Il patto Ribbentrop-Molotov, l'Italia e l'Europa |
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a cura di A. Basciani, A. Macchia, V. Sommella Il patto Ribbentrop-Molotov, l'Italia e l'Europa (1939-1941) Aracne Editrice, pagg.456, € 27,00
DAL TESTO – “All'inizio degli anni Trenta […] le relazioni tra 1'Italia fascista e la Russia sovietica non intendevano escludere la Germania, persuadendola a concepire i rapporti internazionali non in base alla contrapposizione ideologica, ma nella prospettiva della sicurezza nazionale e transnazionale, dell'interesse nazionale e dello scambio economico. L'Urss non voleva l'isolamento della Germania ed era orientata verso una riproposizione del modello di Rapallo; dal canto suo, l'Italia desiderava mostrare alla Germania i vantaggi di un rinnovato accordo con l'Urss, distogliendo l'attenzione tedesca dalla questione del Sud Tirolo. Il patto italo-sovietico mutuava quei principi di diritto internazionale formulati dal Comitato per la questione della sicurezza (presieduto da Nicolas Politis e istituito nell'ambito della conferenza per il disarmo) nell'Atto relativo alla definizione di aggressore e dalla Convenzione del 3 luglio 1933 (siglata da Lettonia, Estonia, Polonia, Romania, Turchia, Urss, Persia e Afghanistan) che avevano definito il concetto di aggressione. La definizione di aggressione, proposta dall'Urss e recepita dal diritto internazionale, era basata su un'idea centrale: aggressore è lo Stato che per primo impiega la forza armata contro il territorio o contro le forze armate di uno Stato straniero. Per essere definito aggressore uno Stato avrebbe dovuto compiere per primo uno dei seguenti atti di guerra: 1) dichiarazione di guerra a un altro Stato; 2) invasione armata del territorio di un altro Stato senza aver dichiarato guerra; 3) attacco con forze terrestri, marittime e aeree, senza dichiarazione di guerra, del territorio e delle forze armate di un altro Stato; 4) blocco navale delle coste o dei porti di un altro Stato; 5) sostegno, aiuto e protezione di bande armate da inviare sul territorio di un altro Stato.” I CURATORI – Alberto Basciani è Ricercatore di Storia dell’Europa orientale presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Roma Tre. E’ autore di numerosi studi sulla storia politica dei Balcani in età contemporanea e dei seguenti volumi: Un conflitto balcanico. La contesa fra Romania e Bulgaria in Dobrugia del Sud 1918-1940 (Cosenza, Periferia 2001) e La difficile unione. La Bessarabia e la Grande Romania 1918-1940 (Roma, Aracne 2007). Recentemente con A. D’Alessandri ha curato Balcani 1908. Alle origini di un secolo di conflitti (Trieste, Beit 2009) e con R. Ruspanti La fine della Grande Ungheria fra rivoluzione e reazione (Trieste, Beit 2010). INDICE DELL’OPERA – Prefazione – Introduzione - Il patto Molotov–Ribbentrop, 1939–1941. Una rilettura geopolitica, di Eugenio Di Rienzo - Il patto Molotov–Ribbentrop, l’Italia e il Giappone, di Emilio Gin - La cinica alleanza. I rapporti tra Urss e Germania nel 1939–1941, di Ettore Cinnella - Le relazioni dell’Italia fascista con l’Unione Sovietica dal 1939 al 1941 alla luce dei Documenti diplomatici italiani, di Angelantonio Rosato - Italy, Ireland and the Ribbentrop–Molotov Pact. The perspective of two “neutrals”, di Valentina Sommella - Protocolli segreti e “democidio”: i due volti di un patto, specchio del Novecento, di Alessandro Vitale - Il crepuscolo della “politica di equilibrio”. Polonia e Unione Sovietica (settembre 1938 – settembre 1939), di Marek Kornat - The Molotov–Ribbentrop Pact: Liebe war es nie, di Pirkko Kanervo - La rappresentanza diplomatica della Repubblica di Lituania a Roma nel luglio–agosto 1940 e l’inizio dell’affare Villa Lituania, di Irena Vaišvilaité - La Polonia e il Terzo Reich, di Sandra Cavallucci - Italia e Finlandia di fronte al patto Molotov–Ribbentrop (1939–1941), di Massimo Longo Adorno - La Regia Aeronautica nella Guerra d’Inverno: dalla missione segreta all’escalation militare, di Maurizio Pasqualetti - L’Italia nei Balcani dopo il patto russo–tedesco. Contraddizioni e impotenza nei rapporti tra Roma e Bucarest, di Giuliano Caroli - La Romania e il patto Molotov–Ribbentrop, di Alberto Basciani - Allies and adversaires: Neue Ordnung and ordine nuovo 1940/1941, di Milan Ristović - La stampa romena e il patto Ribbentrop–Molotov, di Emanuela Costantini - Les pactes Molotov–Ribbentrop et le PCF. Dissolution, trahison, collaboration, désillusions août 1939 – juin 1941, di Stéphane Courtois - La questione romena preliminare della guerra all’est, di Davide Zaffi - Geopolitica dell’aggressione: l’Urss e la “lotta germano–polacca”. Il patto Molotov–Ribbentrop nel giudizio dell’Istituto per l’Europa Orientale, di Roberto Valle - Testimoni e storici del patto Hitler–Stalin, di Federigo Argentieri - La Santa Sede di fronte alle dittature: dall’isolamento a un nuovo ruolo internazionale, di Antonio Macchia - Monsignor Michel D’Herbigny e l’Urss, di Stefano Caprio - Excursus su culture del Baltico orientale in Italia: prima e dopo il patto, di Pietro U. Dini - Gli Autori - Indice dei nomi
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