Le rose di Axum Stampa E-mail

Giorgio Ballario

Le rose di Axum
Un'indagine del maggiore Morosini

Hobby & Work Publishing, pagg.234, Euro 18,00

 

ballario_rose  IL LIBRO – Febbraio 1936: mentre divampa la guerra contro l'Abissinia, voluta dal Duce per "ridare" all'Italia un impero e sedersi da vincitore al tavolo delle grandi potenze, nelle saline di Massaua, retrovia del conflitto, viene scoperto il cadavere di un indigeno orribilmente torturato e sfigurato.
  Per Aldo Morosini, maggiore dei Reali Carabinieri, potrebbe essere solo un'indagine di ordinaria amministrazione, perché le autorità coloniali liquidano l'accaduto come una banale vendetta fra clan eritrei.
  Invece l'omicidio dell'ignoto indigeno finirà per intrecciarsi con un'oscura vicenda di interessi privati, spionaggio e complotti internazionali che condurrà Morosini fino alla mitica città di Axum, capitale di uno dei regni più misteriosi dell'antichità africana.
  In questo viaggio verso l'ignoto il maggiore dovrà anche scortare un gruppo di archeologi tedeschi intenzionati a recuperare la mummia di Caléb, il più grande fra i re axumiti. Tuttavia Morosini scoprirà presto che dietro la facciata della missione scientifica si celano ben altri scopi, assai più oscuri e inquietanti. E che i suoi nuovi compagni di avventura non sono esattamente ciò che appaiono.
  Sfoderando tutto il suo acume investigativo, mentre si destreggia fra agguati e omicidi, serpenti e scorpioni, agenti segreti e fotoreporter in gonnella, predoni abissini e monaci copti, a poco a poco Morosini ricomporrà tutti i tasselli del mosaico, scoprendo la verità che si cela dietro le "rose di Axum"....

  DAL TESTO – “Eusebio Barbagallo, maresciallo dei Reali Carabinieri, non era un novellino. Stava nell'Arma da quasi trent'anni e in Africa da dieci. Nel corso della sua carriera ne aveva viste tante di schifezze. Ma quel giorno lo osservai vacillare, allontanandosi con una mano sulla bocca. Persino Tesfaghì, lo scium-basci indigeno abituato ai più crudeli costumi delle tribù della Dancalia e del Bassopiano, appariva turbato. Quanto a me, avrei voluto essere ovunque ma non lì. Non in quella dannata salina, sotto il sole eritreo, con trentacinque gradi all'ombra già alle nove del mattino, a osservare il cadavere di un uomo orribilmente seviziato. Perché a ridurre il poveraccio in quello stato non erano stati solo i corvi. Certo, loro gli avevano cavato gli occhi, strappato le orecchie, martoriato il naso e le guance. I segni delle beccate erano ben visibili sul volto del malcapitato e sulla nuca, dove non restava quasi cuoio capelluto.
  “Ma il bavaglio che gli aveva impedito di chiedere aiuto non era certo opera dei corvi. E neppure le corde che gli avvolgevano mani e piedi, come appurammo dopo averlo estratto dal sepolcro di salgemma in cui era stato seppellito, lasciandogli fuori soltanto la testa. Il cadavere era nudo, ma sembrava ricoperto da una sottile pellicola rossa. Sangue. Secco, incrostato ai granelli di sale.”

  L’AUTORE – Giorgio Ballario è nato a Torino nel 1964.  Giornalista, appassionato di storia, ha lavorato per l’agenzia di stampa Agi, è stato corrispondente per diversi quotidiani nazionali e redattore del settimanale Il Borghese. Dal 1999 lavora a La Stampa, dove si occupa di cronaca nera e giudiziaria. Con il racconto My Generation ha partecipato all’antologia “Crimini di piombo” (Laurum Editrice, 2009). Dal 2008 ha pubblicato, per i tipi della Edizioni Angolo Manzoni i noir di grande successo Morire è un attimo.  La prima indagine del maggiore Aldo Morosini nell’Eritrea italiana (primo classificato al Premio Letterario Internazionale Arché Anguillara Sabazia 2010) e Una donna di troppo. La seconda indagine del maggiore Aldo Morosini nell’Africa Italiana, “finalista alla 43ª edizione del Premio Acqui Storia, sezione romanzo storico”, inaugurando un genere: la letteratura coloniale.

  INDICE DELL’OPERA - Personaggi - Capitolo I. I corvi di Massaua - Capitolo II. Sospiro di sollievo - Capitolo III. Tre amici - Capitolo IV. Questione di occhi - Capitolo V. Padre Ghebreiel - Capitolo VI. Puzza di bruciato - Capitolo VII. Un bicchiere d'anice - Capitolo VIII. Verso il Tigrai - Capitolo IX. La stele dei serpenti - Capitolo X. Un fastidioso ostacolo - Capitolo XI. Il poeta sulle ambe - Capitolo XII. Le rose di Axum - Capitolo XIII. Il convento dei misteri - Capitolo XIV. La tomba di Caléb - Capitolo XV. Questioni di razza - Capitolo XVI. Marcia nel buio - Capitolo XVII. Agguato - Capitolo XVIII. All'ultimo respiro - Capitolo XIX. Sull'orlo dell'abisso - Capitolo XX. Rivolta - Capitolo XXI. L'interrogatorio - Capitolo XXII. Rivelazioni - Capitolo XXIII. Il dito e le stelle - Capitolo XXIV. Lo straniero - Capitolo XXV. Il sepolcro del re - Capitolo XXVI. Veleno - Capitolo XXVII. Il tesoro trafugato - Capitolo XXVIII. Fuga alla tedesca - Capitolo XXIX. Nella tempesta - Capitolo XXX. Carovana nel Tigrai - Capitolo XXXI. Il passo di Abier - Capitolo XXXII. L'imboscata - Capitolo XXXIII. Un colpo solo - Capitolo XXXIV. Lettere - Nota finale dell'autore e ringraziamenti - Glossario