Studi in onore di Luciano Pellicani Stampa E-mail

a cura di Sebastiano Maffettone e Alessandro Orsini

Studi in onore di Luciano Pellicani

Rubbettino, pagg.423, € 25,00

 

maffettone_orsini_pellicani  IL LIBRO – Luciano Pellicani è stato Professore ordinario di Sociologia politica per trent'anni nella Facoltà di Scienze politiche dell'Università LUISS "Guido Carli". È tra i sociologi italiani più noti all'estero, grazie alla traduzione dei suoi saggi nelle principali lingue europee. Il suo "Saggio sulla genesi del capitalismo" - definito un "classico" dalla rivista "Telos", sin dalla sua prima apparizione - è uno dei più importanti libri di sociologia scritto da un autore italiano dopo i capolavori di Gaetano Mosca, Vilfredo Pareto e Robert Michels. Gli studi di Pellicani hanno influenzato molte generazioni di studiosi in vari campi del sapere. Questo volume raccoglie i contributi per ringraziare Pellicani del suo magistero.

  DAL TESTO – “Le posizioni intellettuali di Pellicani - teorico di un socialismo democratico liberale e antiautoritario - in contrapposizione alla cultura politica rnarxista-leninista, lo hanno reso inviso per lunghi anni al Partito comunista italiano e fatto considerare come un nemico dagli ambienti della sinistra radicale. In particolare, le Brigate rosse cercarono di colpirlo nel 1984, in seguito alla nomina a direttore della rivista socialista «Mondoperaio», la quale, sotto la sua guida, divenne il principale punto di riferimento della cultura riformista.
  “È però un fatto che le tesi di Pellicani sul socialismo di mercato e sul pluralismo riformista sono, oggi, patrimonio comune di quasi tutta la sinistra italiana e persino di molti di coloro che negli anni Settanta e Ottanta respingevano con veemenza il tentativo di conciliare la migliore tradizione del liberalismo con quella del socialismo.
  “Pellicani ha introdotto tra le altre cose nella cultura sociologica il pensiero di Ortega y Gasset e di Guglielmo Ferrero. Ha avuto un ruolo decisivo nella diffusione del pensiero di altri autori - importanti anche se trascurati - tra cui Gino Germani e Bruno Rizzi. Ha messo in evidenza alcune incongruenze degli studi di Max Weber sulle origini del capitalismo e della società moderna. È stato il primo sociologo italiano ad analizzare le opere complete di Lenin, richiamando l'attenzione sui processi di disumanizzazione del nemico politico nelle sette rivoluzionarie di estrema sinistra. Ha anticipato la tesi di Huntington sullo scontro delle civiltà nel libro Jihad: le radici, definito «un classico di riferimento» da Giovanni Sartori.
  “Per la poliedricità e la continuità dei suoi contributi, tradotti nelle principali lingue europee, Pellicani ha influenzato più generazioni di studiosi in vari campi delle scienze sociali. Chi lo conosce di persona e lo ha frequentato negli ambienti accademici e di ricerca sa bene quanto queste virtù teoretiche siano legate alla missione professionale e alle doti umane di Luciano Pellicani.”

  I CURATORI – Sebastiano Maffettone insegna Filosofia politica all’Università LUISS-Guido Carli di Roma, dove è direttore del Dipartimento di Scienze politiche. Dirige la rivista Filosofia e Questioni Pubbliche.
  Alessandro Orsini (Napoli 1975) è professore aggregato di Sociologia politica e di Sociologia dell’educazione nell’Università di Roma “Tor Vergata” e nell’Università LUISS-Guido Carli di Roma.

   INDICE DELL’OPERA – Presentazione, di Sebastiano Maffettone e Alessandro Orsini - Domande di un «eremita umbro» al «neo-pagano» Luciano Pellicani, di Dario Antiseri - Pareto: la storia non ha un fine né una meta, di Giuseppe Bedeschi - Capitalismo e rivoluzione nella riflessione Luciano Pellicani, di Giampietro Berti - Une approche cognitive de la rationalité, di Raymond Boudon - La teoria della secolarizzazione di Luciano Pellicani, di Riccardo Campa - La stagione dei Remigranten, di Luigi Compagna - Genesi e struttura di una categoria politica: l'autorità, di Girolamo Cotroneo - «La soluzione del problema politico tramite mezzi economici». Economia e modernità nell'interpretazione di Leo Strauss, di Raimondo Cubeddu - Globalizzazione, sviluppo economico e democrazia, di Raffaele De Mucci - Il laico sceglie la ragione critica, di Enzo Di Nuoscio - A New Perspective on Terrorism, di Spencer M. Di Scala - Il soggetto dell'azione nella spiegazione individualistica, di Simona Fallocco - La inextinguible anamnesis del holocausto, di Jose Enrique Rodriguez Ibañez - Pareto e i limiti dell'utilitarismo, di Lorenzo Infantino - La genesi del capitalismo e gli albori della scienza economica, di Antonio Landolfi – Marx, di Sebastiano Maffettone - Libertà e ricchezza, di Nunziante Mastrolia - Sul concetto di nazione a centocinquant'anni dalla proclamazione del Regno d'Italia, di Umberto Melotti - Considerazioni sul legame tra modello idealtipico e individualismo metodologico, di Albertina Oliverio - La sociologia politica di Luciano Pellicani, di Alessandro Orsini - Il relativismo laico di Ernesto Rossi, di Gaetano Pecora - La sfida allo stato della sfera pubblica liberale e alcune risposte dello Stato, di Gianfranco Poggi - La democrazia come percezione e come paradosso, di Maurizio Serio - Memorandum laico nel 150° dell'Unità d'Italia, di Massimo Teodori – Postfazione, di Gianni Rivera