Il digiuno nella Chiesa antica |
Aa. Vv. Il digiuno nella Chiesa antica Edizioni Paoline, pagg.544, € 39,00
IL LIBRO - I tredici autori di questa antologia – tre per l'area siriaca, quattro per quella latina, sei per quella greca - ci introducono a una delle pratiche religiose più diffuse e amate nel Cristianesimo antico. Il digiuno emerge qui nel suo alto significato individuale e collettivo; nella sua portata spirituale, aperta tanto al cristiano impegnato in una via di particolare ascesi quanto a quello ancora pienamente mescolato alle faccende nel mondo; nella sua indole penitenziale-caritativa e in quella "imitativa", pezzo non esclusivo ma nondimeno importante della sequela di quel Maestro che ha lasciato l'esempio e spiegato la motivazione fondamentale del digiuno del battezzato: «Verranno i giorni in cui lo Sposo sarà strappato da loro; allora, in quei giorni, digiuneranno» (Lc 5,35). La centralità crescente occupata oggi dai fenomeni più disparati di rinuncia e persino di rifiuto del cibo (accanto al suo abuso) conferisce attualità all'opera e alle "voci lontane" che essa ci trasmette. DAL TESTO – “Il digiuno […] è una pratica che, nel cristianesimo, viene regolarizzata e precisata col tempo, trovando un proprio spazio sempre più ampio entro il calendario liturgico, giustificato con puntuale ricorso ai testi sacri: all'inizio, tuttavia, sembra esservi stata una situazione più anarchica e indefinita, in cui era difficile accordarsi persino sull'inizio e la fine del digiuno preparatorio alla principale festa cristiana, la Pasqua. Poi, a partire dal III-IV secolo, si andrà consolidando l'uso di un digiuno quaresimale articolato su un periodo di quaranta giorni, tanti quanti quelli di Gesù nel deserto, pur con notevoli variazioni nel computo delle settimane, come bene testimoniato ancora dal complesso quadro di pratiche descritto da Giovanni Damasceno per la Chiesa gerosolimitana di VIII secolo. La Quaresima, il tempo della penitenza e della preparazione dei catecumeni, si assocerà, quindi, più di ogni altro tempo liturgico, alla pratica del digiuno. A metà V secolo, a Roma, Leone Magno ci testimonia poi dell'esistenza di un tempo di digiuno in occasione di ciascuna stagione dell'anno: si tratta del digiuno quaresimale, del digiuno dopo Pentecoste, di quello del mese di settembre e di quello di dicembre, per la fine dell'anno. I CURATORI – Ignazio De Francesco, membro della Piccola Famiglia dell’Annunziata, ha compiuto studi in campo biblico e patristico e successivamente della letteratura delle Chiese di tradizione siriaca. Ha pubblicato in questa collana le diverse serie degli Inni di Efrem il Siro. INDICE DELL’OPERA - Abbreviazioni e sigle – Presentazione – Introduzione - I Digiunare nel mondo antico, di Ignazio De Francesco (Un pezzo di storia comune - Cibo e digiuno nella Bibbia e nel giudaismo classico - Digiunare ad Atene e a Roma? – L’islam tra continuità e novità) - II. Il digiuno nel Cristianesimo antico, di Carla Noce (La terminologia del digiuno cristiano: digiuno, astinenza, prescrizioni alimentari - Il digiuno all'epoca di Gesù e nelle primitive comunità cristiane - Il tempo del digiuno - Il digiuno settimanale - Digiuno prepasquale, digiuno di Quaresima e preparatorio al battesimo - I Quattuor Tempera indicati da Leone Magno - Il digiuno preparatorio - Astensioni da determinati cibi e regimi alimentari particolari - Il decreto apostolico e i divieti alimentari giudaici - Tradizioni cristiane di astensione dalla carne e dal vino - Pratiche alimentari considerate indizio di eresia - La disciplina alimentare montanista - Pratiche di digiuno nel mondo monastico - Il cibo adatto per il cristiano - Significati del digiuno cristiano - Il digiuno e la penitenza - Digiuno, sessualità e ascesi femminile - Digiuno, profezia e contemplazione divina - Il digiuno di Adamo e degli angeli - Digiuno spirituale e digiuno materiale - Digiuno e carità - Osservazioni conclusive) - Bibliografia – Antologia di testi - Parte prima. Testi siriaci, a cura di Ignazio De Francesco – Afraate il Persiano (Esposizione III sul digiuno) – Efrem il Siro (Inni sul digiuno - I. Sul tono: Questo è il Nisan benedetto - II. Stesso tono - III. Stesso tono - IV. Stesso tono - V. Stesso tono - VI. Sul tono: Tu, mio Signore, l'hai composto - VII. Ancora sul digiuno, sul tono: Dio nella sua misericordia - VIII. Stesso tono - IX. Stesso tono - X. Stesso tono) – Il libro dei gradi (Discorso decimo - Discorso ventinovesimo. Sul maltrattamento del corpo) - Parte seconda. Testi latini, a cura di Carla Noce – Tertulliano (Il digiuno contro gli psichici) – Ambrogio (Elia e il digiuno) – Agostino (L'utilità del digiuno) – Leone Magno (Sermone 29. Sul digiuno quaresimale - Sermone 67. Sulla Pentecoste - Sermone 69. Sull'inizio del digiuno del mese di settembre - Sermone 85. Per il digiuno del mese di dicembre) - Parte terza. Testi greci, a cura di Maria Benedetta Artioli – Clemente alessandrino (Il pedagogo. Libro II: Come comportarsi rispetto ai cibi) – Basilio di Cesarea (Omelia prima sul digiuno) – Marco il monaco (Il digiuno) – Eusebio di Alessandria (Sermone sul digiuno) – Doroteo di Gaza (Istruzioni: Il santo digiuno) – Giovanni Damasceno (Sui santi digiuni) - Indice scritturistico - Indice onomastico - Indice analitico
|