Tipi sinistri Stampa E-mail

Giampaolo Pansa

Tipi sinistri
I gironi infernali della casta rossa 

Rizzoli, pagg.432, Euro 19,50

 

pansa_tipisinistri  IL LIBRO – “Esiste ancora la sinistra in Italia? Sembra di sì, e non so dire se sia un bene o un male. Qualche amico proverà orrore perché oso scriverlo e penserà che abbia davvero cambiato campo. Ogni tanto qualcuno mi accusa: Pansa, sei diventato di destra! Di solito sono signori che non hanno digerito i miei libri revisionisti sulla guerra civile. Adesso troveranno qui una conferma dei loro sospetti. Li capisco. Tipi sinistri è il ritratto dei vizi che uccidono il progressismo italiano, una descrizione fondata sulle figure dei suoi capi e capetti. Ho imparato da tempo una verità: le idee camminano sulle gambe degli esseri umani. È un principio che vale anche per i partiti. Se vogliamo capire di quale pasta sono fatti, bisogna osservare i personaggi che ne occupano le prime file. Tipi sinistri dipinge senza riguardi i big rossi. Ma soprattutto li colloca in una sequenza di gironi infernali che spiega molte delle loro disgrazie. Si va dagli Invincibili agli Sconfitti, dai Superstiti agli Isterici, dagli Apprendisti agli Indignati, per approdare ai Bolliti, ai Dispersi, ai Rinati e agli Inguaiati. È un catalogo realistico o no? Penso di sì, però non vedo l’importanza della domanda. Mentre scrivevo questo libro malandrino, ho mirato soprattutto a raggiungere due risultati. Il primo era sfuggire alla sudditanza nei confronti del sinistrismo italico. In troppi ritengono che stare a sinistra sia bello, giusto, elegante. Mentre la destra è comunque sporca, brutta e cattiva. Il secondo obiettivo era offrire al lettore un racconto divertente, irrispettoso, privo di baciamani. Soltanto i cronisti con i capelli bianchi possono permettersi questo lusso, poiché non hanno più nulla da perdere. Concludo avvertendo che nella catastrofe delle sinistre ho saputo distinguere. Giorgio Napolitano non assomiglia certo a tante eccellenze rosse. Lo stesso vale per Carlo De Benedetti: l’Ingegnere è meglio di molti dei soloni che scrivono sui suoi giornali. Per gli altri protagonisti non resta che leggere Tipi sinistri. E se qualcuno vorrà maledirmi, ci riderò sopra.” G.P.

  DAL TESTO – “Strada facendo, ho imparato che, almeno in Italia, non esiste una grande differenza fra destra e sinistra. Qualche distinzione c'è ancora, ma soltanto negli slogan, nei duelli parolai, nei programmi recitati. Quando si passa dalla teoria alla pratica, la diversità scompare quasi per intero. Soprattutto in questi tempi di terribile crisi globale, dal momento che per evitare il crac dell'Italia non esistono molte strade da percorrere. Come ci ha spiegato, con onestà e chiarezza, il governo dei tecnici guidato da Mario Monti.
  “A questo punto, qualcuno mi domanderà: «Ma allora perché ha scritto un libro sulla sinistra e non sulla destra?». È un interrogativo che mi sono posto anch'io, prima di partire per questa avventura. E la mia risposta è stata immediata: «Devo occuparmi della sinistra perché alle prossime elezioni forse sarà lei a vincere».”

  L’AUTORE – Giampaolo Pansa, nato a Casale Monferrato nel 1935, ha pubblicato numerosi saggi e romanzi di grande successo. Tra questi ricordiamo: Il sangue dei vinti, La grande bugia, I gendarmi della memoria, I tre inverni della paura, Il revisionista, I cari estinti, I vinti non dimenticano e Carta straccia. Scrive per “Libero”.

  INDICE DELL’OPERA - Prologo. Vinceranno loro? – Invincibili (Una pulce contro Togliatti. Romolo Mangione - Re Giorgio al Quirinale. Giorgio Napolitano - Le tangenti dell'Ingegnere. Carlo De Benedetti) – Sconfitti (La gioiosa macchina da guerra. Achille Occhetto - Prima caduta del Prof. Romano Prodi - Il Prof cade di nuovo. Romano Prodi - Il Parolaio rosso. Fausto Bertinotti) – Superstiti (Baffino d'acciaio. Massimo D'Alema - Il leader mancato. Piero Fassino – Il Perdente giulivo. Walter Veltroni – Quel sigaro pendulo. Pier Luigi Bersani) – Isterici (Tonino il cannibale. Antonio Di Pietro – Lo sceriffo Rosy. Rosy Bindi – Il Trinariciuto bianco. Dario Franceschini – Girotondina in minigonna. Concita De Gregorio – La smemorata. Susanna Camusso) – Apprendisti (Nichi il doppio. Nichi Vendola – Giggino ‘o trombone. Luigi De Magistris – Il Big Bang di Matteo. Matteo Renzi – Meccanico di montagna. Maurizio Landini) – Indignati (Mitraglia. Enrico Mentana – La badessa rossa. Lucia Annunziata – Il Corradino dei piccoli. Corradino Mineo – Il direttore. Bianca Berlinguer e Sarah Varetto – Il vignettaro noioso. Emilio Giannelli) – Bolliti (Io e Barbapapà. Eugenio Scalfari – Emma, vecchietto terribile. Emanuele Macaluso – Il ruggito del Topo. Giuliano Amato) – Dispersi (Avanzo di balera. Gianni De Michelis – Gulliver e i nanetti. Sergio Cofferati – Cicciobello il kamikaze. Francesco Rutelli – Il Nuraghe. Renato Soru – Red Bloc a Genova. Vittorio Emanuele Agnoletto – Il Cretino d’agosto. Francesco Caruso) – Rinati (Le Italie di Giuliano. Giuliano Ferrara - L'alieno. Giulio Tremonti - La Banda dei Quattro. Giuseppe Pisanu – Il Lothar di Max. Claudio Velardi) – Inguaiati (Mazzetta rossa la trionferà! Primo Greganti - Che pena Penati. Filippo Penati - Serial killer. Cesare Battisti)