Dopo la pioggia Stampa E-mail

Aa. Vv.

Dopo la pioggia
Gli Stati della ex Jugoslavia e l'Albania (1991-2011)

Argo Editrice, pagg. 464, Euro 30,00

 

aavv_dopolapioggia  IL LIBRO – Il titolo di questo libro rinvia alle atmosfere del film Dopo la Pioggia (Pred Doždot, 1994) di Milčo Mančecski: gli eventi balcanici degli anni Novanta furono in qualche modo un temporale che ha trasformato o addirittura spazzato via molte delle strutture politiche, economiche e culturali preesistenti. Cosa è accaduto subito dopo quella grande «pioggia»? a vent'anni di distanza dalla caduta del regime comunista albanese e dall'avvio (1991) delle sanguinose guerre che hanno determinato la tragica fine della Jugoslavia, questo libro fa il punto sugli scenari attuali e le prospettive future dei Balcani commentando quanto è avvenuto nel corso degli anni Novanta e Duemila. La Jugoslavia aveva un'importanza geopolitica fondamentale e la sua dissoluzione ha avviato un processo di completo riassetto della regione che non si esaurisce nell'approdo alla democrazia. Gli interrogativi e le ambiguità di questa difficile transizione costituiscono la cornice entro cui trenta specialisti dell'area balcanica - provenienti da molte istituzioni universitarie e di ricerca italiane e straniere - sono stati chiamati a riflettere dall'Associazione italiana di studi del Sud-est europeo: la politica interna ed estera, le lingue e le letterature, le istituzioni culturali (come i musei e le scuole), i mezzi di comunicazione di massa (cinema, radio, televisione) sono gli argomenti trattati in questo volume che dimostrano quanto i Balcani siano fondamentali per l'intera Europa e, non da ultimo, per l'Italia.

  DAL TESTO – “I Balcani per l'UE continuano a costituire un banco di prova, una scacchiera sul cui passato si elaborano le strategie per risolvere nuovi conflitti - il caso Georgia è esemplare in questo senso.
  “Ma l'Unione mostra segni di incertezza, e si parla ancora di enlargment fatigue, il che dimostra che davvero non vi è consapevolezza del ruolo fondamentale dei Balcani. Gli europei devono essere resi consapevoli dell'importanza dei Balcani per l'UE e del fatto che essi contribuiranno dal punto di vista della sicurezza economica, militare e politica e non saranno solo un peso.
  “Peraltro, non è più solo l'UE a doversi convincere ad accettare i Balcani, ma sono i Balcani, a vent'anni dai cambiamenti epocali, a dover superare la fatigue. Non è facile per un cittadino croato, serbo, macedone, montenegrino, bosniaco, albanese, trovare un equilibrio tra l'acquolina in bocca che suscita l'ambizione dell' entrata nell'UE e l'effettivo bisogno di riempire uno stomaco ormai fattosi esigente, dopo aver assaggiato gli "agi" del liberismo e della democrazia. Come afferma Audronius Adubalis, ministro degli Affari Esteri lituano, ai cittadini dei Balcani bisogna offrire qualche vantaggio tangibile visto che comunque ormai tutti possono viaggiare nell'area Schengen senza visto.”

  I CURATORI – Antonio D’Alessandri svolge attività di ricerca e didattica nella Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Roma Tre. È segretario dell’Associazione italiana di studi del Sud-est europeo. È autore del volume Il pensiero e l’opera di Dora d’Istria fra Oriente europeo e Italia (2007). Ha pubblicato studi sulla storia politica e culturale di diversi Paesi dell’area sud-orientale dell’Europa, con particolare riguardo al processo di formazione degli Stati nazionali nel XIX secolo. Ha curato i libri Popoli e culture in dialogo fra il Danubio e l’Adriatico (2009, con Monica Genesin), Balcani 1908. Alle origini di un secolo di conflitti (2010, con Alberto Basciani).
  Armando Pitassio, già professore ordinario per la Storia dell’Europa orientale nella Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Perugia, è vicepresidente dell’Associazione italiana di studi del Sud-est europeo. Si è occupato prevalentemente dei processi di costruzione dello stato nazionale nell’area danubiano-balcanica, di storia della chiesa in Bulgaria e Serbia, dei movimenti politici nel sud-est europeo contemporaneo. Autore del saggio Balcani nel caos. Storie e memorie di Vasilije Petrović, Paisij Hilendarski, Sofroni Vračanski (2003), recentemente ha curato con Anna Baldinetti il volume Dopo l’Impero ottomano. Stati-nazione e comunità religiose (2006), con Emanuela Costantini Ricerca di identità, ricerca di modernità. Il Sud-est europeo tra il XVIII e il XX secolo (2008), con Marco Dogo Città dei Balcani, città d’Europa. Studi sullo sviluppo urbano delle capitali post-ottomane (2008). Ha pubblicato una Storia dell’Europa orientale (2011).

  INDICE DELL’OPERA - Introduzione, di Antonio D'Alessandri e Armando Pitassio - Bilanci storiografici - La dissoluzione della Jugoslavia e i Balcani visti dall'Italia, di Antonio D'Alessandri (Università Roma Tre) - "Le infinite realtà della storia": storiografia croata tra mito e realtà negli anni della disintegrazione della Federazione Jugoslava, di Nicoletta Giostrella (LUISS Roma - Università di Perugia) - La storiografia contemporanea albanese e lo studio della storia recente. Gli anni del «passaggio epocale» (1985-1992), di Edon Qesari (Università di Roma Tor Vergata) - Una sfida aperta: la storiografia serba e gli ultimi due decenni, di Francesca Rolandi (Università di Torino) - Uno sprazzo di interesse, ovvero gli anni d'oro degli studi jugoslavi in Francia. Le monde des lettres e la dissoluzione della Jugoslavia, di Vojislav Pavlović (Accademia delle scienze e delle arti di Belgrado - Istituto di studi balcanici) - Questioni di politica interna - Da comunisti a socialdemocratici: l'evoluzione della sinistra croata dal 1989 al 1995, Emanuela Costantini (Università di Perugia) - La crisi rivoluzionaria albanese del 1991-92, di Guido Franzinetti (Università del Piemonte Orientale) - State building e diversity management nella post-disgregazione: organizzazione politica e sperimentazioni istituzionali nello spazio ex jugoslavo, di Simona Mameli (Università di Berna) - Sipas zakonit /sipas ligjit. Le istituzioni giuridiche albanesi tra consuetudine e costituzione, di Donato Martucci (Università del Salento) - Dal postcomunismo al post-jugoslavismo. L'Associazione per l'iniziativa democratica jugoslava, di Mila Orlić (Università di Fiume/Rijeka) - Il tardo ritorno degli eredi degli ex comunisti alla guida della Slovenia, di Armando Pitassio (Università di Perugia) - Questioni di politica estera - Oltre la disgregazione: le fonti dell'instabilità permanente nello spazio culturale jugoslavo, di Stefano Bianchini (Università di Bologna-Forlì) - Un testimone partecipe. L'Ungheria e il crollo della Jugoslavia (1991-2000), di Stefano Bottoni (Università di Bologna) - Vent'anni dopo. Ruolo e incidenza dei Balcani nel nuovo assetto europeo, di Emanuela C. Del Re ("Sapienza", Università di Roma) - Il ruolo della Russia nell'internazionalizzazione della crisi jugoslava, di Miodrag Lekić (LUISS Roma - Università di Perugia) - Dalla disgregazione della Jugoslavia all'integrazione europea: il rapporto stato-nazione in Europa dopo la Guerra fredda, di Francesco Privitera (Università di Bologna-Forlì) - La comunicazione: lingue, letterature, mass media – Il cannone incandescente: la letteratura serba nei vent'anni trascorsi dalla dissoluzione della Jugoslavia, di Persida Lazarević Di Giacomo (Università degli Studi “G. d’Annunzio" Chieti-Pescara) - La fine di uno Stato e di una lingua: linguisti e scrittori di fronte alla dissoluzione della Jugoslavia, di Tatjana Krizman Malev (Istituto di Storia della Resistenza, Trieste) - Dal serbo-croato al croato: l'eterno girotondo, di Marza Rita Leto (Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara) - Troppo tardi. Il potere dei mass media nella ex Jugoslavia (1989-2011), di Eva Bajašević (Università Roma Tre) - Nuove tendenze nel cinema postbellico dell'ex Jugoslavia, di Etami Borjan (Università di Zagabria) - Il potere delle battute: trasformazione sociale, cultura popolare e media nell'Albania post-socialista, di Falma Fshazi (Ecole des hautes études en sciences sociales, Parigi) - Le istituzioni culturali – Capitale jugoslava, capitale serba. I musei storici di Belgrado 1990-2010, di Marco Abram (Università di Udine) - Albania ieri e oggi. Riforme del sistema scolastico ed educazione linguistica, dì Monica Genesin (Università del Salento) - L'implosione delle identità etniche in Bosnia-Erzegovina: il sistema scolastico e la sua riforma, Zaira Tiziana Lofranco (Università di Bergamo) - Chiese e comunità religiose - Nuovi orizzonti, nuove sfide: i musulmani nello spazio jugoslavo dopo il comunismo, di Xavier Bougarel (Centre des Recherches Sociales, Parigi) - Le religioni e la dissoluzione della Jugoslavia, di Roberto Morozzo della Rocca (Università Roma Tre) - L'emigrazione - Emigrazione, reti e coscienza di appartenenza: il caso dell'emigrazione serba prima e dopo la dissoluzione della Jugoslavia, di Sara Bernard (Università di Ratisbona) - L'immigrazione albanese in Italia, di Eralba Cela (Università politecnica delle Marche) - Aspettando ancora l'Europa, di Francesco Guida (Università Roma Tre) - Indice onomastico