Storia religiosa di Serbia e Bulgaria Stampa E-mail

a cura di Luciano Vaccaro

Storia religiosa di Serbia e Bulgaria

Centro Ambrosiano Edizioni, pagg.440, € 20,00

 

vaccaro_serbia  IL LIBRO – Il volume – secondo del trittico sull’Europa dei Balcani realizzato dalla Fondazione Ambrosiana Paolo VI – raccoglie i saggi presentati alla XXVII settimana europea dedicata a Serbia e Bulgaria (2005) e si concentra attorno a questi due poli la cui vicenda storica è fortemente intrecciata.
  Formatesi come nazioni all’interno del Commonwelth bizantino ed evangelizzate ad opera di missionari bizantini attorno al sec. VIII, la loro storia religiosa ed ecclesiastica esce alla luce con la comparsa dei santi Cirillo e Metodio (sec. IX), la cui opera di evangelizzazione degli Slavi, nella loro lingua, diede importanti frutti nell’area balcanica.
  Attorno al Mille, comincia una staffetta politica e culturale tra Bulgaria e Serbia con la creazione di due Imperi splendidi di vita politica, religiosa, letteraria e artistica, il cui influsso si diffonde anche nel Balcano non slavo e nel resto della Slavia orientale.
  La caduta sotto il giogo turco alla fine del Trecento segna per i due paesi un grado di sviluppo diverso e una crescente arretratezza, da cui la Serbia comincia ad uscire all’inizio del Settecento e la Bulgaria si libera solo nella seconda metà dell’Ottocento; ma per entrambi il compito principale in campo internazionale è la ricerca di una collocazione congeniale tra  Costantinopoli, Mosca e le potenze occidentali, confrontandosi anche con il problema dei modelli culturali sempre più secolarizzati dell’Occidente.
  Nella trattazione emergono in primo piano temi importanti anche per il Cattolicesimo occidentale e il dialogo ecumenico: i rapporti tra Santa Sede e Chiese ortodosse, la presenza di comunità e gerarchie cattoliche di rito romano e di rito greco, il dialogo interconfessionale, la storia della santità – legata ai monasteri dell’Athos, di Serbia e Kosovo, di Bulgaria e Macedonia, e ai martiri della fede – che costituisce la linfa vitale delle Chiese, al di là delle divisioni ecclesiastiche.

  DAL TESTO – “San Sava è il secondo serbo canonizzato. La sua memoria si celebra il 14 gennaio. Il figlio minore del fondatore della dinastia si fece monaco sul Monte Athos a diciassette anni e da allora legò la sua vita alla Chiesa. È interessante quanto scrive Domentiano (seguito in questo più tardi anche da Teodoso, autore degli inizi del XIV secolo), ovvero che il giovane principe fuggì sull'Athos di nascosto, che suo padre era disperato quando venne a conoscenza della sua intenzione di farsi monaco e che quindi lo fece inseguire da un drappello di uomini incaricati di farlo desistere da quell'«atto insensato». A prescindere dal fatto che era un uomo della Chiesa, Sava svolse un ruolo eccezionalmente importante nella vita politica della Serbia medievale. Le sue missioni diplomatiche consolidarono la posizione internazionale dello Stato e contribuirono al conseguimento dell'autonomia da parte della Chiesa nazionale. Domentiano fornisce dati preziosi senza i quali non si potrebbero comprendere del tutto il ruolo di Sava e la sua importanza nell'organizzazione della vita spirituale e culturale dello Stato. La canonizzazione di Sava ebbe luogo poco dopo la sua morte. Anche in questo caso le esigenze ideologiche ebbero una funzione determinante. Sava morì nel 1236 a Veliko Tărnovo (in Bulgaria), al ritorno da un viaggio in Terra Santa. I suoi resti mortali furono traslati in Serbia l'anno successivo (1237), venendo sepolti nel monastero di Mileševa, fondazione pia di suo nipote, l'allora re Vladislav.”

  IL CURATORE – Luciano Vaccaro, storico, già segretario generale e ora collaboratore della Fondazione Ambrosiana Paolo VI di Milano.

   INDICE DELL’OPERA – Presentazione, di Luigi Mistò (Fondazione Ambrosiana Paolo VI e Istituto Superiore di Studi Religiosi) - Serbia e Bulgaria: due storie vicine e lontane, di Sante Graciotti (Accademia Nazionale dei Lincei, Roma) - L'Illirico (il basso Balcano) nella tarda antichità cristiana, di Cesare Alzati (Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano) - L'eredità cirillo-metodiana nell'antica letteratura bulgaro-macedone, di Cristiano Diddi (Università degli Studi di Salerno) - Chiesa, santità, arte religiosa nel Primo Impero bulgaro, di Axinia Džurova (Università di Sofia «San Clemente di Ocrida») - Rinascita della Chiesa bulgara e nascita di quella serba, tra Bisanzio e Roma (fine sec. XII - inizio sec. XIII), di Gerhard Podskalsky SJ (Philosophisch-Theologische Hochschule Sankt Georgen, Frankfurt am Main) - La Bulgaria e la Serbia nel sec. XIV. Stato, Chiesa, cultura, di Vassil Gjuzelev (Università di Sofia «San Clemente di Ocrida») - La santità serba delle origini: arcivescovi e prìncipi, di Tatjana Subotin-Golubović (Università di Belgrado) - L'esicasmo bulgaro e serbo del Trecento e sua diffusione nel mondo ortodosso, di Christian Hannick (Universität Würzburg) - Bulgaria e Serbia sotto il Turco: il diverso destino ecclesiastico e culturale, di Giorgio Fedalto (Università degli Studi di Padova) - Le Chiese di Bulgaria e Serbia e il loro cordone ombelicale con il Monte Athos, di Kyrill Pavlikianov (Università di Sofia «San Clemente di Ocrida») - “Influenze” slavo-meridionali, di William R. Veder (University of Chicago) - I rapporti di Serbi e Bulgari con Costantinopoli e con la sede di Roma durante il periodo turco (secc. XV-XIX), di Giorgio Fedalto - Dall'Illuminismo alla Rinascita: il crescente ruolo di Mosca, di Aleksander Naumow (Università Ca' Foscari di Venezia) - Seobe. La diaspora delle Chiese ortodosse serba e bulgara nel XVIII secolo, di Janja Jerkov (Università degli Studi di Roma «La Sapienza») - Tra Pietroburgo e Vienna. Serbia e Bulgaria nell'Ottocento, di Rita Tolomeo (Università degli Studi di Roma «La Sapienza») - Stato e Chiesa in Bulgaria e Serbia tra Ottocento e Novecento. Appunti e riflessioni, di Armando Pitassio (Università degli Studi di Perugia) - I cattolici in Serbia e Bulgaria: sguardo diacronico, di Emanuela Sgambati (Università degli Studi di Roma «La Sapienza») - Cattolici e ortodossi in Serbia e Bulgaria nell'età contemporanea, di Roberto Morozzo della Rocca (Università degli Studi Roma Tre)