Aa. Vv.
Viandanti tra due mondi Il taccuino turco di Othmar Winkler
Centro Studi "Vox Populi", pagg.172, € 18,00
IL LIBRO – Othmar Winkler è stato un interprete della cultura alpina, per sua natura di confine e che si presta all'assimilazione. Ma l'artista era del Tirolo, un cuneo fra i monti del più importante Impero europeo moderno, e per questo guardava anche all'universalismo. Probabilmente è questa la particolarità per cui durante una vacanza nel 1978 Winkler in Turchia raccolse il suo unico taccuino di viaggio. La vis estetica della capitale ottomana e di altri luoghi gli ricordavano quella degli Imperi d'Occidente. È l'inizio di un percorso dentro le analogie nell'arte tra la civiltà turca e le maggiori culture storiche europee alla scoperta dell'identità estetica profonda ispirata dal Continente liquido: il Mediterraneo.
DAL TESTO – "Con un espediente compositivo degno di un mondo virtuale, Winkler nel taccuino turco guarda, assimila, immagina i suoi colori, i suoi volti e i suoi sguardi impressi sui monti e le moschee, come immense diapositive proiettate nel paesaggio. Protagonista immanente e sempre presente, anche nei disegni di città, moschee, simboli cristiani, riti profani, è la montagna animata. Tanto nelle Dolomiti che in Cappadocia e Anatolia è un suolo scabro, difficile, talvolta un limite insormontabile. Comporta fatica e la consapevolezza concreta di una natura austera e in fondo matrigna. "Per i suoi abitanti questa presenza ha determinato universalmente lo stile di vita, i comportamenti e i pensieri. Li accomuna la tenacia, la capacità di mutuare le esigenze individuali con quelle del gruppo sul piano più immediato. Ma la montagna è anche un simbolo. È ascesa, è ascesi. È metafora del rinnovamento spirituale, addirittura nella terra del Concilio Ecumenico di Trento (1545-1563) fu ispiratrice del dibattito sull'Eucarestia (la transustanziazione da Uomo a Dio). Ma sulla montagna aleggia anche l'aquila, la stessa che brucia sullo stemma del principato di Trento fin dal 1330. Tutto questo vive nei miti e negli apparati leggendari, che affondano le radici nella tradizione orale: le testimonianze di questa dimensione concettuale sono state consegnate da millenni all'arte rappresentativa (pittura, scultura, architettura) e a quella rappresentata (danza, teatro). Sono le figure del contesto antropologico alpino che ha visto nascere Winkler e che egli ritrova nel suo viaggio in Turchia."
GLI AUTORI – Alessandro Bertirotti è docente di Psicologia Generale presso l'Università degli Studi di Genova e all'Università degli Studi di Palermo; spesso ospite su Rai Radio Uno, su testate giornalistiche italiane e per la SBS australiana. Oltre ad aver fondato l'Antropologia della Mente come disciplina autonoma, ne è l'unico esponente al mondo. Membro di varie associazioni e relatore presso vari enti nazionali e internazionali. È presidente dell'Associazione Culturale Opera Omnia, che si occupa di comunicazione culturale e scienze esoteriche. È direttore scientifico della collana Antropologia e Scienze cognitive per la Bonanno Edizioni; è Presidente del Comitato Scientifico della Philomates Association. Autore di vari volumi, ha pubblicato, nel solo 2013, Il mosaico del buon senso. Alla ricerca della giusta misura, Bonanno Editore, Acireale-Roma; con Ugo Locatelli, Areale: una cartografia in divenire. Verso un'ecologia del pensiero e dello sguardo, in Im@go. Rivista di Studi Sociali sull'immaginario,
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, Messina; Il lusso della povertà, in Aa. Vv., Kosmos 315. Rivista di studi esoterici, storici e filosofici, Tipheret Editore, Catania-Roma. Informazioni sulla sua attività sono ricavabili dal sito www.alessandrobertirotti.it. Giampiero Bellingeri insegna Lingua e Letteratura Turca all'Università Ca' Foscari di Venezia. I suoi filoni di ricerca sono: la letteratura d'espressione turca in Iran e Transcaucasia (XVI-XX sec.); i rapporti culturali turco-veneti nel XVIII secolo; le relazioni letterarie turco-russe, nel Caucaso e nelle steppe centrasiatiche, in epoca zarista e sovietica; le indagini sui testi letterari in turco ottomano presenti nelle biblioteche e negli archivi di Venezia (le glosse turche del romanzo d'Alessandro dell'Istituto Ellenico di Venezia; il Mappamondo cordiforme turco-veneziano di "Cazi Acmed" della Biblioteca Nazionale Marciana); le descrizioni e le notizie dei popoli turchi del Caucaso e dell' Asia Centrale nelle fonti venete posteriori a Marco Polo e fino alla caduta della Repubblica (il tutto riflesso nelle sue pubblicazioni); nonché la letteratura turca contemporanea, della quale ha fra l'altro tradotto e fatto conoscere in Italia autori quali Orhan Pamuk, Yahya Kemal, Yakup Kadri Karaosmanoğlu, Nâzim Hikmet, Mario Levi, Sunay Akin, Ahmet Altan, Oğuz Atay. Franco Cardini, fiorentino, è ordinario di Storia medievale presso l'Istituto italiano di scienze umane (Sum), membro di numerosi istituti scientifici e docente universitario in Italia, Europa e Stati Uniti. Studioso del movimento crociato e dei rapporti culturali tra Oriente e Occidente, si è dedicato negli ultimi anni all'approfondimento della storia e cultura islamica e delle dinamiche mondiali contemporanee. Tra i suoi ultimi studi si ricordano Terrasanta. Pellegrini italiani tra Medioevo e prima Età Moderna (Bologna, 2002), Le radici perdute dell'Europa (Milano, 2006, con Sergio Valzania), Europa e Islam. Storia di un malinteso (Roma-Bari, 2007), La tradizione templare (Firenze, 2007), Le cento novelle contro la morte. Giovanni Boccaccio e la rifondazione cavalleresca del mondo (Roma, 2007). Nell'ambito della sua produzione narrativa si segnala il recente Il signore della paura (Milano, 2007). Per i tipi di "Vox Populi" ha collaborato alla pubblicazione dei volumi Imperi delle steppe - da Attila a Ungern Khan (2008) e L'Aquila nel Sole, leadership e carisma da Kultegin a Nursultan Nazarbayev (2011). Dal 2012 è il Direttore editoriale della rivista di geopolitica ed economia internazionale Il Nodo di Gordio. Augusto Grandi, torinese, giornalista del Sole 24 Ore, laureato in storia contemporanea, ha pubblicato libri di narrativa come Un galeone tra i monti, Baci e bastonate, Razz, politici d'azzardo, e saggi come Sistema Torino, Sistema Piemonte, Lassù i primi, la montagna che vince. Ha pubblicato una controstoria dell'economia italiana dall'Unità a oggi dal titolo Eroi e cialtroni: I50 anni di controstoria. Fotografo di viaggio. Premio "Saint Vincent" di giornalismo (1997), Premio "Aqui Ambiente" e "Grinzane Montagna", Premio Anguillara, premi alla carriera e alla vecchiaia "Gusto del territorio" di Fossasco, "Officina delle idee" di Rivarolo e "Polesani nel mondo". Nel 2012 è stato coautore della biografia di Mario Monti Il grigiocrate assieme a Daniele Lazzeri e Andrea Marcigliano. Andrea Marcigliano è nato a Mestre-Venezia il 28 dicembre 1957. Da anni collabora a giornali e riviste culturali, occupandosi (prevalentemente) di filosofia politica e scenari geo-politici internazionali. Accanto a questo mantiene vivi i suoi interessi più squisitamente letterari e filosofici, visti gli ormai antichi studi di Lettere Classiche - a Trieste, con laurea in Storia delle Religioni - e il fatto che insegna Italiano e Latino nel Liceo Classico. Saggista e scrittore, ha pubblicato Segni del Tempo, I figli di Don Chisciotte, Ritorno ad Atene: ha collaborato a numerosi volumi di studi, tra i quali ama ricordare Ezra Pound perforatore di roccia, Jünger cioè del coraggio, Ideario europeo, Studi su Fernando Pessoa. Collabora stabilmente a "Il Borghese", "Imperi", "La Destra Italiana". Suoi scritti sono apparsi in inglese, russo, spagnolo, portoghese, turco, azero e kazako. È Senior Fellow del Think Tank di Studi Geopolitici "Il Nodo di Gordio", e collabora all'omonima rivista e al Web Magazine. Per "Vox Populi" ha già collaborato ai volumi: Imperi delle Steppe (2008), Porte d'Eurasia (2009), La profondità strategica nel pensiero di Ahmet Davutoğlu (2011), e, con Ermanno Visintainer, ha scritto a quattro mani L'Aquila nel Sole (2011), di cui è in corso di pubblicazione l'edizione russa. Nel 2012 è stato coautore della biografia di Mario Monti Il grigiocrate assieme a Daniele Lazzeri e Augusto Grandi. Nel 2013 partecipa al volume collettaneo Da Baikonur alle stelle. Il Grande Gioco spaziale e nel 2014 a Viandanti tra due mondi: il taccuino turco di Othmar Winkler. Ermanno Visintainer nasce a Trento nel 1961, consegue la laurea (Summa cum laude) in Lingue e Letterature Orientali, presso l'Universita Ca' Foscari di Venezia nel 1998. Relatore in convegni internazionali in Turchia presso la Bilkent Universitesi di Erzurum e in Kazakhstan, presso l'Università Eurasiatica "Lev Gumilev" di Astana e la Kazakh Academy of Transport and Communications named after M. Tynyshpayev di Alma Ata. Nel dicembre del 2012, presso la stessa Università, ad Alma Ata, consegue l'Onorificenza di Professore Onorario. È autore di numerosi articoli inerenti alla turcologia e geopolitica su "Linea Quotidiano", "Officina", "Il Borghese" e su altre riviste. Membro dell'ASTREA (Associazione di Studi e Ricerche Euro-Asiatiche). Cofondatore e Presidente del Centro Studi "Vox Populi", nonché Senior Fellow del Think Tank di Studi Geopolitici "Il Nodo di Gordio" per i quali ha partecipato alla stesura del volume Imperi delle steppe - da Attila a Ungern Khan con la pubblicazione "Continuità epica nelle letterature della Mongolia: dalle Epigrafi dell'Orkhon alla Storia Segreta dei Mongoli" (2008). Nel 2009 è coautore del libro: Porte d'Eurasia con uno scritto dal titolo "Il modello islamico turco, l'Europa e il grande gioco delle fonti energetiche". Nel 2010 realizza la monografia Ahmed Yassawi: sciamano, sufi e letterato kazako. Nel 2011 contribuisce al volume: La profondità strategica turca nel pensiero di Ahmet Davutoğlu con lo scritto "Le premesse filosofiche della 'Profondità Strategica' di Ahmet Davutoğlu". Nel 2011, assieme al Prof. Andrea Marcigliano, pubblica L'Aquila nel Sole. Leadership e carisma da Kultegin a Nursultan Nazarbayev; nel 2013 partecipa al volume collettaneo Da Baikonur alle stelle. Il Grande Gioco spaziale e nel 2014 a Viandanti tra due mondi: il taccuino turco di Othmar Winkler. Paolo Zammatteo nasce a Trento il 30 novembre 1964. Laureatosi in Architettura a Venezia nel 1989, è professionista e insegnante. Si è occupato di design, sviluppo d'impresa, storia del territorio, archeologia, arte antica e contemporanea, e ha realizzato mostre, allestimenti, spazi culturali e per lo spettacolo. Da oltre un ventennio opera nel campo della promozione e dell'organizzazione di iniziative culturali con pubblicazioni e convegni, spesso a fianco di istituzioni museali e accademiche (Università di Padova, Università di Nottingham). Per i tipi di "Vox Populi" e de "Il Nodo di Gordio" ha realizzato i volumi Codex wangianus. La produzione dell'argento in Trentino (2008), Dal codex wangianus all'essenza sulfurea (2011) e la curatela di Oltre Lepanto. Dallo scontro di ieri all'intesa di oggi (2012), Da Baikonur alle stelle. Il Grande Gioco spaziale (2013), Viandanti tra due mondi: il taccuino turco di Othmar Winkler (2014), in cui ha partecipato alla stesura dell'opera collettiva. È Direttore scientifico della rivista "Vox Populi". In passato si è già occupato di minoranze etno-linguistiche, nell'ambito degli oggetti culturali e dei simboli che ne sono considerati patrimonio identitario. È stato fondatore e Direttore del Centro Documentazione Luserna - Dokumentationszentrum Lusern, per cui ha svolto ricerche, puntualmente pubblicate, sull'insediamento di una minoranza tedescofona trentina di origine bassomedievale. L'ultimo studio sull'argomento, Da Franz Josef a Degasperi, esce per il Kulturverein Lusern nel 2013.
INDICE DELL'OPERA – Introduzione. Dal Nord all'Oriente: le rotte dell'Identità in Othmar Winkler, di Daniele Lazzeri - Presentazione. Il taccuino turco di Othmar Winkler, di Diego Moltrer - Presentazione. L'attualità di Winkler, di Riccardo Migliori - Tra passato e presente, di Ivo Winkler - Il taccuino anatolico di Othmar Winkler, di Ermanno Visintainer - Altri viaggi, in quel clima di Cappadocia (secoli XV-XX), di Giampiero Bellingeri - Othmar Winkler: il taccuino turco, 1978, di Paolo Zammatteo - Un passo oltre l'alterità: dai luoghi dei segni ai segni dei luoghi, di Paolo Zammatteo - Sanremo e l'ultimo sultano ottomano, di Augusto Grandi - Disegnare il mondo in viaggio, di Alessandro Bertirotti - I due volti del Mediterraneo: perché la Turchia è Europa, di Andrea Marcigliano - Note per un'antropologia storico-politica del "Continente Mediterraneo", di Franco Cardini – Autori - Monografie e paper
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