I cosacchi in Italia, 1944-'45 Stampa E-mail

a cura di Adriana Stroili

I cosacchi in Italia, 1944-'45
Atti dei convegni di Verzegnis

Edizioni Andrea Moro / Comune di Verzegnis, pagg.318, s.i.p.

 

stroili_verzegnis  IL LIBRO – In questa pubblicazione sono raccolti gli interventi dei Relatori ai convegni "Carnici e cosacchi 60 anni dopo" del 7 maggio 2005 e "I cosacchi in Italia, 1944-'45" del 27 aprile 2007, organizzati dall'Amministrazione comunale di Verzegnis. I saggi pubblicati spaziano dai racconti dei testimoni alla storia, dalla vita vissuta alla letteratura. Un'iniziativa che intende avere un seguito, nel tentativo di aggiungere qualche nuovo tassello alla conoscenza prima che il tempo stenda il suo velo di oblio.
  Nel 2005 il convegno venne organizzato per ricordare il sessantesimo anniversario della Liberazione. L'occasione di approfondimento fu la presentazione del libro Stanitsa Terskaja. L'illusione cosacca di una terra. Verzegnis ottobre 1944 - maggio 1945, di Patrizia Deotto, una sintesi di anni di ricerca, sia bibliografica che testimoniale. Volutamente si è partiti dalla Carnia, per poi estendere l'orizzonte all'Italia con il convegno del 2007.
  Oltre agli eccellenti saggi dei Relatori, in appendice sono riportati altri pregevoli contributi, per lo più inediti, gentilmente concessi per l'occasione dagli Autori o dai Curatori.

  DAL TESTO – “Dai ragazzini la presenza dei soldati cosacchi era vissuta secondo parametri molto diversi da quelli degli adulti e soprattutto era mediata dalla presenza degli animali: cavalli e cammelli. I cavalli esercitavano un grande fascino sui ragazzi che, a differenza dei loro genitori, non si preoccupavano affatto della possibilità di prendere la rogna. Arrigo si appassionò allo splendido cavallo della nobildonna polacca, elegantissima, che a un certo punto si era aggiunta ai già numerosi occupanti della loro casa e si era sistemata in cucina su un materasso. Il bambino portava ogni giorno il cavallo a pascolare nel suo prato e la sera andava a riprenderlo. A poco a poco fra l'animale Arrigo si stabilì una confidenza che per il ragazzino si tradusse nella possibilità di ritornare ogni sera a casa seduto in groppa.
  “Diverse sono le testimonianze di ragazzini che rientravano a casa entusiasti in groppa ai cavalli, sotto gli occhi preoccupati dei familiari. Fioravante Frezza aveva allora quattordici anni e ricorda che la sera, insieme ad altri ragazzi di Chiaulis, andava a recuperare nei prati i cavalli, lasciati liberi di scorrazzare dai soldati cosacchi. Le bestie avevano le zampe davanti legate all'altezza delle caviglie, cosicché erano costrette a procedere a balzi, cioè due passetti e un salto, e non potevano allontanarsi più di tanto.
  “Capitava che i ragazzini combinassero guai anche grossi. Un giorno convogliarono diversi cavalli verso la zona di Pala, a Intissans, poi cominciarono a picchiare con un bastone gli ultimi cavalli del gruppo, che partirono al galoppo, travolgendo quelli davanti. Le bestie infuriate correvano all'impazzata. Il risultato di quella bravata fu che due cavalli morirono e i ragazzi, nonostante tutto, riuscirono a cavarsela con una sgridata. I cosacchi li cercarono, li interrogarono come se si fosse trattato di una specie di processo, ma poi visto che erano dei bambini decisero di lasciar perdere.”

  INDICE DELL’OPERA – Prefazione, di Adriana Stroili - Atti del convegno "Carnici e cosacchi 60 anni dopo". Verzegnis, 7 maggio 2005 – Introduzione, di Luciano Sulli - Un'occasione per guardare lontano, di Giulio Magrini - Kosakenland in Italien, di Noemi Calzolari - Cosacchi: storia e contemporaneità. Il sessantesimo anniversario del rimpatrio forzato dei cosacchi da Lienz, di Tat'iana V. Tabolina - Una storia da conoscere, di Alessandro Secco - L'illusione cosacca di una terra, di Patrizia Deotto - Atti del convegno "I cosacchi in Italia, 1944-'45". Verzegnis, 27 aprile 2007 – Introduzione, di Luciano Sulli - L'importanza della conoscenza, di Roberto Antonaz - Popoli in guerra: esodi, deportazioni, migrazioni forzate nel secondo conflitto mondiale, di Fulvia Salimbeni - Il fantasma dei mongoli, di Claudio Jampaglia, Mario Portanova, Samuele Pellecchia – Letteratura sui cosacchi in Friuli. Cosacchi in Friuli. Bibliografia, di Gianfranco Ellero - L'occupazione cosacca nella quotidianità: ricordi e testimonianze, di Patrizia Deotto - Convergenza di riflessioni, di Furio Honsell – Appendice - Per il venticinquesimo anniversario del martirio della Carnia libera. Camera dei Deputati, seduta di mercoledì 8 ottobre 1969, Sen. Bruno Lepre - Il Diario del parroco di Verzegnis. Dal Diario di don Graziano Boria, a cura di Evaldo Marzona - Prefazione a "Nova Cosacchia", di Mirella Comino Osso - Nova Cosacchia. Friuli 1944-45, di Renzo Vidoni - Memoria storica di una difficile ma civile convivenza. Celebrazione del 21-22 luglio. Paluzza 23 luglio 2000. Un rastrellamento, di Emilio Di Lena - Ricordi di Ermanno, di Bianca Agarinis Magrini - Stanica Terskaja, di Patrizia Deotto - Il destino dei Cosacchi del Don, di Nina Kauchtschlschwili