quale partito comunista - Rifondazione vent'anni dopo (158. Insuccesso del progetto originario - 159. Riprendere la riflessione sulla storia del Pci) - Cenni sulla storia del Pci (160. La via italiana al socialismo - 161. Sezioni territoriali e cellule nei luoghi di lavoro - 162. Partito laico o ideologico?) - Crisi e autodissoluzione del Pci: tenere aperta la riflessione storica (163. La segreteria di Berlinguer - 164. Compromesso storico e unità nazionale - 165. Eurocomunismo e socialdemocrazia - 166. L'ombrello della Nato - 167. L'esaurimento della spinta propulsiva - 168. Ripresa di una linea di lotta - 169. La "questione morale" - 170. La discussione degli ultimi anni - 171. La morte di Berlinguer) - La Bolognina (172. Un metro di ghiaccio non si forma in una sola notte di gelo - 173. Diverse interpretazioni - 174. De-ideologizzazione e de-proletarizzazione - 175. L'influenza del contesto internazionale) - Nasce Rifondazione: un partito comunista o una federazione eclettica di componenti eterogenee? (176. Rifondazione nasce come esperienza residuale - 177. Una previsione lungimirante - 178. Tenere in vita una presenza politica comunista organizzata - 179. Assenza di un progetto e di una cultura politica condivisi - 180. Trionfo dell'eclettismo - 181. Non ripetere gli stessi errori) - Autonomia comunista e unità della sinistra (182. Tre scenari possibili sulle prospettive della sinistra italiana - 183. Tenere aperto il processo di ricostruzione del Partito comunista - 184. Non è questione di breve periodo - 185. Il momento per fare i primi passi è ora - 186. Le alleanze - 187. La questione del governo - 188. La tattica elettorale - 189. Unità d'azione di tutte le forze a sinistra del Pd) - Perché un partito comunista e non una generica forza di sinistra anticapitalistica? Quattro riferimenti fondamentali (190. Autonomia comunista volta alla ricostruzione del partito - 191. Il riferimento al leninismo - 192. Quattro caratteristiche fondamentali - 193. Spontaneità e coscienza - 194. Il partito, le sue finalità, la dimensione storica e internazionale della lotta per il socialismo e il comunismo - 195. Difficoltà del definirsi comunisti oggi, in questa parte del mondo - 196. Un contesto internazionale che va verso grandi sconvolgimenti - 197. Non è un pranzo di gala - 198. Quando si dice "centralismo democratico") - Quale partito comunista nell'Italia di oggi? (199. Tre ipotesi presenti nella discussione - 200. Una rifondazione della rifondazione? - 201. Ricostruire il Pci? - 202. Prima di tutto ricostruire un'avanguardia - 203. Un partito di quadri e di militanti con influenza di massa - 204. Una tattica elettorale di coalizione - 205. Dentro un processo unitario a sinistra) - Partito di quadri e di militanti, con una influenza di massa (206. Quattro condizioni essenziali) - Presupposti teorici e precedenti storici (207. Attualizzazione e innovazione - 208. Una ricca elaborazione ed esperienza storica - 209. Presenza organizzata nei luoghi di lavoro - 210. Sezioni e cellule - 211. Il deperimento delle cellule allenta i legami col mondo del lavoro) - Problemi di oggi (212. Non vi sono modelli astratti - 213. Radicamento nei luoghi di lavoro e di studio - 214. La dimensione territoriale - 215. L'organizzazione degli immigrati - 216. Mutamento nei metodi e nello stile di lavoro) - Radicamento sociale e organizzazione (217. Organizzarsi nei luoghi del conflitto sociale - 218. Peculiarità delle realtà metropolitane - 219. Come valorizzare veramente il ruolo di direzione delle compagne - 220. Nuove forme di comunicazione - 221. La formazione teorica e culturale - 222. Come combattere il carrierismo) - La nostra identità (223. Le Tesi di Lione - 224. Marxismo e leninismo: un pensiero scientifico anti-dogmatico e in continuo sviluppo - 225. Dalla I alla II Internazionale - 226. Perché è significativa anche oggi la discriminante rispetto a Lenin - 227. Il contributo di Gramsci e di Togliatti - 228. Centralità della questione del potere politico - 229. Nuove problematiche e sviluppo della teoria) - Capitolo settimo. Comunisti e rivoluzionari in Europa e nel mondo: il nostro internazionalismo - Contribuire alla ricostruzione del movimento comunista e rivoluzionario del XXI secolo (230. Il movimento comunista come entità internazionale) - Dopo il crollo dell'Urss (231. Una crisi che viene da lontano - 232. Primi tentativi di riorganizzazione - 233. Gli incontri dei partiti comunisti europei - 234. La fine dell'Urss non è la fine del movimento comunista) - Movimento comunista: una nozione superata? (235. Un centinaio di partiti al mondo - 236. Smentita la tesi del declino irreversibile - 237. La formazione del Gue - 238. Perchè si interrompono gli incontri dei partiti comunisti europei - 239. Primi incontri annuali su scala mondiale - 240. Una nuova dinamica si è avviata - 241. Perchè nasce il Partito della Sinistra Europea Comunisti in Europa - 242. Non regge la tesi del declino inesorabile dei partiti comunisti in Europa - 243. La nozione generica di "sinistra alternativa") - In conclusione - Bibliografia |