"Taccuini" di Aleksandr Blok |
Aleksandr Blok
IL LIBRO – L'edizione italiana dei "Taccuini" di Aleksandr Blok ha carattere antologico e dunque presenta omissioni giustificate da due ordini di criteri: anzitutto la leggibilità da parte di un pubblico di non specialisti, poi l'interesse del materiale da un punto di vista biografico e letterario. L'ordine con cui il materiale è presentato è cronologico: talora però Blok non metteva date alle note o non rispettava la successione delle pagine. In questo senso ci si è attenuti alla disposizione del materiale dell'edizione sovietica. DAL TESTO – "Ho fatto un sogno profetico, come un presagio. Qualcosa si lacerava nel tempo e lei mi appariva distintamente, rivolta a me in modo diverso, e il mistero si rivelava. Vedevo la famiglia allontanarsi e io, passando, mi fermavo all'improvviso sulla porta di fronte a lei. Era sola e mi si levava incontro e a un tratto tendeva le braccia e diceva confusamente una strana parola sull'amore che le porto. E io le porgevo i versi di Solov'ëv che tenevo in mano, e all'improvviso non erano più versi, ma un piccolo libro tedesco, e mi ero sbagliato. Ma lei continuava a tendere le braccia, e ho sentito che mi mancava il cuore. E in quell'attimo, alle soglie della chiaroveggenza, naturalmente mi sono destato. E certo così doveva essere, perché altrimenti avrei conosciuto il soprannaturale, e ormai quasi da sveglio: il sogno stesso si sarebbe tramutato in stato profetico. L'AUTORE – Aleksandr Aleksandrovič Blok (Pietroburgo, 1880-1921), il maggiore dei poeti decandenti e simbolisti russi, si rivelò compiutamente già nel 1901-1902 con "Stichi o Preskasnoj Dame" [Versi sulla Bellissima Dama]. Scrisse successivamente "Rasput'ia" [Crocicchi] nel 1902-1904, "Puzyri zemli" [Bolle di terra] nel 1904 e, nel 1906, il poemetto "Nočnaja Fialka" [La Violetta Notturna] e le commedie "Balagančik" [La baracchetta dei saltimbanchi] e "Neznakomka" [La sconosciuta], oltre a numerosi altri cicli poetici e saggi. Dopo la Rivoluzione d'ottobre, scrisse nel 1918 i due poemi "Shify" [Gli Sciti] e "Dvenadcat'" [I Dodici]. INDICE DELL'OPERA – Nota al testo – Taccuini – 1901 – 1902 – 1903 – 1904 – 1905 – 1906 – 1907 – 1908 – 1909 – 1910 – 1911 – 1913 – 1914 – 1915 – 1916 – 1917 – 1918 – 1919 – 1920 – Postfazione, di Fausto Malcovati - Cronologia della vita e delle opere |