Volontà di potenza |
a cura di Vincenzo Pinto Volontà di potenza M&B Publishing, pagg.258, € 25,00
IL LIBRO – «Vivi pericolosamente!» fu un motto di guerra nietzscheano, prima di essere stato un motto di guerra fascista. Esiste una differenza sostanziale fra i due? Questo volume, corredato da una ricca silloge antologica, ripercorre la penetrazione della figura di Nietzsche nella cultura socialista italiana di fine Ottocento e inizio Novecento attraverso l'elaborazione del «superuomo socialista». Progetto di portata europea (come dimostra il caso del russo Maksim Gorki), ma anche di portata italiana (come dimostra il caso di Benito Mussolini), il «superuomo socialista» dimostra la rilevanza assunta dalla figura di Nietzsche nell'elaborazione ideologica, politica e ideale di un movimento di emancipazione sociale quale fu il socialismo italiano delle origini. DAL TESTO – “[…] la figura di Nietzsche viene introdotta nel mondo culturale socialista attraverso il decadentismo europeo. La prima reazione non soltanto all'estetica decadente più generale, ma anche alla posizione del letterato decadente in particolare, è una generalizzata levata di scudi in difesa di una cultura moderna, sana e socialmente utile. In questa battaglia a distanza condotta col «Marzocco» possiamo osservare abbastanza chiaramente le dimensioni del segmento su cui sarebbe sempre corsa la ricezione della figura nietzscheana nella cultura socialista italiana: quella del malato alla ricerca di una sanità. Le due diverse posizioni circa la malattia (per gli uni propedeutica alla sanità, per gli altri no) spiegano anche le difficoltà con cui il mondo culturale socialista recepirà il decadentismo europeo e l'importanza che la categoria della «malattia» assume non soltanto nell'ambito della critica letteraria, dato che è in gioco il rapporto del chierico con la vita. È, infatti, intorno al rapporto fra letteratura e politica che - come scriverà nel 1901 Rensi riferendosi al Piccolo mondo moderno di Antonio Fogazzaro - che si gioca la partita della ricezione nietzscheana nella cultura italiana di fine secolo.” IL CURATORE – Vincenzo Pinto (1974), studioso di culture politiche in età contemporanea, è autore di volumi dedicati all'identità ebraica. Per M&B ha pubblicato I sionisti (2001) e curato i Racconti filosofici di Theodor Herzl (2004). INDICE DELL’OPERA – Premessa - Gli Autori – Antologia - Amedeo Morandotti, Il Superuomo (Intorno alle Vergini delle Rocce) (1895) - Mario Pilo, Egoismo ed altruismi estetici (1895) - (La Critica), Le riflessioni d'un artista sull'arte e sui «superuomini» (1895) - (Noi), Superuomini (1896) - Giulio Natali, I Neobisantini (III) (1897) - Pietro Fontana, Il sogno del futuro dominio dei letterati (1897), (La Critica), Strascichi superumani (1897) - Giulio Natali, Ancora la politica dei letterati (1897) - Mario Pilo, Naturalmente! (Variazioni nuove sulla vecchia contesa dell'arte per l'arte) (1897) - Giuseppe Rensi, Postilla (1898) - (In.), Il crimine estetico (A proposito d'un articolo di Gabriele D'Annunzio) (1898) - (L'Avanti), Nietzsche (1900) - Claudio Treves, Nietzsche (1900) - Carolus, I lavori drammatici di due superuomini (Cronache letterarie) (1900) - Gustavo Balsamo-Crivelli, L'individualismo (Cronache letterarie) (1901) - Adone Nosari, Letteratura contemporanea (1902) - Enrico Ferri, L'Unico e la sua proprietà di Max Stirner (Libri ed opuscoli) (1902) - Nora Gatti, Reazione mascolina contro il femminismo (1904) - Giuseppe Rensi, Buddha, Nietzsche e il positivismo (1904) - Giuseppe Rensi, Il Socialismo come «Volontà di Potenza» (1905) - TOMASO Monicelli, «Il più forte» di Giuseppe Giacosa (1905) - Ercole Rivalta, La gaia scienza (1905) - Paolo Orano, Gobineau (1906) - Paolo Orano, La «morale» (Conversazioni socialiste) (1906) - Tomaso Monicelli, Le «Aquile» di Virgilio Brocchi (Arte socialista) (1906) - (La Critica Sociale), Il logogrifo integralista (Al di là del bene e del male) (1906) - Benito Mussolini, La filosofia della forza (1908) - Vittorio Podrecca, «Zarathustra» di Strauss al Corea (Cronache musicali) (1909) - Arturo Salucci, Lo Zarathustra del proletariato (1909) - Alberto Vedrani, Osservazioni di un refrattario (1911) - Alberto Vedrani, Novembre nel calendario e nelle anime (1911) - Benito Mussolini, La vita di Federico Nietzsche (1912) - Temistocle Jacobbi, Gli aforismi di Nietzsche sulla donna (1913) - Tullio Colucci, Volontarismo (1913) - (L'Avanti), Nietzsche come uomo (Ciò che si scrive) (1913) - Lettere d'operai tedeschi intorno a Nietzsche (1913) - Angelo Crespi, La crisi europea nelle sue cause profonde (IV. I profeti dell'imperialismo tedesco) (1914) - Alberto Vedrani, Schopenhauer come educatore di Federico Nietzsche (Fra libri e riviste) (19]5) - Ettore Marchioli, Attorno alla guerra (Fra libri e riviste) (1915) – Postfazione, di Vincenzo Pinto
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