Il mediatore |
Georg Simmel
IL LIBRO – La riflessione proposta da Simmel sulla figura del mediatore si colloca su due diversi piani. Il primo ha a che fare con l'apporto che l'estratto dal volume "Sociologia", pubblicato in questo libro, può avere per la comprensione della sociologia formale e del contributo che essa offre allo studio delle dinamiche sociali. Il secondo aspetto si colloca all'interno di una prospettiva al contempo più pragmatica e di più stringente attualità. In un momento storico nel quale, anche a seguito di recenti provvedimenti normativi, la figura del mediatore viene ad assumere una crescente importanza nell'ambito della risoluzione extragiudiziale del conflitto, nasce in modo forte l'esigenza di dotare queste nuove figure di un'adeguata formazione che non può avere una natura meramente tecnica, ma deve poter riguardare i presupposti teorici ed epistemologici della mediazione. In questa prospettiva la riflessione simmeliana offre, come di consueto, un contributo al contempo semplice, e dunque fruibile anche da un pubblico digiuno di sociologia, ma di grande efficacia, nella misura in cui propone un'analisi formale delle dinamiche relazionali di portata così universale da risultare uno strumento di fondamentale importanza anche per il lavoro del mediatore oggi così come dell'operatore sociale che si trovi a gestire dinamiche conflittuali. DAL TESTO – "L'imparzialità richiesta per la mediazione può avere presupposti di due specie: il terzo è imparziale quando sta al di là degli interessi e delle opinioni contrastanti, e cioè non ne è toccato, oppure quando partecipa nella stessa misura a entrambe le parti. Il primo caso è il più semplice, quello che porta con sé il minor numero di complicazioni. Nei conflitti tra lavoratori e imprenditori inglesi, ad esempio, è stato spesso chiamato un imparziale che non poteva essere né lavoratore né imprenditore. È degno di nota il modo netto in cui si realizza la separazione prima sottolineata tra il momento oggettivo e il momento personale della contesa. Ai contenuti oggettivi delle opinioni di parte l'imparziale non collega, per definizione, alcun interesse personale di sorta; essi vengono da lui sottoposti a esame soltanto come in un intelletto puro, impersonale, senza toccare una corda soggettiva. Egli deve però avere un interesse soggettivo per le persone o per i complessi di persone che sono portatori di questi contenuti contrastanti per lui puramente teorici, poiché altrimenti non assumerebbe la funzione di mediatore." L'AUTORE – Georg Simmel (Berlino, 1858 - Strasburgo, 1918) è stato un filosofo e sociologo tedesco. È tra i fondatori e i maestri del pensiero sociologico classico, nonché un interprete fondamentale dell'era moderna. LA CURATRICE - Annalisa Tonarelli è ricercatrice al Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell'Università di Firenze e insegna Problemi Sociali presso il Corso di laurea magistrale in Disegno e gestione degli interventi sociali. Partecipa al Comitato Scientifico del Laboratorio congiunto di ricerca "Negoziazione e mediazione dei conflitti per le imprese e per le organizzazioni complesse UN ALTRO MODO". Tra le sue pubblicazioni recenti: "Dalla gestione del conflitto alla regolozione sociale. La mediazione tra individuo e società", in P. Lucarelli, G. Conte, "Mediazione e progresso" (Torino, 2012); "Creare legami. Le relazioni sociali tra vincoli strutturali e libertà individuale", in P. Giovannini, "Teorie sociologiche alla prova" (Firenze, 2009). INDICE DELL'OPERA – Introduzione, di Annalisa Tonarelli – Il mediatore, di Georg Simmel - Nota bio-bibliografica |