Iran: fasti di Persia o "asse del male"? Stampa E-mail

a cura di Antonio Panaino, Andrea Gariboldi e Paolo Ognibene

Iran: fasti di Persia o "asse del male"?

Mimesis Edizioni, pagg.121, Euro 12,00

 

iran_mimesis  IL LIBRO – La presente raccolta di scritti mette insieme una serie di riflessioni, in parte corali, sull’Iran attuale, senza alcuna pretesa di completezza, ma a guisa di materiale di lavoro, pertanto in progress, al fine di aiutare i lettori a saperne di più o, comunque, a non saperne di meno, esito non scontato dopo la lettura di molte sintesi correnti.
  La nostra speranza resta quella di vedere una via possibile per la soluzione di troppi nodi spinosi, che si stagliano come montagne minacciose sull’orizzonte e che portano troppo spesso l’Iran sulle pagine dei giornali per fatti certamente non esaltanti. Per quanto è in nostro potere, lavoriamo affinché le porte del dialogo e della conoscenza restino ragionevolmente aperte, in modo da lasciare sgombra la via anche a ulteriori e potenziali letture “tra le righe” di scenari poco scontati o certamente inediti. L’arte della pace appare certamente la meno semplice e non ci sono manuali per praticarla, ma la sua realizzazione passa attraverso un’attenta considerazione degli altri mondi, in modo da poter riconoscere i segnali e i messaggi, spesso confusi o ben criptati, che ci possano eventualmente arrivare. Senza troppe illusioni ma neanche privi di speranza.

  DAL TESTO – “L'aspetto della presidenza di Ahmadinejad che, probabilmente, è stato più vistoso agli occhi del mondo, soprattutto a quelli occidentali, è la politica estera. Dopo due amministrazioni inclini all'apertura, al confronto e alla mediazione come quelli di Rafsanjani e di Khatami, Ahmadinejad ha fatto una decisa svolta, attaccando gli Stati Uniti e Israele, giungendo a organizzare una conferenza che discuteva della falsificazione dell'olocausto. Le sue dichiarazioni e le sue prese di posizione ne hanno fatto sicuramente un leader amato nel Medio Oriente, diventando un interlocutore di riferimento per Hezbollah, la Jihad palestinese e Hamas, oltre che per i governi dichiaratamente anti-statunitensi come il Venezuela di Chavez. A questi consensi non è seguito un plauso unanime in patria. Se le critiche dei riformisti erano in qualche modo date per scontate, meno attese sono state quelle di vari ambienti conservatori, che non hanno mancato di biasimare la politica estera troppo avventurosa del presidente che ha reso difficile, tra le altre cose, il lavoro del mediatore con l'ONU per il progetto dello sfruttamento dell'energia nucleare, Larijani, e ha comportato l'inasprimento delle sanzioni internazionali che già gravavano sul paese.”

  INDICE DELL’OPERA - Prefazione. Inter tela volantia, di Antonio Panaino - Percezioni d'Iran nei media e nelle pubblicazioni in lingua italiana, di Gian Pietro Basello - Mirabilia Persica recepta. Circolazione illecita ed acquisizione di beni archeologici, di Fabio Betti - L'Iran e il nucleare. L'erede degli imperi persiani e l'arricchimento dell'uranio, di Stefano Buscherini - Iran: rivoluzione e social networks. Come le nuove tecnologie mediatiche accompagnano le richieste di cambiamento, di Paolo Delaini - L'Iran nella Seconda guerra mondiale, di Andrea Gariboldi - Oltre un secolo di complessità politiche e intellettuali. Radici e possibili sviluppi dell'Iran di Ahmadinejad, di Daniele Guizzo - Bardi, poeti e cantastorie: la narrazione per immagini nella cultura iraniana di oggi e di ieri, di Andrea Piras - Indice dei nomi di luogo e di persona, a cura di Andrea Gariboldi