Poco o niente |
Giampaolo Pansa Poco o niente Rizzoli, pagg.343, Euro 20,00
IL LIBRO – “C’è una paura nuova che leggo negli occhi di molte persone. È il timore di ritornare poveri, di andare incontro a un futuro difficile, di non sapere quale sarà il destino dei figli. Qualche anno fa, non era così. Ma in questo 2011 tutto è cambiato in peggio. La grande crisi economica e finanziaria ci ha messi di fronte a una realtà che nessuno immaginava: la nostra società è fragile e il benessere che abbiamo conquistato potrebbe svanire. Torneremo poveri come erano i nostri genitori e i nonni? Questa incognita mi ha spinto a ricordare l’epoca che ha visto nascere e crescere fra mille stenti mia nonna Caterina Zaffiro e mio padre Ernesto, uno dei suoi figli. Lei era nata nel 1869 nella Bassa vercellese, in una famiglia di contadini strapelati. Andata in sposa a un bracciante altrettanto misero, Giovanni Pansa, rimase vedova a 33 anni, con sei bambini da sfamare. È la sua vita tribolata a farmi da guida nel racconto dell’Italia fra l’Ottocento e il Novecento, quello che il lettore troverà in Poco o niente. Era un mondo feroce, dove pochi ricchi comandavano, decidevano tutto e si godevano le figlie dei miserabili. I poveri erano tantissimi, venivano messi al lavoro da piccoli, poi l’ignoranza li spingeva a comportarsi da violenti. Anche con le loro donne, costrette a partorire un figlio dopo l’altro, oppure ad abbandonare una famiglia brutale diventando prostitute. Le campagne succhiavano il sangue dei braccianti, condannati a patire la fame. Le città erano un inferno, in preda al colera, alla malaria, al vaiolo, alla pellagra. Torme di bambini cenciosi vivevano sulla strada mendicando. I bordelli prosperavano e il sesso nascosto trionfava. Dietro un ordine apparente, covava il grande disordine che sarebbe sfociato nella prima guerra mondiale. DAL TESTO – “Il sottotitolo di Poco o niente recita: Eravamo poveri. Torneremo poveri. Confesso che avrei preferito che la seconda riga si concludesse con un punto interrogativo, per non apparire un profeta di sventure. Ma l'editore ha deciso altrimenti. L’AUTORE – Giampaolo Pansa, nato a Casale Monferrato nel 1935, ha pubblicato numerosi saggi e romanzi di grande successo. Tra questi ricordiamo: Il sangue dei vinti, La grande bugia, I gendarmi della memoria, I tre inverni della paura, Il revisionista, I cari estinti, I vinti non dimenticano e Carta straccia. Scrive per “Libero”. INDICE DELL’OPERA - Prologo - Parte prima - 1. Morire di fame - 2. Caterina - 3. L'Austriaca - 4. Giovanni - 5. I servi bambini - 6. Nozze povere - 7. Schiavi in cascina - Parte seconda - 8. Sei figli - 9. Mariti violenti - 10. Vedova in miseria - 11. Ernesto al lavoro - Parte terza - 12. La città infernale - 13. Giochi di pallone - 14. Colera e vaiolo - 15. Il Grande Scontroso - Parte quarta - 16. Amore al bordello - 17. Ratavuloire - 18. La Carabiniera - Parte quinta - 19. Cemento per ricchi - 20. I Vampiri delle cave - 21. La cartomante - Parte sesta - 22. Aspettando la guerra - 23. Il soldato Pansa - 24. Il massacro dei contadini - 25. Al servizio del Duca - 26. La peste spagnola - 27. In volo su Vienna - Parte settima - 28. Guerre civili - 29. Benito e la dama nera - 30. La ragione è dei più forti - 31. Erano in tredici – Epilogo. Giovanna - Indice dei nomi
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