Il crollo. Il PSI nella crisi della prima Repubblica Stampa E-mail

a cura di Gennaro Acquaviva e Luigi Covatta

 

Il crollo
Il PSI nella crisi della prima Repubblica

Marsilio Editori, pagg.1038, € 50,00

 

acquaviva_covatta_crollo  IL LIBRO – Nel biennio 1992-94 l’assetto politico su cui si era fondata la ricostruzione del sistema democratico in Italia dopo il 1945 viene travolto da una crisi profonda e generalizzata che abbatte la “Repubblica dei partiti” e al suo interno - ma con modalità particolarissime - favorisce il crollo del Partito socialista italiano e la dissoluzione del suo gruppo dirigente.
  Il volume intende ricostruire le ragioni di questi accadimenti, guardandoli da due angoli visuali: in una prima parte facendo parlare direttamente i protagonisti di quelle vicende; in una seconda proponendo un’interpretazione storico-critica degli eventi che portarono a quei fatti. Di particolare rilievo le approfondite interviste raccolte tra i membri del gruppo dirigente del psi di quel periodo, e cioè tra il 1987 e il 1994.
  Si tratta di materiali originali che, pur se dedotti da testimonianze orali rese dai diretti protagonisti a vent’anni dagli eventi, rappresentano un contributo di grande interesse per comprendere quanto accadde allora, ma anche per proporre una approfondita riflessione sulla perdurante crisi del nostro sistema politico.
  Le testimonianze sono state preparate, organizzate e raccolte da Livio Karrer, Alessandro Marucci e Luigi Scoppola Iacopini.

  DAL TESTO – “Oggi comunque possiamo riconoscere che le ragioni del crollo - improvviso e non previsto da alcuno - di quel sistema politico in cui primeggiavano i socialisti, risiedevano assai piu nel suoi difetti originari accantonati e non risolti fin dal 1953, che nelle degenerazioni allora svelate da Tangentopoli, che oggi possiamo riconoscere per quello che realmente furono: una conseguenza variamente possibile e non la causa della malattia. Ed è oggi altrettanto veritiero tornare a ricordare che la necessità di una ricollocazione, sia delle forze storiche che degli apporti ideali allora ancora fortemente in campo nella società italiana non fu allora compresa ma anzi duramente contrastata assai più dalle ragioni conservative espresse dai due partiti grandemente maggioritari che da chi, come i minoritari socialisti, avevano capito l'urgenza del cambiamento e se ne erano fatti banditori e protagonisti.
  “In sostanza: a vent'anni da quelle vicende è fare opera di verità storica riconoscere che le colpe della degenerazione, allora così fortemente denunciata, non possono essere caricate, se non parzialmente e per la parte che loro spetta, sulle fragili spalle dei «rinnovatori» socialisti, ispirati e guidati da Craxi; al contrario, e in misura assai maggiore, esse vanno poste a carico di chi ostacolò, e di fatto impedì, nel tempo, qualsiasi azione di rinnovamento; con la conseguenza di aprire alla demagogia e all'antipolitica praterie senza fine, tali da promuovere attivamente, fino a facilitarne la realizzazione, i fenomeni che immediatamente seguirono: e cioè l'avvento di Berlusconi e la distruzione della «gioiosa macchina da guerra» approntata dagli eredi di Berlinguer.”

  I CURATORI – Gennaro Acquaviva (1935) dirigente del PSI per oltre vent’anni, senatore per due Legislature, interprete della vicenda politico-sociale contemporanea. Dal 2002 ha promosso e successivamente diretto una ricerca storico-critica sull’opera politica di Bettino Craxi, giunta al suo settimo volume. È presidente della Fondazione Socialismo.
  Luigi Covatta (1943) è stato parlamentare socialista dal 1979 al 1994. Pubblicista, è direttore di «Mondoperaio», il mensile fondato da Pietro Nenni. Con Marsilio ha pubblicato Menscevichi. I riformisti nella storia dell’Italia repubblicana (2005). In questa collana ha curato, insieme a Gennaro Acquaviva, Moro. Fermezza e trattativa trent’anni dopo (2008) e La “grande riforma” di Craxi (2010).

  INDICE DELL’OPERA – Nota, di Gennaro Acquaviva – Introduzione, di Gennaro Acquaviva e Luigi Covatta - Parte I. La dissoluzione del gruppo dirigente del PSI - Nota metodologica, di Livio Karrer, Alessandro Marucci e Luigi Scoppola Iacopini – Interviste (Carlo Tognoli - Giorgio Benvenuto - Giulio Di Donato - Giuseppe La Ganga - Salvo Andò - Claudio Signorile - Claudio Martelli - Gianni De Michelis - Ugo Intini - Carmelo Conte - Valdo Spini - Rino Formica - Giuliano Amato - Luigi Covatta - Fabio Fabbri - Fabrizio Cicchitto - Gennaro Acquaviva) - Cenni biografici degli intervistati - Parte II. Il PSI nella crisi della Prima Repubblica - L'irresistibile ascesa e la drammatica caduta di Bettino Craxi, di Piero Craveri - Il PSI, Craxi e la politica estera italiana, di Ennio Di Nolfo - Il caso Giustizia: biopolitica del processo, di Pio Marconi – Tangentopoli, di Roberto Chiarini - La finanza internazionale e l'inconsapevolezza socialista, di Giulio Sapelli - La cultura politica del gruppo dirigente craxiano nel confronto con il PCI e con la DC, di Marco Gervasoni - Trionfo e crollo di un'élite repubblicana (1976-1998), di Carmine Pinto - Approfondimenti dalle fonti - Il «duello a sinistra» nelle carte della Direzione comunista (1989-1991), di Livio Karrer - Il terremoto dell'Europa orientale e il PSI (1989-1992), di Luigi Scoppola Iacopini - Craxi e l'opposizione cattocomunista nelle fonti cattoliche e democristiane, di Alessandro Marucci - Bibliografia