Sangue, sesso, soldi |
Giampaolo Pansa Sangue, sesso, soldi Rizzoli, pagg.448, € 19,00
IL LIBRO – De Gasperi ha salvato la libertà dell’Italia e non era affatto un lacchè del governo americano. Togliatti veniva chiamato il Migliore, ma per molti era il Peggiore perché s’inchinava davanti ai baffi di Stalin. L’editore Feltrinelli non è stato eliminato dai servizi segreti, si è ucciso nell’inseguire la chimera di una rivoluzione proletaria. Il Sessantotto si è rivelato un tragico bluff che ha distrutto la nostra università. L’avvocato Agnelli era di certo un gran signore, ma copriva le mazzette pagate ai politici pure dalla Fiat. Andreotti Belzebù le ha sbagliate tutte? Assolutamente no. Sono alcuni dei giudizi che il lettore troverà in Sangue, sesso, soldi. Un titolo che fotografa la natura profonda dell’Italia che abbiamo costruito dal 1946 in poi. Giampaolo Pansa la racconta con la lucidità del testimone e la forza del narratore capace di evocare con secca efficacia personaggi, ambienti, vizi e virtù, tragedie e commedie di sessant’anni di vita italiana. Soltanto lui poteva scrivere una storia controcorrente come questa, dove la cattiveria allegra gli consente di evitare la spocchia delle narrazioni accademiche e la palude di una storiografia al servizio della politica. Sangue, sesso, soldi è un libro anarchico e sorprendente. La scena è occupata anche da sconosciuti, donne e uomini che presentano le loro storie private. E ci aiutano a sbirciare un’Italia ormai al di là dei sessant’anni, una signora matura che ha creato molto e peccato tanto. Le traversie, gli amori, le nefandezze della Repubblica vengono narrati da una prospettiva insolita che ne rivela i lati ambigui e smentisce le ricostruzioni di comodo. Qualcuno sosterrà che Pansa ha scritto un altro testo revisionista. DAL TESTO – “Pure questo libro è un testo revisionista. Lo è per due motivi. Prima di tutto perché inserisce nella narrazione di molti eventi importanti anche vicende in apparenza minori e personaggi sconosciuti. I racconti che qui troverete consentono di osservare la storia italiana di tanti decenni non soltanto guardando verso l'alto, a personaggi che tutti conoscono, ma pure verso il basso. L’AUTORE – Giampaolo Pansa ha iniziato la carriera di giornalista nei primi anni Sessanta sulle pagine della “Stampa” ed è stato inviato e opinionista per i principali quotidiani italiani, dal “Corriere della Sera” a “Repubblica”. Scrive per “Libero”. Ha pubblicato numerosi saggi e romanzi di grande successo. Tra questi ricordiamo: I cari estinti, Carta straccia, I gendarmi della memoria, La grande bugia, La guerra sporca dei partigiani e dei fascisti, Poco o niente, La Repubblica di Barbapapà, Il revisionista, Il sangue dei vinti, I tre inverni della paura, I vinti non dimenticano. INDICE DELL’OPERA – Introduzione. Perché questo libro - Parte prima - Il mio dopoguerra. 1946 - Le gemelle. 1946 - Sant'Alcide. 1948 - Il Peggiore. 1948 - Donne forti. 1948 - Irma la Rossa. 1949 - Parte seconda - Stalinismo senza Stalin. 1951 - Scandalo sul Po. 1951 - Palazzo Campana. 1954 - "L'Espresso" e il Tonno. 1955 - La legge Merlin. 1958 - Parte terza - Il boom economico. 1958-1963 - Il dittatore della Fiat. 1960-1962 - La monaca del Vajont. 1963 - Il bluff del Sessantotto. 1968 - I misteri di piazza Fontana. 1969 - Parte quarta - La Meglio gioventù. 1972-1975 - Maledetti poliziotti. 1973 - L'agente segreto. 1975 - Borghesia rossa. 1976 - Terroriste. 1978 - Parte quinta - L'Anno delle streghe. 1979 - Disastro alla Fiat. 1980 - Il ragiunat dell'Ambrosiano. 1982 Suor Pasqualino. 1984 - Cesare e l'Avvocato. 1988 - Parte sesta - La Beirut italiana. 1989 - Moro processa la Dc. 1990 - Disperatamente mafiosi. 1992 - Uccidete la tigre. 1993 - Il diavolo ai Georgofili. 1993 - Parte settima - La vergine di corso Marconi. 1993 - I morti di Tangentopoli. 1993 - Contadino e Pirata. 1993 - Il compagno G. 1993 - Bingo! 1997 – Il mostro dell'Eternit. 2005 - Parte ottava - Salone di bellezza. 2012 - I mercatini della povertà. 2013 - Caimani. 2013 - Addio, Belzebù. 2013 - Indice dei nomi
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