Schegge futuriste |
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a cura di Mauro Cozzi e Angela Sanna Schegge futuriste Casa Editrice Leo S. Olschki, pagg.XVIII-196, € 25,00
DAL TESTO – “Quale avanguardia radicale il futurismo ha presto messo in campo la necessità di scavalcare i limiti della pittura e della scultura a vantaggio di un'integrazione globale dei mezzi espressivi, proclamata dalla «Ricostruzione futurista dell'universo». Nel clima culturale europeo che aveva visto affermarsi lo stile modernista e le secessioni, i futuristi si pongono l'obiettivo di trasformare e secolarizzare i linguaggi formali plastici, pittorici e decorativi, convinti che potessero estendersi e incidere nella vita quotidiana individuale e collettiva. In quest'ottica, consapevole dei nuovi ritmi produttivi e sociali, la produzione di tessuti, di ceramiche, e perfino la moda alimentano, attraverso la progettualità, il passaggio dalla pittura alle arti applicate. Un obiettivo che, sulla scia di un nascente design, viene poi raggiunto all'interno delle stesse case d'arte futuriste, come quelle di Depero a Rovereto o di Prampolini e di Balla a Roma. Con particolare riferimento a quest'ultimo, la vitalità, il dinamismo e perfino la poetica futurista penetrano in una nuova tipologia di arredo che, oltre a oggetti più importanti, si esprime, come mostrano i disegni inediti qui studiati e riprodotti, in bozzetti per ricami e per cuscini, e in motivi per piatti e ceramiche. È del resto a Balla e Depero che si deve l'arruolamento della ceramica nella ricostruzione planetaria futurista, attraverso l'utilizzo di forme astratte. Questo slancio di creatività, che nei casi più audaci si traduce in proposte sgargianti e fortemente asimmetriche, istituisce un rapporto sempre più stretto tra arte e vita, andando ben oltre la proposta teorica dei manifesti e penetrando nella case, ma anche, con l'abbigliamento, come provano anche la famosa tuta di Thayaht o i gilet di Depero, nella strada, nei teatri, e nei luoghi del quotidiano.” I CURATORI – Mauro Cozzi insegna Storia dell'architettura nell'Università di Firenze. Si interessa soprattutto dell'architettura e delle arti decorative dell'Ottocento e del Novecento. Con R. Bossaglia ha pubblicato I Coppedè (1982); da solo o con altri studiosi si è occupato delle vicende ottocentesche del duomo di Firenze, con più volumi dell'edilizia in Toscana del XIX e del XX secolo e dell'industria artistica del medio Ottocento. Ha curato, con E. Godoli e P. Pettenella, un volume su Angiolo Mazzoni (2003) e, nell'ambito del medesimo filone di ricerca, gli atti del convegno sull'architettura ferroviaria dell'Ottocento. Recentemente ha lavorato sui Palazzi delle poste italiane nel periodo fra le due guerre, e sull'architettura delle sale cinematografiche. INDICE DELL’OPERA – Presentazione, di Luigi Zangheri – Presentazione, di Francesco Gurrieri - Introduzione dei curatori Mauro Cozzi e Angela Sanna - Ringraziamenti - Dinamismo di forme nei bozzetti inediti di Balla del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, di Mirella Branca - Inediti della corrispondenza Soffici-Marinetti, di Giulia Ballerini - Genesi di una critica d’avanguardia. Longhi prosatore plastico e futurista. Elzeviri, di Giovanna Uzzani - Dieci disegni futuristi inediti del pittore Emilio Notte, di Riccardo Notte - Biologia degli spiriti dinamici. Implicazioni dello spiritismo futurista, di Francesco Galluzzi - Giardini e futurismi, di Gabriella Carapelli - Virgilio Marchi a Castelfiorentino, di Luigi Zangheri - Precisazioni e documenti inediti per Thayaht, di Mauro Pratesi - Il Futurismo degli ingegneri: i disegni di Pier Luigi Nervi, di Mauro Cozzi - Il cantiere della colonia Rosa Maltoni Mussolini a Calambrone, di Sara Romano - Futurismo e razionalismo nell’archivio dell’ingegner Ubaldo Cassi, di Francesco Lensi - Futurismo antifuturista di Baj, di Angela Sanna - Archizoom e futurismo, di Gilberto Corretti - Gli Autori - Indice dei nomi
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