Amir Madani – Alessandro Politi – Rodolfo Guzzi
La minaccia nucleare in Medio Oriente
Clueb, pagg.140, € 16,00
IL LIBRO – Il volume affronta la questione di una guerra che è già stata sfiorata negli ultimi mesi del 2012 e che, nonostante le novità del quadro politico israeliano, non è purtroppo affatto svanita come concreta possibilità. Le vicende della Corea del Nord, per quanto apparentemente ridicole ci possano sembrare, ci ricordano che altri tipi di logica nucleare e altri tipi di razionalità strategica si stanno confusamente sviluppando: i rischi d’errore aumentano nell’instabilità. Per scongiurare una guerra Israele-Iran, con o senza la partecipazione diretta di altri attori mondiali, è necessario indagare la situazione geopolitica, al di là delle manipolazioni politiche e mediatiche. Nella prima parte Amir Madani offre una visione dettagliata della grande strategia iraniana attraverso una trama complessa di politica interna, lotte per il potere, paradigmi religiosi, interessi energetici e geoeconomici, influenze culturali, strategie consce ed inconsce. Alessandro Politi riprende il filo strategico su due piani: quello della deterrenza e delle possibili operazioni. Rodolfo Guzzi guarda al complesso nucleare iraniano con gli occhi dello scienziato. L’asciutto catalogo che fa di siti, capacità e produzioni è un incisivo ritratto dell’ambiguità del programma di Tehran.
DAL TESTO – “[…] l'interesse americano è di ridurre con quasi ogni mezzo la crescente influenza politica e strategica iraniana, vista in costante ascesa almeno sino al 2011, quando la Rivoluzione Araba ha cominciato a mettere in discussione tanto il governo dittatoriale di Bashar el Assad quanto i discutibili brogli elettorali delle elezioni iraniane del 2009. “Questo significa usare la leva delle sanzioni irrogate nel quadro della disputa sul possibile programma nucleare militare iraniano, raggruppare le petromonarchie sunnite ostili all'ascesa di Teheran, tentare di neutralizzare la Siria (alleato iraniano di lunga data) e sfruttare le minacce e le inquietudini israeliane per fare pressione sulla controparte. Se poi il governo iraniano entra in crisi politica o sociopolitica più o meno profonda, tanto meglio: gli obbiettivi di ottenere una rivoluzione colorata (molto difficile entro le elezioni del giugno 2013 anche sotto forma di nuova Onda Verde), un colpo di stato o un cambio forzoso di regime (quindi senza o con influenza esterna) da un lato e un grande accordo dall'altro non sono di per sé incompatibili. “L'interesse israeliano va distinto su tre livelli: politica interna, relazione con gli USA, strategia geopolitica e grande strategia. Questo livello è decisamente il più problematico per l'élite israeliana ed è anche quello che preferisce ignorare il più possibile, almeno a livello di pubblico dibattito. Nato e cresciuto come avamposto occidentale rispetto al mondo arabo filosovietico e come patria ebraica di una democrazia occidentale ashkenazi, Israele, come ha riconosciuto per tempo l'intellettuale Tony Judt, è arrivato alla fine di un percorso dove non può essere simultaneamente democrazia, stato ebraico e legittimato nella sicurezza.”
GLI AUTORI – Amir Madani collabora come analista, editorialista e commentatore politico a varie testate europee e nord americane: «Huffington Post» (USA) e «Mardomsalari» (IRAN), «Limes» (Italia) e «Kurchen» (Afghanistan). È coautore, tra l'altro, dei volumi L'atomica degli Ayatollah (ed. Nutrimenti) e Afghanistan per la Clueb. Alessandro Politi è analista globale politico e strategico, ricercatore senior del CeMiSS per l'America Latina e le prospettive globali e direttore della NATO Defense College Foundation. È inoltre docente di geopolitica e geoeconomia presso la SIOI, di gestione di conflitto, crisi, pacificazione ed analisi presso istituti di formazione governativi e facilitatore del gruppo Global Shapers del WEF. Rodolfo Guzzi è Emerito dell'Optical Society of America. È stato direttore dell'Osservazione della Terra e Ispettore Generale dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Ha lavorato con i premi Nobel Abdus Salam presso il Centro di Fisica Teorica di Trieste (ICTP) e Paul Crutzen nell'ambito del progetto Global Ozone Monitoring Experiment (GOME) della European Space Agency (ESA). Ha insegnato e insegna in varie Università italiane e straniere.
INDICE DELL’OPERA – Prefazione, di Germano Dottori - Capitolo primo. Il nucleare iraniano nel contesto globale. La situazione del rapporto Iran-USA (1. Introduzione generale - 2. Le fasi del nucleare iraniano. Uno sguardo storico - 3. I piani d'attacco degli Stati Uniti: alcuni dettagli - 4. Cosa ha trovato l'AIEA in Iran: alcuni aspetti tecnici - 5. Dobbiamo avere paura di Teheran? - 6. Quale soluzione per il nucleare iraniano nell'ambito dei rapporti USA-Iran? - 7. Dall'Impero del Male allo smart power di Obama: le mutazioni della politica regionale - 9. I rapporti tra Persia, Iran e le minoranze ebraiche) - Capitolo secondo. Iran-Israele: la prossima guerra e la sua geopolitica (1. La minaccia nucleare iraniana è esistenziale? - 2. Qual è la vera posta in gioco? - 3. I possibili scenari di guerra con un attacco limitato israeliano - 4. Le conseguenze geopolitiche) - Capitolo terzo. Profilo delle strutture nucleari iraniane - Appendice
|